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L’iperattività e lo stress nei cani

I cani sono fatti di mente e di corpo, possono stare bene, possono stare male, possono essere sereni, stressati, felici, tristi, ansiosi, preoccupati, essere in sovrappeso, essere in ottima forma, avere malanni più o meno seri e, proprio come per gli umani, lo stile di vita influisce in modo importante sul loro benesser fisico e mentale.

Un buono stile di vita è fatto di più componenti. Tra queste:

In poche parole, i cani hanno bisogno di fare vite adeguate, il che però non vuol dire che i cani devono fare i cani nel modo in cui lo intendono in tanti (ce ne siamo occupati qui).

Già da questo si deduce che il tema è articolato ed è l’argomento di cui ci occupiamo oggi.

Il corpo che reagisce agli eventi: lo stress

Quando si pensa allo stress lo si associa automaticamente a qualcosa di negativo ma in realtà lo stress è neutro (funzionale), è la risposta del corpo a uno stimolo.

Chu B, Marwaha K, Sanvictores T, et al. nello studio ‘Physiology, Stress Reaction’ presentano lo stress in questo modo;:

‘Qualsiasi stimolo fisico o psicologico che interrompe l’omeostasi risulta in una reazione di stress. Gli stimoli sono chiamati stressori e la risposta di stress sono i cambi psicologici e comportamentali in risposta agli stressori. La reazione di stress è mediata da una complessa interazione di meccanismi nervosi, endrocrini ed immuni. […]

Lo stress generalmente tocca tutti i sistemi del corpo, compresi quello cardiovascolare, respiratorio, endrocrino, gastrointestinale, nervoso e riproduttivo’.

Eustress e distress

Una cosa poco nota è che lo stress può essere sia positivo sia negativo: Lo stress positivo si chiama eustress ed è generato da sfide divertenti come possono essere un gioco o l’attività fisica; produce sentimenti positivi di eccitazione, soddisfazione, realizzazione, benessere e, dicono gli esperti, provarlo è importante per il benessere dell’individuo. Lo stress negativo, o distress, è all’opposto dell’eustress ed è quello che viene comunemente identificato come stress. Le cause di distress sono diverse e numerose e comprendono eventi traumatici, problemi di lavoro, difficoltà in famiglia, problemi legati alla propria situazione di vita, problemi finanziari, trasloco, etc. etc. etc..

Gli esperti dicono che provare eustress (lo stress positivo) è importante per il proprio benessere; lo stress negativo invece influisce negativamente sulla mente, sul fisico e sui comportamenti.

Una sorpresa

Un fatto poco noto è che, se cronico, lo stress positivo ha gli stessi effetti fisiologici negativi del distress.

Di più non vuol dire necessariamente meglio

Perchè ci interessa lo stress

Lo stress ci interessa perchè è un fattore importante nella vita dei cani ed è connesso al loro stile vita.

Tra i proprietari di cane c’è chi non ha interesse per le esigenze delle creature e le fa vivere in modo totalmente inadeguato causando loro numerosi problemi, tra cui stress, e c’è chi invece li sottopone costantemente ad impegni intensi o molto intensi secondo l’idea che i cani siano instancabili e che l’eccitazione che mostrano di fronte alla palla o al frisbee (o alle altre cose che si fa fare loro) sia segno evidente di come ne vanno matti per cui si fa loro un favore ad impegnarli in quel modo.

Visto che si sa che i cani devono essere essere impegnati viene spontaneo pensare che il secondo approccio sia giusto ma in realtà è problematico. La ragione del problema è (detto in modo molto grossolano) lo stress associato alle attività intense che da eustress diventa distress (da stress positivo a stress negativo).

Quando nascono i problemi

I problemi nascono quando gli ormoni dello stress sono stimolati in modo cronico, come avviene per via di attività intense compiute con continuità: la secrezione prolungata e/o eccessiva di cortisolo, ad esempio, ha effetti infiammatori e l’infiammazione è deleteria per il corpo e per la mente.

Il comportamento naturale dei cani

Diversi studi sui cani liberi hanno osservato che hanno ritmi di vita diversi dai cani pets: sono meno attivi, meno eccitabili, inseguono di meno umani e altri animali e sono meno aggressivi verso gli altri animali.

I ricercatori ipotizzano che, lasciati liberi di scegliere, i cani pets sceglierebbero quello stile di vita, non inseguirebbero la palla a lungo al parco, non giocherebbero tanto al fresbee, non farebbero sessioni infinite di agility o altri sport; in altre parole, non sceglierebbero lo stato di (iper)eccitazione in cui tanti di loro sono mantenuti dai proprietari.

Un errore di interpretazione

Come accennavamo prima, i proprietari tendono ad interpretare l'(iper)eccitazione con cui i cani fanno o aspettano qualcosa come segno che la vogliono tanto ma non è necessariamente così.

Gli studiosi dicono che è molto probabile che i cani che mostrano grande eccitazione per qualcosa non abbiano in realtà un particolare amore per quella cosa ma abbiano sviluppato una dipendenza all’eccitazione, come i drogati per le sostanze che usano o i dipendenti dal gioco nei confronti del gioco.

In altre parole, una attività intensa (che dura 30 minuti o più), ripetuta regolarmente senza che il cane si riposi adeguatamente causa ipereccitazione, a cui il cane può diventare dipendente, che ha gli stessi sintomi del distress (lo stress negativo) ed è quindi molto dannosa per il corpo, la mente e i comportamenti.

Gli esperti ritengono che tanti casi di cani iperattivi e considerati instancabili siano in realtà stressati e impossibilitati a tornare ad uno stato normale.

Ecco il motivo per cui ci si deve porre la domanda di quali sono le attività giuste per i cani.

I cani devono essere impegnati in attività che li soddisfano senza eccitarli

Le attività giuste per i cani

Ripetiamo fino alla noia che i cani hanno bisogno di essere impegnati fisicamente e mentalmente, che vite senza stimoli causano, tra le altre cose, depressione, ansia, stress e problemi comportamentali, oltre alle conseguenze fisiche e fisiologiche che questi hanno.

Allo stesso tempo però, come abbiamo visto prima, l’ipereccitazione causata da attività intense praticate con regolarità (e per intense si intende anche solo mezz’ora di seguito di inseguimento di palla) è egualmente dannosa perchè ha gli stessi effetti nefandi del distress sul fisico, la mente e i comportamenti dei cani.

Non vanno bene le attività che il cane ripete in maniera compulsiva dove l’eccitazione incontrollata non permette il ragionamento (tipo, per citarne una comunissima, il gioco ossessivo con la pallina). Non vanno bene nemmeno i giochi di attivazione mentale mal gestiti che proposti per abbassare il distress possono invece avere l’effetto esattamente opposto perchè di fronte a un rompicapo il cane rischia di diventare ancora più nervoso ed eccitato.

Quali sono quindi le attività giuste per i cani?

Posto che ogni cane ha le sue esigenze, dettate da razza (o mix di), età, stato di salute e gusti individuali, gli studiosi ci dicono che i cani devono essere impegnati in attività che li soddisfano senza eccitarli e l’impegno numero 1 in questo senso è quello olfattivo che, quando è svolto all’esterno, unisce all’impegno mentale quello fisico.

In altre parole, ottime per i cani sono lunghe passeggiate in cui possono attivare e soddisfare con serenità il fisico e la mente senza andare in eccitazione e stressarsi. Un’altra attività positiva per i cani è la masticazione, che aiuta a gestire lo stress e a ridurre i livelli di cortisolo.

Se potessero, i cani sceglierebbero una vita tranquillamente soddisfacente

In conclusione

Quanto visto prima vuol dire che non si deve far giocare i cani con la palla o con il fresbee o fare attività sportiva?

No. Bisogna però partire dal concetto che di più non vuol dire necessariamente meglio, anzi, come abbiamo visto, può voler dire anche molto peggio, mentalmente, fisicamente e comportamentalmente.

Quello che gli studi hanno mostrato è che anche per le attivitè dei cani serve equilibrio. E quindi, sufficiente attività, sia fisica sia mentale – ma avendo attenzione all’intensità dell’attività, che non deve essere tale da portali in eccitazione e stress – e con il dovuto rispetto per il riposo, che è tanto essenziale per il benessere dei cani quanto gli impegni.

Grazie a Sara, educatore cinofilo, preparatore di cani allerta diabete e autrice del best seller Senti chi Abbaia per i suggerimenti.

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Lauretana

La mamma umana di Oban, autrice di Senti chi Abbaia, ama la montagna, leggere e scrivere, ha un debole per la mozzarella. Pensa che i cani siano creature straordinarie e la vita con loro un'esperienza oltre l'immaginabile che, incredibile ma vero, si scopre nella sua straordinarietà ogni giorno, anche dopo tanti anni con il cane.

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