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L’intelligenza dei Cani: le capacità cognitive

La vicinanza tra Cani e umani è antichissima e così la cooperazione: sono millenni che i Cani lavorano a fianco degli umani aiutandoli nella caccia, nella guardia, nella difesa, nel controllo del bestiame.

Nel tempo la cooperazione si è ampliata e il supporto dei Cani è ora usato anche per quelli che alcuni defiiscono problemi sociali: ad esempio i Cani guida aiutano le persone prive di vista e le persone senza udito, Cani aiutano bambini e adulti con disabilità fisiche o mentali, Cani individuano eslosivi e contrabbando per le forze dell’ordine e i militari, l’olfatto dei Cani è usato per individuare malattie e anche animali invia di estinzione.

Il Dr. Brian Hare della Duke University negli Stati Uniti spiega che i lavori in cui i Cani sono impiegati a fianco e per gli umani sono la prova che la relazione dei Cani con gli umani è speciale ed essenziale anche nella società contemporanea.

Cosa la rende tanto speciale?

La risposta di Hare è: le capacità cognitive dei Cani. Ne tratta tra gli altri una interessante ricerca pubblicata sulla rivista Animal Cognition.

Capacità dei bambini e capacità dei Cani

Capire le intenzioni cooperative e comunicative è uno degli stepping stones della crescita dei bambini che tra i 9 e 12 mesi iniziano a comprendere che gli altri possono avere percezioni ed intenzioni diverse dalle loro.

Il momento critico di questo passaggio è capire ed eseguire gesti di puntamento: i bimbi seguono i gesti di puntamento degli adulti e capiscono che hanno intenzioni cooperative-comunicative. E’ un passaggio fondamentale perchè in questo modo i piccoli umani possono imparare rapidamente dagli altri e acquisire intelligenza culturale, compreso il linguaggio, spiega Hare.

Per tantissimi anni si è ritenuto che nessun animale non umano avesse la capacità di capire i gesti umani fino a che, in tempi relativamente recenti, alcuni studiosi si sono accorti che i Cani capiscono e usano i gesti umani (ad esempio, per trovare cibo o oggetti nascosti) e che la loro capacità è veramente simile a quella umana.

La scoperta è stata dirompente.

I Cani e la capacità di capire e usare i gesti umani

Per studiare la capacità dei Cani di capire e usare i gesti di puntamento umani sono usate le teorie e i metodi che gli psicologi dello sviluppo usano per studiare i bambini e gli studi condotti finora hanno rivelato che i Cani usano una ampia varietà di gesti, compresi gesti che non conoscono, usano i gesti anche di persone che non conoscono e usano anche la postura del corpo di un altro Cane che ‘indica’ verso qualcosa.

E’ una capacità che hanno i bambini e non hanno i primati non umani. In altre parole, la capacità dei Cani di capire i gesti è anomala nel mondo animale ed è di tipo umano. Gli studiosi hanno scoperto che i Cani hanno una organizzazione delle loro capacità cognitive di tipo umano, con una chiara differenziazione tra abilità sociali e non sociali, cosa che li ha portati a ritenere che nelle misure di comunicazione-cooperazione sono più simili agli umani di quanto siano i nostri cugini primati.

Speciali fin da cuccioli

I Cani sanno leggere i gesti umani sin da cuccioli, indipendentemente da come sono stati allevati e cresciuti.

Gli studiosi dicono che i piccoli di Cane nascono preparati a capire gli umani perchè li capiscono anche se hanno avuto pochi contatti con loro: le osservazioni hanno rivelato che all’età dello svezzamento i cuccioli di Cane, ferali, di villaggio e futuri Cani da assistenza, capiscono e seguono i gesti di puntamento e altri gesti. I lupi, anche se cresciuti 24h su 24h con gli umani non sviluppano la capacità di comprendere i gesti umani.

L’ipotesi è che i Cani abbiano questa capacità come effetto della domesticazione e che con il tempo la selezione diretta da parte degli umani di questi tratti ha portato ad un potenziamento delle loro capacità comunicative cooperative.

Il genio sociale dei Cani

Gli studi sulle capacità di comprensione comunicativa cooperativa dei Cani hanno portato ad altre scoperte affascinanti.

I Cani non solo capiscono i gesti ma li producono anche, comunicano intenzionalmente quando hanno bisogno di aiuto: ad esempio, di fronte ad una scatola che avevano aperto per prendere cibo e che trovano chiusa con un lucchetto stabiliscono un contatto visivo con l’umano che hanno vicino e quando non aiuta, alcuni lo sollecitano toccandolo con la zampa o abbaiano alternando lo sguardo tra la persona e la scatola.

E’ stato anche osservato che quando l’umano non c’è, i Cani non usano comportamenti comunicativi, fenomeno che evidenzia la loro sensibilità allo stato di attenzione degli umani.

Abbiamo visto anche i Cani identificano gli oggetti usando il principio dell’esclusione, sono gli unici animali oltre gli umani ad avere questa capacità.

I Cani hanno anche mostrato di saper imparare ad imitare spontaneamente alcune azioni dopo averle viste messe in atto dagli umani e di saperle ripetere anche dopo parecchio tempo (cosa che ha portato gli studiosi a ipotizzare che possano ricordare azioni passate su base episodica).

I Cani usano lo sguardo e il corpo per rafforzare il legame con gli umani: dati scientifici hanno evidenziato che i Cani e gli umani che hanno più contatto visivo hanno il legame più forte e si ritiene ciò sia dovuto al rilascio di ossitocina che avviene sia nei Cani sia negli umani come effetto del contatto visivo o dopo interazioni fisiche positive. Tanto che è stato scientificamente determinato che il legame che si sviluppa tra Cani e figli è comparabile a quello tra figli e genitori.

L’uso del contatto visivo si ipotizza sia aiutato dalla morfologia degli occhi dei Cani che, uno studio morfologico ha mostrato, hanno muscoli oculari rafforzati che funzionano per rivelare più tessuto bianco della sclera (i lupi non li hanno così); si ritiene che questi muscoli si siano sviluppati durante la domesticazione per facilitare il loop interspecifico della ossitocina e il legame tra Cani e umani.

I Cani non solo comunicano con gli umani usando il loro muso, prestano anche grande attenzione alle espressioni del viso degli umani: distinguono tra espressioni felici, arrabbiate e neutre e hanno diverse reazioni comportamentali alle diverse emozioni umane. E’ stato osservato che evitano di guardare visi umani arrabbiati e prestano maggiore attenzioni a visi che hanno espressioni di paura.

Nel corso degli studi è emerso che i Cani adottano anche comportamenti empatici, di conforto: annusavano, davano colpetti, leccavano chi faceva finta di piangere.

Queste capacità sociali straordinarie rendono i Cani particolarmente adatti a vivere come compagni degli umani.

Occhio non vede…

E’ stato anche osservato che i Cani producono più movimenti del muso quando un umano si occupa di loro rispetto a quando non lo fa, un altro segno, ritengono gli studiosi, che i Cani si sono evoluti per capire e comunicare con gli umani.

Nel corso degli studi è stato osservato che i Cani si accorgono se gli umani li guardano o no e, a fronte di un divieto, è molto più probabile che facciano quello che vogliono se l’umano è di schiena o ha gli occhi chiusi pittosto che se li sta guardando.

Gli umani sanno

Un altro aspetto del comportamento dei Cani emerso dagli studi è che danno priorità alle informazioni o alle istruzioni che vengono dagli umani rispetto a quello che sanno/vedono loro, anche a costo di subirne le conseguenze negative.

Ad esempio, è stato osservato che, tra cercare il cibo in un punto dove lo hanno visto nascondere poco prima e seguire un gesto indicativo umano, privilegiano seguire il gesto dell’umano e anche se vedono cibo più volte nascosto in un certo punto, chiamati a cercare vanno nel punto che è stato toccato per ultimo dall’umano.

Bravi a risolvere problemi

E’ stato osservato che i Cani sanno risolvere problemi e hanno una comprensione di base della causalità: ad esempio, sembra capiscano che due oggetti solidi non possono passare tra di loro mentre non capiscono che due oggetti legati tra di loro si muovono insieme e se anche lo imparano in una situazione non generalizzano quello che hanno imparato in un contesto diverso.

La famiglia conta

Non tutti i Cani sono egualmente bravi nell’usare gesti, memoria e inibizione e non tutti hanno la stessa reattività emotiva ed è stato scoperto che fino al 50% delle differenze individuali si spiega con fattori genetici.

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Lauretana

La mamma umana di Oban, autrice di Senti chi Abbaia, ama la montagna, leggere e scrivere, ha un debole per la mozzarella. Pensa che i cani siano creature straordinarie e la vita con loro un'esperienza oltre l'immaginabile che, incredibile ma vero, si scopre nella sua straordinarietà ogni giorno, anche dopo tanti anni con il cane.

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