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Perchè la relazione tra cani e umani è tanto speciale

con Sara de Cristofaro, educatore cinofilo e autrice del best-seller Senti chi Abbaia

Ci sono persone che non amano i cani – non hanno interesse per loro, non ne prenderebbero mai uno, non li avvicinano e se si avvicinano loro, li ignorano e pur non capendo come si possa non amare i cani, ispirati dai latini e il loro celebre detto de gustibus non est disputandum, ci asteniamo dal discutere il gusto.

Oltre a chi non ama i cani, però, c’è gente che li detesta, odia, disprezza e maltratta e a loro la regola che i gusti non si discutono non si applica. Il motivo è uno e molto semplice: i cani sono animali speciali e la relazione tra cani e umani è unica e straordinaria – è un fatto scientifico – per cui se è legittimo non amarli non si può odiarli, disprezzarli e trattarli male.

Perchè i cani sono veramente speciali e perchè importa

Ecco alcune caratteristiche dei cani che rivelano come sono speciali

Capacità mentali

I cani sono fatti di mente e di cuore, come gli umani. Tra gli altri (l’ordine è casuale):

  • Hanno capacità decisionale
  • Si rendono conto quando rubano un oggetto a un altro cane e suscitano reazioni molto negative
  • Provano tante emozioni, sentimenti e stati d’animo, tra gli altri, amore, simpatia, divertimento, gioia, dolore, tristezza, anticipazione, lutto, antipatia, rabbia, serenità, stress, ansia, paura, preoccupazione, imbarazzo, gelosia, insicurezza, gratitudine, anticipazione, eccitazione, sorpresa.
  • Hanno memoria: memoria episodica, olfattiva, uditiva, associativa, spaziale
  • Hanno teoria della mente: per teoria della mente si intende la capacità degli individui di attribuire pensieri e stati mentali a se stessi e ad altri e rendersi conto che gli altri possono avere punti di vista e processi mentali diversi dai propri e capire che possono risultare in certi comportamenti.
  • Capiscono le parole: sono cani, non parlano eppure capiscono quando si parla con loro.
  • Imparano imitando, anche dagli umani
  • Usano le esperienze passate per valutare le situazioni e stabilire come gestirle
  • Riconoscono come si sentono gli umani, se sono tristi, contenti, stressati, etc.

Hanno senso del tempo

Uno dei grandi miti sui cani è che non abbiano senso del tempo. Per motivi impossibili da capire, piace sostenere che i cani vivono solo nell’istante ma in realtà non è così: i cani hanno senso del passato e del futuro, hanno memoria, conoscono l’anticipazione e hanno senso del tempo (si rendono conto, ad esempio, se sono soli da tanto o da poco tempo). Uno strumento di misurazione del tempo è il loro prodigioso olfatto (odori forti = poco tempo; odori lievi = tanto tempo).

Oltre al senso del tempo hanno la capacità – straordinaria se non altro rispetto agli umani che sono molto carenti in questo – di godere del momento, del qui e ora – essere contenti di buca da scavare, un osso da rosicchiare, una zolla di prato in cui rotolarsi.

Capacità fisiche

Alcune caratteristiche fisiche speciali dei cani (l’ordine è casuale):

  • I cani hanno gli stessi sensi degli umani ma sono sviluppati e usati in modo diverso. Il loro primo senso è l’olfatto, con cui conoscono e ‘vedono’ il mondo. E’ un prodigio sensoriale ed è potentissimo, fino a 100.000 volte più potente di quello umano. Hanno un organo olfattivo accessorio che rileva i feromoni e, tra gli altri, percepiscono cambiamenti ormonali, variazioni nei livelli di glicemia in chi soffre di diabete, anticipano crisi epilettiche, sentono l’odore della paura, si accorgono se una donna è incinta, sentono gli esplosivi, trovano persone disperse e tantissimo altro.
  • Alcuni cani – i segugi – sono eccezionali nel seguire una pista anche perché le loro orecchie pendenti che arrivano fino a terra creano un corridoio odoroso vicino al naso.
  • La punta del naso dei cani è unica, è un marker biometrico come le impronte digitali per gli umani.
  • Il naso dei cani rileva anche radiazione termiche deboli – onde di calore – e una parte specifica del cervello dei cani è attivata da queste radiazioni a infrarossi.
  • Il secondo senso dei cani è l’udito, tanto potente che per loro anche i muri e le pareti parlano.
  • Le orecchie dei cani si muovono separatamente
  • Anche i baffi dei cani sono speciali: tra gli altri, servono a orientarsi nello spazio, danno un senso delle dimensioni e della forma degli oggetti, sono un completamento della vista.
  • I cani vedono meno bene degli umani ma vedono oggetti anche piccolissimi se sono in movimento e vedono meglio nella penombra.
  • Il loro manto ha una funzione protettiva (uno dei motivi per cui non devono essere tosati quando fa caldo)

Il loro essere animali sociali

Uno dei modi con cui i cani imparano è il trial and error: provano a fare qualcosa e se porta un risultato che giudicano positivo, la ripetono (è uno dei motivi per cui i metodi giusti per educare ed insegnare competenze ai cani sono quelli che si basano sul rinforzo e la comunicazione).

La loro mente è sempre attiva, costantemente impegnata a osservare e valutare le situazioni e il loro sviluppo e a valutare quali possono essere le conseguenze delle loro azioni.

Crescendo e sviluppandosi all’interno di una famiglia umana, che osservano costantemente e con cui interagiscono, i cani imparano a relazionarsi con loro, imparano il significato delle espressioni del viso, dei toni della voce, dei gesti e imparano le regole della convivenza.

Capacità adattive

Vogliamo parlare di come i cani si sono adattati e si adattano a vivere con gli umani?

Ad esempio, hanno imparato a muoversi con guinzaglio e collare/pettorina, fanno le scale, usano l’ascensore, vanno in automobile, alcuni addirittura in moto o motorino, vanno in autobus e treno e nella stragrande maggioranza dei casi lo fanno con una tale disinvoltura che lo consideriamo naturale tanto che quando hanno qualche problema (ad esempio perchè non sono stati abituati) ci sorprendiamo. In realtà è un segno della loro straordinaria capacità di adattamento al mondo umano.

Il gioco

Cosa non è di straordinario il gioco dei cani. Per avere una idea basta ricordare che è una scuola di vita (ne abbiamo trattato in modo più esteso qui) che insegna competenze necessarie e fondamentali; tra queste, la gestione degli imprevisti che, mentre giocano, i cani si creano appositamente così da sfidarsi e imparare a gestire le sorprese.

Il codice di comportamento

I cani hanno un codice di comportamento, è molto rigoroso ed universale (riguarda tutti i cani del mondo) e lo imparano sin da piccinissimi.

Il codice di comportamento è fatto da un sistema che si articola in segnali visivi, olfattivi, fisici e uditivi e si può considerare l’insieme delle buone maniere canine che servono per (con)vivere nelle strutture familiari o nei gruppi in cui il cane si trova.

Alcune delle regole del codice di comportamento canino sono:

  • Essere educati e adeguati nelle situazioni in cui si trovano e, quindi, ad esempio, non essere agitati, gestire la frustrazione, sapere che non si morde a caso e saper gestire l’intensità del morso.
  • Evitare di entrare inutilmente in conflitto con gli altri cani
  • Leggere e interpretare correttamente le comunicazioni degli altri cani e comunicare in modo competente. Ad esempio:
    • Sapere che il modo giusto di avvicinarsi a cani sconosciuti non è correndo dritti e rigidi ma a passo tranquillo (può essere anche gioiosamente saltellante) e, per i più attenti, facendo un’ampia curva (anche l’espressione del muso è importante perchè rivela le intenzioni)
    • Sapere che i segnali che indicano che non ci sono intenzioni minacciose sono:
    • Voltarsi di lato o di spalle
    • Girare la testa di lato
    • Leccarsi il naso
    • Sbadigliare
    • Sedersi
    • Muoversi lentamente
    • Socchiudere gli occhi
    • Sbattere le palpebre
    • Annusare il terreno
  • Sapere che i segnali amichevoli sono:
    • Distogliere lo sguardo, girando testa e collo lateralmente
    • Abbassare le orecchie e il posteriore
    • Muovere la coda sotto la linea del dorso con un movimento sciolto
    • Avere il muso rilassato, gli occhi socchiusi, la bocca aperta quasi ad assomigliare a un sorriso, le orecchie morbide e leggermente abbassate
  • Sapere che i segnali offensivi, di allerta, o difensivi sono:
    • Postura del corpo rigida e impettita, mostrarsi il più ingombrante possibile
    • Sguardo fisso
    • Movimenti lenti, rigidi e a scatti
    • Orecchie erette
    • Bocca chiusa o leggermente aperta da cui si vedono i denti, in una posizione che dà l’impressione che l’intero muso vibri per captare tutti i possibili segnali
    • Coda alta e rigida sul dorso, ferma o che si muove solo nella parte finale
    • Fermarsi e marcare con la pipì alzando la zampa posteriore il più in alto possibile e poi raspare il terreno in modo molto evidente.

Perchè la relazione tra i cani e gli umani è veramente speciale e perchè importa

I motivi per cui la relazione tra cani umani è veramente unica e speciale sono tanti. Tra questi (l’ordine è casuale):

La durata

Sono migliaia di anni che cani e umani sono vicini e lo sono così tanto, da così tanto tempo, che si parla addirittura di coevoluzione tra le due specie (per coevoluzione si intende il processo attraverso cui due o più specie interagiscono e si evolvono in risposta una all’altra). In altre parole, come si sono evoluti gli umani e come si sono evoluti i cani è stato influenzato, per i cani, dagli umani e per gli umani, dai cani.

Il legame e la vicinanza

Il legame tra umani e cani è veramente unico. Alcuni motivi:

Il ruolo dei proprietari

Educazione, guida, sicurezza, gestione di ambiente e risorse, conforto, conferma, informazioni, sostegno, amore, vicinanza, cure, cibo… Sono tra le responsabiltà (le principali) che i proprietari hanno nei confronti del loro cane.

Assomigliano molto alle responsabilità dei genitori nei confronti dei figli ed infatti i proprietari sono come genitori per i cani.

Il contagio emotivo

Tra cani e umani esiste il contagio emotivo: ad esempio, è scientificamente dimostrato che proprietari ansiosi trasmettono la loro ansia ai loro cani, che diventano ansiosi a loro volta; anche la paura è oggetto di contagio emotivo (il cane che sente il proprietario impaurito si spaventa a sua volta), così come lo stress (i cani di proprietari stressati sono stressati a loro volta).

La comunicazione

Nella evoluzione a fianco degli umani, i cani hanno imparato a comunicare in modo umano. Ad esempio:

Come i cani capiscono gli umani

Per i cani gli umani sono un libro aperto: vivono osservandoli, conoscono e riconoscono le loro emozioni, sanno come si sentono veramente, ne percepiscono le vere intenzioni.

In altre parole, i cani sono recettori e analisti del monsone di comunicazioni che gli umani inviano (parte delle quali sono inconsapevoli) e ne sono influenzati praticamente in ogni aspetto della loro vita, dallo stato d’animo ai comportamenti.

Quando si tratta di umani, per i cani vale il detto bastano uno sguardo e un’annusata.

In conclusione

Concludiamo come abbiamo iniziato, i cani sono animali straordinari e la vicinanza e la relazione che possono avere con gli umani è unica e straordinaria.

Prendere il cane vuol dire portare a casa un figlio di una specie di diversa, che non crescerà come i figli umani, con comunicazione diversa ed esigenze sue, molto importanti, che devono essere rispettate e soddisfatte. Vuol dire, in altre parole, assumersi una responsabilità ed un impegno veramente significativi.

Detto questo, la gioia, la ricchezza, la gratificazione, il divertimento, l’amore che quell’essere peloso e quadrupede riesce a portare nella vita dei suoi umani va oltre l’immaginazione.

E’ una esperienza che si può conoscere solo perchè la si è voluta, ci si è dedicati e la si è vissuta.

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Lauretana

La mamma umana di Oban, autrice di Senti chi Abbaia, ama la montagna, leggere e scrivere, ha un debole per la mozzarella. Pensa che i cani siano creature straordinarie e la vita con loro un'esperienza oltre l'immaginabile che, incredibile ma vero, si scopre nella sua straordinarietà ogni giorno, anche dopo tanti anni con il cane.

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