Home Educazione Cinofila I cani piccoli non sono meno impegnativi dei cani grandi

I cani piccoli non sono meno impegnativi dei cani grandi

Introduciamo l’argomento di oggi con una scheda:

I cani di piccola taglia

E’ comune che i proprietari considerino i cani di piccola taglia meno cani degli altri, spesso addirittura non li considerino proprio cani ma oggetti viventi, peluche. Possiamo dire che il termine Toy (gioco) usato per alcune razze è ragione di sospetto?

E’ un problema, fondamentalmente per due motivi:

  • I cani, di grande, media o piccola taglia, sono cani, tutti e tutti hanno le esigenze date dal loro essere cani, di quella razza (o mix di) e dall’essere quello specifico individuo e tutti hanno bisogno che le loro esigenze siano correttamente ed adeguatamente soddisfatte.
  • Per via di come sono considerati e trattati, è molto comune i cani di piccola taglia sviluppino quella che viene informalmente chiamata ‘sindrome del cane piccolo’.

La sindrome del cane piccolo

L’esperta di comportamento animale Zazie Todd spiega che sindrome del cane di piccola taglia è il nome che si da ai cani che si comportano ‘male’ – mettono in atto comportamenti che nei cani di taglia media e grandi non sono accettati.

Tra questi:

  • hanno atteggiamento aggressivo
  • non ascoltano
  • vocalizzano in modo eccessivo
  • saltano addosso a persone e/o cani
  • montano
  • sono ipereccitati
  • si lanciano sugli altri
  • snapping a cani e umani
  • etc.

Il ruolo dei proprietari

Diversi studi hanno osservato che i cani di piccola taglia sono trattati in modo diverso dai cani di taglia media e grande ed è ampiamente condiviso che i comportamenti che esibiscono dipendano dallo stile di vita e dal modo in cui sono trattati, e quindi, almeno in parte, dai proprietari.

Vediamo.

Ci sono diversi aspetti da considerare. Tra questi:

  • Se i cani in generale hanno veramente poca possibilità di scelta, i cani di piccola taglia ne hanno ancora di meno. Basti pensare che a volte non li si chiama nemmeno (cosa che permetterebbe loro di decidere come rispondere), semplicemente li si prende e li si porta. Il che vuol dire anche non si insegna loro ad essere chiamati e a rispondere.
  • I proprietari tendono a sminuire, ignorare, o addirittura a prendere come scherzo i comportamenti dei cani di piccola taglia come quelli elencati sopra, che invece nei cani di taglia media o grande sono mal considerati e gestiti.
  • Gli umani fanno molto meno con i cani di piccola taglia, li educano di meno, li portano meno fuori e giocano meno con loro (come abbiamo visto in passato, giocare con il proprio cane è invece importantissimo)
  • I proprietari di cani di piccola taglia tendono ad essere poco coerenti, non dare regole, non gestire situazioni ed ambiente.
  • E’ molto comune che i cani di piccola taglia non siano portati fuori per i loro bisogni e siano costretti a sporcare in casa

Cosa possono fare i proprietari?

E’ ovviamente possibile intervenire e far sì che anche i cani di piccola taglia siano considerati e trattati da veri cani e possano avere la vita che meritano. Tra le azioni principali possibili ci sono (l’ordine è casuale):

  • Socializzarli adeguatamente
  • Giocare con loro
  • Portarli fuori in uscite adeguate
  • Non far fare loro i bisogni in casa, è innaturale, una forma di violenza e maltrattamento
  • Lasciare che usino il loro olfatto
  • Impegnarli con giochi, problem solving, nose work, etc.
  • Lasciare ai cani la possibilità di scegliere
  • Non ignorare, avallare o rinforzare (ricordiamo che si può rinforzare anche senza rendersene conto) i comportamenti che sui cani grandi sarebbero considerati da correggere.
  • Offrire arricchimento ambientale

In conclusione

I cani di piccola taglia sono cani tanto quanto i cani di media e di grossa dimensione, non sono peluche anche se le piccole dimensioni, e il nome di alcune razze, potrebbe ingannare.

In quanto cani, i loro comportamenti hanno lo stesso significato di quelli dei cani di taglia maggiore della loro – belli e brutti che siano, e in quanti cani hanno esigenze da cani che devono essere rispettate e correttamente ed adeguatamente soddisfatte.

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Lauretana

La mamma umana di Oban, autrice di Senti chi Abbaia, ama la montagna, leggere e scrivere, ha un debole per la mozzarella. Pensa che i cani siano creature straordinarie e la vita con loro un'esperienza oltre l'immaginabile che, incredibile ma vero, si scopre nella sua straordinarietà ogni giorno, anche dopo tanti anni con il cane.

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