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Cani e umani hanno in comune anche la teoria della mente

La mente dei cani

E’ scienticamente provato che i cani hanno capacità intellettive. Tra le altre cose, provano emozioni, sentimenti e stati d’animo, anche se non parlano capiscono e imparano tante parole, sono intelligenti.

Conoscono le emozioni dette secondarie tra cui, ad esempio, l’imbarazzo e la gelosia, hanno consapevolezza di se e hanno la teoria della mente.

La teoria della mente dei cani è l’argomento di oggi.

La teoria della mente

Per teoria della mente si intende la capacità degli individui di attribuire pensieri e stati mentali a se stessi e ad altri: rendersi conto che gli altri possono avere punti di vista e processi mentali diversi dai propri e capire che possono risultare in certi comportamenti.

Detto in modo un po’ grossolano, la teoria della mente è quella capacità che permette di fare ragionamenti tipo questo ‘Se io faccio questa cosa, allora lui/lei penserà questa cosa e si comporterà cosi/colì; di fatto, è la capacità di mettersi nelle scarpe altrui (anche se, nel caso dei cani, mettersi nelle scarpe non è fattualmente possibile).

I cani e la teoria della mente

Gli esperti ci dicono che i cani hanno la teoria della mente, capiscono che altri individui (compresi gli umani) hanno punti di vista diversi dai loro, che hanno i loro processi mentali e che devono essere presi in considerazione.

Chiunque ha un cane vive regolarmente il loro avere la teoria della mente. Un caso classico lo racconta Stanely Coren: si gioca con il cane a palla e dopo avergliela tirata ci si gira di schiena; la creatura va a prendere la palla e quando torna non la lascia dietro i piedi ma fa il giro e la molla di fronte ai piedi in una chiara dimostrazione che si rende conto che gli umani per poter lanciare la palla devono vederla e che non possono vederla a meno che non l’abbiano di fronte.

Cosa comporta che i cani hanno la teoria della mente

Che i cani abbiano la teoria della mente ha ovviamente un significato e implicazioni importanti per chi vive con loro. Eccone due;

  • Capiscono le intenzioni di chi hanno davanti: una recente ricerca pubblicata su Scientific Reports ha osservato che i cani distinguono se gli umani fanno qualcosa intenzionalmente o involontariamente e si comportano di conseguenza.
  • Sapendo che altri hanno una mente, punti di vista e intenzioni, possono manipolarli. In altre parole, i cani possono ingannare, sia gli umani sia gli altri cani.

Un esempio di inganno canino

Un caso di inganno/astuzia canina lo racconta Stanley Coren e riguarda i suoi due cani.

Aveva dato ad entrambi uno snack squisito da sgranocchiare ma prima che potessero dedicarcisi l’automobile di sua moglie si era parcheggiata di fronte a casa e uno dei due, attratto dal movimento, era scattato a vedere cosa succedeva e aveva mollato il suo snack. Vedendolo scattare, l’altra si è avvicinata surrettiziamente alla squisitezza, l’ha presa, è tornata al suo posto stendendosi sulla sua ancora integra (così l’altro non la poteva vedere) e ha iniziato a sgranocchiare quella del fratello che, salutata l’umana che rientrava a casa, è tornato a prenderlo nel posto in cui l’aveva lasciato, ovviamente senza trovarlo. L’altra, finito di mangiare lo snack rubato non si è alzata (avrebbe così mostrato la merenda nascosta) ma si è stiracchiata con nonchalance controllando cosa faceva suo fratello il quale, dopo una vana ricerca in quella stanza, si era spostato in altre zone della casa per vedere se lo trovava lì. A quel punto, vedendo che si allontanava, si è alzata, ha preso lo snack su cui si era stesa e ha mangiato anche quello.

Un altro esempio di inganno canino

Un altro esempio di inganno canino lo ha raccontato Marianne Heberlein, lead author della ricerca Deceptive-like behaviour in dogs (Canis familiaris) pubblicata qualche anno fa sulla rivista Animal Cognition. Protagonisti i sue due cani: quando uno decide di voler dormire nel posto in cui si è messo l’altro, si allontana facendo finta di vedere qualcosa di molto interessante così il fratello si alza, lascia il posto e lui prontamente glielo occupa.

Una conclusione

E’ scientificamente provato che la mente dei cani è come quella dei bambini – cani e bambini hanno capacità mentali simili e fanno tante cose simili.

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Lauretana

La mamma umana di Oban, autrice di Senti chi Abbaia, ama la montagna, leggere e scrivere, ha un debole per la mozzarella. Pensa che i cani siano creature straordinarie e la vita con loro un'esperienza oltre l'immaginabile che, incredibile ma vero, si scopre nella sua straordinarietà ogni giorno, anche dopo tanti anni con il cane.

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