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Il ruolo degli umani nella vita dei cani

con Sara de Cristofaro, educatore cinofilo e autrice del best-seller Senti chi Abbaia

La storia della relazione umano-canina

La storia della relazione umano-canina è millennaria (si ritiene tra 40.000 e 15.000 anni fa) e seppure si discute ancora su chi la abbia iniziata (se gli avi dei cani che si sono avvicinati agli umani per comodità (era più facile e sicuro mangiare vicino agli umani che cacciare le prede) e con il tempo si sono domesticati trovando umani che hanno visto in loro una utilità e li hanno accolti, oppure sono stati gli umani che hanno proattivamente catturato e allevato cuccioli di lupo che con il tempo si sono addomesticati e sono diventati i cani che conosciamo) è scientificamente dimostrato che la vicinanza ha influenzato l’evoluzione sia dei cani sia degli umani, tanto che si parla di coevoluzione delle due specie.

Senza umani non ci sarebbero cani

In modo molto grossolano si può dire che se non ci fossero stati gli umani i cani non ci sarebbero stati e, considerati gli interventi massivi che da circa 200 anni sono fatti sulla selezione delle razze, men che mai ci sarebbero i cani come li conosciamo.

Ora facciamo però un salto di qualche millennio e arriviamo ai nostri tempi.

La posizione degli umani

I cani (intesi come pets) in linea di massima non scelgono di entrare a fare parte della vita degli umani, ad un certo punto ci si trovano, e nel momento in cui le quattro zampe passano la soglia di casa inizia quella che per tanti diventerà una storia d’amore meravigliosa e per tanti altri un inferno.

Che lo facciano da co-protagonisti nella storia d’amore o da responsabili per l’inferno, gli umani sono al centro della vita dei cani e lo sono, come abbiamo visto tante volte, sia per la storia della relazione umano-canina sia per la posizione di (super) dominanza che hanno sui cani.

Chi sono i cani per gli umani

  • Compagni di vita
  • Strumenti di lavoro
  • Oggetti
  • Esseri senza sentimenti nè emozioni
  • Animali selvaggi con i peggiori istinti
  • Bambini da far sedere a tavola
  • Bambole da vestire
  • Stupidi
  • Semplici
  • Disturbo
  • Problema
  • Impegno

Sono alcuni dei modi in cui gli umani considerano/vivono/trattano i cani. Ci sono anche persone che prendono il cane anche se hanno paura dei cani o addirittura se non li desiderano.

Chi sono i Cani

I cani sono esseri senzienti, ognuno con la sua personalità e il suo carattere, con una ricca vita interiore, capacità cognitive molto sviluppate, predisposizione (di razza e individuale) ed importanti esigenze mentali, fisiche ed emotive, di specie (il suo essere cane), di razza (l’essere di quella razza o mix di) e individuali (l’essere quello specifico individuo). Hanno la loro visione del mondo, le loro opinioni e anche il loro modo di vivere.

Chi sono gli umani per loro e il ruolo che hanno nella loro vita (dal loro punto di vista) è dato dalla combinazione di queste variabili.

Chi sono gli umani per i cani

Per i cani pets, gli umani sono il loro gruppo sociale di riferimento ed essendo i cani animali sociali per cui il gruppo, il ‘noi’, conta più del singolo, la posizione importantissima.

Detto questo, i cani sanno benissimo che gli umani non sono cani e relazionarsi con i cani in termini di alpha, dominanza e sottomissione è un vero e errore e chi sostiene che è l’inevitabile necessità derivante dalla natura del Cane dice il falso.

Tanto sanno che gli umani sono un’altra cosa rispetto a se che con loro usano forme di comunicazioni umane [ad esempio, capiscono le parole e usano lo sguardo in modo umano (con i cani lo usano in modo diverso)].

La funzione degli umani

Vedevamo all’inizio, gli umani hanno un ruolo centrale nella vita dei cani pets, sono i capofamiglia, e con ogni membro umano della famiglia il cane sviluppa una relazione diversa.

I cani hanno bisogno che gli umani

  • diano regole
  • educhino
  • diano sicurezza
  • impegnino
  • giochino
  • guidino
  • confortino
  • sostengano
  • soddisfino le loro esigenze
  • li capiscano
  • li apprezzino e amino per chi sono

Un bravo proprietario è chi svolge la sua fondamentale funzione di capofamiglia

I cani preferiscono i loro umani agli altri cani?

Posta la predisposizione genetica e la individualità di ciascun cane, per i cani, umani e altri cani sono complementari più che alternativi: per stare bene hanno bisogno di poter essere e fare i cani e ciò è realmente possibile solo con gli altri cani. Detto questo, il nucleo sociale primario dei cani pets è la famiglia umana a cui appartengono, motivo per cui per stare bene hanno bisogno che quel nucleo funzioni e, come abbiamo visto sopra, perchè il nucleo funzioni serve che i proprietari svolgano con competenza il loro compito.

L’importanza dell’appartenenza

I cani sono animali sociali, lo ripetiamo. Vuol dire che per loro appartenere ad un gruppo conta più di loro stessi in quanto singoli e questa esigenza naturale, istintiva, è tanto forte da spiegare perchè si assiste al terribile spettacolo di cani che si legano anche a chi li maltratta. Non amano, non rispettano, non sono affezionati, magari temono addirittura quegli individui ma quello che conta è essere parte di un gruppo.

Nel caso dei cani la regola del meglio solo che male accompagnato non vale. Vale il contrario: meglio male accompagnato che solo (ovviamente questo vale in linea generale per i cani che non possono scegliere il gruppo a cui appartenere).

E’ vero l’amore incondizionato?

Una realtà dei cani che potremmo definire scomoda è che il loro famoso amore incondizionato è un mito: visto che ciò che conta per loro è il gruppo, in realtà il loro legarsi è opportunistico, sono pronti ad andare e seguire chi offre quello di cui hanno bisogno e chi offre di meglio.

Vuol dire che non amano i loro proprietari? Assolutamente no.

Vuol dire però che quello straordinario legame che si può avere con il cane, così speciale da essere comparabile a quello tra genitori e figli, non viene gratis, non viene perchè il cane ama incondizionatamente, viene perchè lo si è voluto fortemente e ci si è dedicati con impegno e passione e perchè si è dato al cane ciò di cui ha veramente bisogno.

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Lauretana

La mamma umana di Oban, autrice di Senti chi Abbaia, ama la montagna, leggere e scrivere, ha un debole per la mozzarella. Pensa che i cani siano creature straordinarie e la vita con loro un'esperienza oltre l'immaginabile che, incredibile ma vero, si scopre nella sua straordinarietà ogni giorno, anche dopo tanti anni con il cane.

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