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I cani hanno bisogno di amici?

Le convinzioni che ci sono dietro la frase ‘I cani sono cani e devono essere trattati da cani‘ sono pericolose per i cani. Ne abbiamo parlato, tra gli altri, qui e qui.

Anche antropomorfizzare i cani ha le sue difficoltà perchè se è vero che la vicinanza dei cani agli umani è straordinaria e che hanno tanto in comune con gli umani, non si deve fare l’errore di pensare che siano umani e si fa loro torto se si ignora e/o non si rispetta la loro natura animale.

I cani sono sono così complessi che è sbagliato sia negare le similitudini che hanno con gli umani sia considerarli umani.

Una premessa tanto complicata che, tra i molti, tocca anche l’argomento di oggi, se i cani hanno bisogno di amici.

I cani sono animali sociali, per loro il ‘noi’ conta più dell’io, per loro la solitudine è innaturale, motivo per cui da soli soffrono, tra i cani esiste l’amicizia, il gioco per loro è fondamentale, e ogni cane ha il suo carattere, la sua personalità, e i suoi gusti.

Il rapporto degli umani con la natura sociale dei cani è strano.

Si nega – tant’è che tanti li fanno vivere isolati dal nucleo familiare e tantissimi li lasciano soli per ore e ore ‘perchè sono cani, perchè si devono abituare, perchè devo lavorare‘.

Si gestisce sulla base di convinzioni che non sono necessariamente vere – ad esempio che tutti i cani si piacciono tra di loro e che i cani devono stare con gli altri cani – per cui si forzano ad interazioni che non è detto apprezzino (chi non ne è contento viene prontamente giudicato come difficile, strano, cattivo, etc.).

E le si attribuiscono caratteristiche umane che non necessariamente ha – ad esempio, che ai cani faccia piacere avere ospiti canini a casa. I cani non hanno senso dell’ospitalità (grazie alla super Cinzia per la spiegazione) e avere altri cani, seppur conosciuti, che entrano nella loro casa è più ragione di stress che di piacere. Chi mostra apertamente il suo disturbo viene accusato di essere un asociale, un difficile, un aggressivo addirittura (ma visto il ‘cattivo’ comportamento, se è fortunato da quel momento in poi gli verrà risparmiato lo stress) mentre chi esprime il suo disagio in modo sottile o non lo mostra per niente è considerato buono e accogliente, se non addirittura contento, ed è destinato a subire le invasioni fino a che qualcosa non porta i suoi umani a cambiare abitudine.

Visto questo, si può dire che i cani hanno bisogno di amici?

Non ho trovato studi interessanti sul tema per cui provo a costruire una risposta con gli elementi che abbiamo a disposizione, con la precisazione che le considerazioni sono del tutto personali e non hanno alcuna base scientifica.

Io partirei dalla base, ossia che i cani hanno bisogno di non stare soli.

Considerato che hanno sentimenti, emozioni, stati d’animo, conoscono lo stress, sfuggono il negativo, hanno simpatie ed antipatie, che con alcuni si trovano bene e altri no, che conoscono l’amicizia, che nella relazione con le figure umane di riferimento esistono l’effetto base sicura e l’effetto safe heaven, che una delle attività per loro più gratificanti è l’esplorazione olfattiva congiunta (grazie a Cinzia anche per questa spiegazione), che per loro il gioco è fondamentale, e che i loro umani sono diversi dagli altri umani, credo si possa dire senza timore di sbagliare che per i cani non è indifferente chi hanno vicino.

Un amico è, prendendo la definizione del Cambridge Dictionary, ‘Una persona che conosci bene e che ti piace molto, che solitamente non è membro della tua famiglia‘. Sostituiamo persona con qualcuno (così da poter comprendere i cani) per cui la definizione diventa ‘Amico è qualcuno che conosci bene e che ti piace molto, che solitamente non è membro della tua famiglia‘ e, a mio parere, si trova la risposta alla domanda se i cani hanno amici.

La risposta è , ma lo sapevamo già. Li avrebbero se non ne avessero bisogno?

Per noi proprietari che amiano i nostri cani, i quadrupedi sono figli, amici, fidanzati, compagni di vita. Per i cani, gli umani sono importantissimi, fondamentali per la loro stessa sopravvivenza, ma siamo loro amici? E rispetto ad altri cani, siamo più importanti, egualmente importanti o meno importanti?

C’è chi sostiene che i genitori possano essere amici. Io non penso – a ognuno il suo ruolo – e come non vale per gli umani ritengo non valga per i cani.

I proprietari sono tutto per i cani, da loro deriva quello di cui hanno bisogno per sopravvivere e per vivere bene – tra gli altri, gli umani sono la fonte di cibo, di sicurezza, di guida, di divertimento, di affetto, di protezione, di cure, di attenzioni, un aiuto per gestire lo stress – e all’opposto, se non danno quello di cui i cani hanno bisogno, sono la causa del loro vivere male.

Nell’essere tutto sono anche amici? Magari anche, ma quello che conta è il ruolo di proprietari/genitori.

Il rapporto dei cani con altri cani è necessariamente diverso da quello che hanno con gli umani. Un motivo è proprio basilare – certe relazioni si possono avere e certe esperienze si possono fare solo con i propri simili (vale tanto per gli umani quanto per i cani).

In altre parole, gli umani possono e devono dare tantissimo ai cani ma ci sono alcune cose che sono possibili solo tra cani – un certo tipo di comunicazione, alcuni insegnamenti, alcuni giochi non solo divertenti ma anche cruciali per la crescita e per lo sviluppo di competenze importanti, alcune attività (ad esempio rotolarsi nella terra o la esplorazione olfattiva citata sopra), alcune comunicazioni, alcune comprensioni, etc. etc.

Concludendo, posto che i cani hanno sicuramente bisogno di proprietari che svolgono pienamente il loro ruolo, hanno anche bisogno di amici?

Se ne abbiano bisogno nel senso che senza non possono vivere non so (forse fino ad una certa età), credo però che avere amici migliori la qualità della loro vita e in questo contesto penserei che avere amici cani sia più importante che avere amici umani perchè permette loro di vivere una vita caninamente più completa e quindi, alla fine, migliore.

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Lauretana

La mamma umana di Oban, autrice di Senti chi Abbaia, ama la montagna, leggere e scrivere, ha un debole per la mozzarella. Pensa che i cani siano creature straordinarie e la vita con loro un'esperienza oltre l'immaginabile che, incredibile ma vero, si scopre nella sua straordinarietà ogni giorno, anche dopo tanti anni con il cane.

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