Home Vita con il Cane Educatore cinofilo: meglio scegliere un uomo o una donna?

Educatore cinofilo: meglio scegliere un uomo o una donna?

Il Cane è un animale di una specie diversa rispetto agli umani, ha la sua etologia, la sua comunicazione, le sue regole, i suoi comportamenti e le sue esigenze. Inoltre, ogni cane è unico, un universo da scoprire, apprezzare e amare per chi è.

Capire cosa pensa il proprio cane, se sta veramente bene, se è contento, se è soddisfatto della propria vita, se ha un legame sicuro e profondo con i suoi umani è fondamentale e non è semplice, richiede competenza ed esperienza.

La competenza e l’esperienza per svelare il cane ai suoi proprietari ed indicare la via per una vita felice insieme le ha l’educatore cinofilo. (La complessità dei cani e della relazione umano-canina è tale che l’educatore è importante anche per chi ha già esperienza di cane).

La scelta dell’educatore è quindi importantissima ed è onestamente molto difficile: bisogna considerare il metodo che usa (deve essere qualcuno che rifiuta la violenza e usa solo metodi che rispettano il cane e i suoi proprietari), deve essere un professonista, deve essere serio, deve avere esperienza e deve anche essere qualcuno con cui si è a proprio agio, sia il cane sia i proprietari.

Non è tutto: bisogna considerare il genere dell’educatore. E’ scientificamente dimostrato, infatti, che per i cani gli uomini e le donne non sono la stessa cosa.

E l’argomento di cui ci occupiamo oggi.

Le donne per i cani

Una ricerca di qualche anno fa pubblicata sulla rivista Applied Animal Behaviour Science aveva osservato il comportamento di alcune decine di cani ospitati in canile quando una persona si posizionava fuori dalla loro gabbia, senza tentare alcuna forma di interazione.

Dalle registrazioni è emerso che il sesso della persona influenzava il comportamento dei cani: ad esempio, smettevano molto più rapidamente di abbaiare o di fissare la persona in modo difensivo se era donna. La conclusione degli studiosi è stata che i cani rispondono in modo più difensivo-aggressivo verso gli uomini che verso le donne.

Altri studi più recenti hanno osservato che i cani, particolarmente i più sensibili e gli insicuri, sono maggiormente a loro agio con le donne che con gli uomini. I motivi sono numerosi e diversi e includono fattori fisici, olfattivi, auditivi e comportamentali.

La voce delle donne

Le mamme usano con i bambini un tipo di linguaggio definito motherese o baby talk, che è caratterizzato da toni alti, quasi musicali, e da numerose ripetizioni ed è stato scientificamente osservato che con i cani si usa lo stesso tipo di linguaggio, definito come ‘Doggerel’.

E’ noto da tempo che i bambini prestano maggiore attenzione quando si comunica con loro in baby talk e alcune recenti ricerche, svolte con il supporto di indagini strumentali (fMRI), hanno stabilito che ci sono prove neurali che il cervello dei cani, proprio come quello dei bambini, è sintonizzato sui modelli di linguaggio speciale con cui le persone di solito si rivolgono loro. I cani sembrano essere particolarmente sensibili sia al doggerel sia al baby talk.

Non solo, dagli studi è emerso che i cani sono più sensibili e rispondono maggiormente alle voci femminili, e loro sono particolarmente quando il linguaggo usato è baby talk o Doggerel.

Le donne sono educatori cinofili migliori?

La risposta scientifica alla domanda se le donne sono educatori cinofili migliori degli uomini non esiste. Posto questo, ci sono comunque elementi da considerare. Alcuni dei principali sono:

  • L’uso di metodi e strumenti coercitivi è più comune tra gli uomini. Tra le donne è più diffuso usare il ‘metodo gentile’ basato sul rinforzo positivo e/o la capacità cognitive del cane. E’ un dato importante perchè è scientificamente provato che l’uso della coercizione aggrava i problemi del cane e danneggia, spesso in modo irreparabile, il cane e la relazione-umano-canina
  • Rispetto agli uomini, è scientificamente provato che le donne hanno generalmente maggiore sensibilità, hanno odori più delicati, rispondono allo stress adottando comportamenti pacificatori e di accudimento (cosa che porta a ridurre i rischi tramite la pacificazione mentre la risposta degli uomini è parzialmente mediata dal testosterone, ormone che promuove l’aggressività e abbassa i controlli inibitori), fattori che portano i cani ad essere maggiormente a loro agio con loro.
  • Per i cani le donne sono meno intimidenti degli uomini sia per la conformazione fisica sia per la posizione che adottano per approcciare il cane. Le donna tendono a mettersi al livello dei cani mentre gli uomini tendono a sovrastare.
  • E’ scientificamente dimostrato che i cani rispondono di più e meglio e sono maggiormannte a loro agio con il tono di voce e il linguaggio che le donne tendono ad usare rispetto a quelli usati dagli uomini
  • Le donne tendono ad essere più sensibili, attente e brave nell’interpretare i segnali sociali non verbali e, con i cani, ciò si traduce in una migliore capacità nel capire come si sente il cane e se è pronto e disponibile alla interazione o no.
  • E’ stato scientificamente osservato che quando interagiscono con i cani, nelle donne aumentano in modo significativo i livelli di ossitocina; la stessa cosa avviene nei cani mentre negli uomini e con gli uomini non si rileva lo stesso fenomeno. Secondo gli studiosi è uno dei fattori che spiega il legame più forte che i cani sviluppano con le donne rispetto agli uomini e la preferenza che hanno per le donne.

In conclusione

Posta l’individualità e le capacità di ciascun educatore, donna o uomo che sia, e che non ci sono ricerche scientifiche che abbiano specificamente comparato le donne e degli uomini come educatori cinofili, numerosi elementi portano a ritenere che orientarsi verso un educatore cinofilo donna è una buona scelta.

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Lauretana

La mamma umana di Oban, autrice di Senti chi Abbaia, ama la montagna, leggere e scrivere, ha un debole per la mozzarella. Pensa che i cani siano creature straordinarie e la vita con loro un'esperienza oltre l'immaginabile che, incredibile ma vero, si scopre nella sua straordinarietà ogni giorno, anche dopo tanti anni con il cane.

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