Home Educazione Cinofila Guida all’educazione del Cane: consigli, trucchi e tecniche

Guida all’educazione del Cane: consigli, trucchi e tecniche

L’educazione del Cane è uno dei pilastri della serenità del Cane e della qualità della vita insieme (come è per i bambini d’altronde) ed è una delle grandi responsabilità che ci si assume quando si decide di prendere il Cane.

Le similitudini con l’educazione dei figli sono significative, una riguarda gli stili genitoriali che, è stato scientificamente dimostrato, sono comparabili e hanno gli stessi effetti.

Vediamo quindi quali sono le 8 regole fondamentali dell’educazione del Cane

Cosa vuol dire educare il Cane

Una idea diffusa è che educare il cane voglia dirlo farlo diventare come vogliono gli umani, costi quel che costi. Idea che in pratica si traduce nel forzare il cane, con metodi e strumenti di coercizione, a conformarsi al modello che gli umani hanno in mente (da notare che il modello spesso è idealizzato e irrealistico), anche quando è in contrasto con la sua natura.

Educare il Cane in realtà non vuol dire nè cambiarlo nè forzarlo ad essere come vogliono gli umani.

Educare vuol dire preparare il Cane alla vita e metterlo nella condizione di vivere serenamente nell’ambiente umano in cui è inserito, nel rispetto della sua natura e della sua predisposizione.

Considerare chi è il Cane che si ha davanti

Ogni cane è un individuo, unico, con il suo carattere, la sua personalità, la sua predisposizione genetica ed individuale, le sue motivazioni e i suoi motivatori.

Quando ci si relaziona con il Cane, anche nelle sessioni di educazione, è essenziale considerare il suo carattere e la sua personalità e il suo essere, o non essere, sicuro di se. Sono tutti elementi che influiscono sulla sua determinazione a riuscire in ciò in cui è impegnato.

Piecevole, positivo e giusto

Le sessioni di lavoro devono essere sempre piacevoli e motivanti per il cane.

Da ricordare è che non riuscire influisce negativamente sulla fiducia che il cane ha in se stesso per cui è importante che le richieste siano stimolanti ma che abbiano un giusto livello di difficoltà – nè troppo nè troppo poco – così da creare le condizioni per avere successo.

Il ruolo del gioco

Abbiamo visto più volte che il gioco è fondamentale per i cani: molto più di semplice divertimento è una vera e propria scuola di vita, e ha anche un ruolo importante anche nell’educazione.

Per i Cani come per i bambini vale il detto ‘imparare giocando’ e introdurre il gioco nelle sessioni di lavoro aiuta l’apprendimento e la motivazione.

Gestire le difficoltà

Molto importante nella educazione del Cane è anche come si gestiscono le difficoltà.

Di fronte al Cane che ha difficoltà ad imparare non si deve pensare (e/o accusarlo) di essere testardo/testone/non volenteroso, se non addirittura cretino; se ha difficoltà è probabile che sia confuso e se è confuso è probabile che la comunicazione non sia chiara, le richieste non siano chiare, o anche che l’umani mandi segnali contraddittori (ad esempio, le comunicazioni verbali e non verbali non sono coerenti).

Di fronte al Cane che ha difficoltà ad imparare invece di prendersela con il Cane bisogna mettersi in discussione, considerare che può essere un giorno no per il Cane o anche per se stessi (e il Cane con la sua straordinaria sensibilità lo percepisce e risponde di conseguenza), cambiare contesto, cambiare rinforzi, cambiare il modo in cui si comunica, etc.

Ogni cane è un individuo, come abbiamo visto prima, che impara a suo modo, per cui l’insegnamento deve essere adeguato a ciascuno.

Sì al dialogo

Si tende a pensare che l’umano chiede (se è ben disposto verso il Cane), se no ordina e comanda, e comunque ci si aspetta che il Cane esegua.

In realtà, come in ogni relazione, anche con il Cane devono esistere comunicazione e dialogo, nei quali il no non solo non è l’unica parola nota e usata ed esclusiva degli umani ma è anche possibile per il Cane.

Nella relazione con il cane, compreso il lavoro di educazione, la possibilità di chiedere e proporre alternative è di entrambi e lo spirito deve essere di cercare sempre una soluzione che soddisfi entrambi.

Il benessere del cane è prioritario

Il benessere del cane deve essere sempre prioritario. il Cane deve sempre sentirsi sereno e sicuro.

Non si devono mai usare forza, violenza (nè fisica nè verbale) nè coercizione, non si deve urlare nè minacciare e, nonostante a volte la tentazione possa essere forte, è importante anche non spazientirsi.

I cani sono estremamente sensibli allo stato d’animo degli umani ed è scientificamente provato che con la negatività non si va da nessuna parte.

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Lauretana

La mamma umana di Oban, autrice di Senti chi Abbaia, ama la montagna, leggere e scrivere, ha un debole per la mozzarella. Pensa che i cani siano creature straordinarie e la vita con loro un'esperienza oltre l'immaginabile che, incredibile ma vero, si scopre nella sua straordinarietà ogni giorno, anche dopo tanti anni con il cane.

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