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I cani preferiscono le donne agli uomini

Mediamente le donne si occupano dei cani molto più degli uomini. E’ un caso o esiste una relazione privilegiata tra le signore e i quadrupedi? Se ne occupa un articolo molto interessante sul sito della International School for Canine Psychology and Behaviour.

E l’argomento di oggi.

Come i cani vedono le donne e gli uomini

L’autrice dell’articolo spiega che in generale i cani non hanno una preferenza per gli uomini o per le donne ma, in particolare i rescue, è comune che siano in difficoltà e mostrino disagio se non addirittura ostilità nei confronti degli uomini, mentre verso le donne hanno atteggiamento e postura più rilassati.

Quando avviene, si tende a supporre che ciò dipenda esclusivamente da esperienze passate o da socializzazione inadeguata (specialmente se la paura è nei confronti di tipi di specifici di uomini, ad esempio con la barba, con il bastone, con il cappello, etc.) ma in realtà la paura nei confronti degli uomini è comune anche tra i cani ansiosi, anche se non hanno una storia di traumi o abusi.

Il diagio nei confronti degli uomini non è esclusivo di chi ha subito maltrattamenti

Se non i traumi, perchè?

Alcune ricerche hanno mostrato che la socializzazione inadeguata o problemi nello sviluppo se anche sono certamente un fattore nella paura che i cani possono sviluppare nei confronti degli uomini non sono l’unico fattore.

Gli studiosi dicono che oltre alla genetica, lo sviluppo, le possibili esperienze e ragioni circostanziali, il modo in cui i cani percepiscono le persone è influenzato da componenti olfattive (e quindi anche ormonali), visive, auditive e istintuali.

Il ruolo degli odori

I cani (come le altre specie) prendono decisioni basandosi su tutti i loro sensi ma, spiegano gli studiosi, visto che l’olfatto è il loro senso principale, le informazioni portate dagli odori possono prevalere sulle altre.

In altre parole, la centralità dell’olfatto nella vita cognitiva dei cani è tale che si ritiene serva anche per modulare i loro comportamenti nei confronti delle persone che incontrano. Ciò è possibile perchè nel loro cervello le informazioni contenute negli odori che le persone emanano possono prevalere sugli altri segnali che gli umani inviano. Una conferma viene da alcuni ricercatori che hanno osservato che a fronte di un uomo e di una donna che si comportavano esattamente nello stesso modo (seduti immobili su una sedia con gli occhi chiusi), i cani erano significativamente più sospettosi degli uomini.

Indipendentemente da comportamento, postura, e vocalizzazioni ed altri segnali come gesti ed espressioni, gli umani rilasciano informazioni importanti sul loro stato d’animo, salute, genere, ambiente, emozioni tramite gli odori corporei, odori che i cani recepiscono e a cui (re)agiscono, sia consapevolmente sia no. Ad esempio, è stato provato scientificamente che quando i cani sentendo l’odore di umani che conoscono nel loro cervello si attiva il centro della gratificazione.

Perchè gli odori sono speciali

Gli animali sociali (come sono, tra gli altri i cani e gli umani) possono modificare i loro comportamenti per cercare di nascondere il loro stato emotivo, cosa che permette di ingannare gli altri sulle loro reali intenzioni. Con gli odori non è possibile, sono inequivocabili perchè chi li emette non li controlla.

Gli studiosi dicono anche che gli stati emotivi trasmessi dagli odori sono prevalentemente negativi (ad esempio ansia, paura, tensione, aggressività) cosa molto vantaggiosa da un punto di vista evolutivo e della sopravvivenza per chi come i cani ha un cervello capace di concentrarsi sui segnali olfattivi ignorando altre informazioni conflittuali che può ricevere (permette di anticipare minacce potenziali indipendentemente dal comportamento di chi si sta avvicinando).

E’ stato infatti osservato che è più probabile che i cani si affidino più alle informazioni che ricevono dagli odori che ad altre quando si trovano in situazioni ambigue o di fronte a persone che non conoscono.

Degli uomini e i loro odori

Una caratteristica degli uomini che influisce sulla percezione che i cani hanno di loro, e quindi sulla paura che possono avere, è la forza dei loro odori, maggiore rispetto a quelli delle donne.

Come abbiamo visto prima, gli stati emotivi trasmessi dagli odori sono prevalentemente negativi; i segnali chimici che gli uomini producono quando sono stressati, impauriti o aggressivi sono molto più forti di quelli prodotti dalle donne e anche quando sono rilassati il loro sudore e le altre secrezioni corporee contengono concentrazioni molto più alte delle sostanze che trasmettono emozioni negative e gli uomini hanno anche una concentrazione molto maggiore di testosterone, ormone associato a maggiore aggressività sia nell’individuo sia in chi gli è vicino. I cani se ne accorgono e non ne sono indifferenti.

In altre parole, rispetto alle donne gli uomini hanno odori più forti, rilasciano più segnali di emozioni negative e hanno maggiore testosterone in circolo, e gli studiosi ipotizzano sia un motivo per cui i cani in generale sono più diffidenti e reattivi nei confronti degli uomini che delle donne e maggiormente i cani ansiosi, ancora più proni a valutare chi hanno di fronte in base agli odori che ad altri segnali circostanziali.

Gli scienziati hanno scoperto che i cani preferiscono l’odore delle donne

Diversa risposta allo stress

Gli studiosi ci dicono che oltre alla diversa potenza degli odori che rilasciano e alla diversa concentrazione delle sostanze chimiche che contengono, gli uomini e le donne differiscono anche nel modo in cui reagiscono allo stress, loro e degli altri.

Quando i livelli di cortisolo aumentano (lo stress causa un aumento nei livelli di cortisolo) le donne tendono ad adottare comportamenti pacificatori e di accudimento che le porta a ridurre i rischi tramite la pacificazione mentre gli uomini reagiscono o dirigendosi verso o scappando dall’agente stressante e la loro azione è parzialmente mediata dal testosterore, ormone che promuove l’aggressività e abbassa i controlli inibitori. I ricercatori notano che, considerato che i cani risentono dello stato d’animo degli umani, non è sorprendente che rispondano meglio all’atteggiamento calmo, rassicurante e non reattivo delle donne rispetto a quello degli uomini.

Le interazioni tra cane e umano producono lo stesso aumento nel livello di ossitocina generato dalla relazione madre-figlio

Il ruolo dell’ossitocina

I ricercatori ci dicono che una delle componenti più straordinarie della domesticazione dei cani e della coevoluzione con gli umani è il fenomeno per cui le interazioni tra cane e umano producono lo stesso aumento nel livello di ossitocina generato dalla relazione madre-figlio.

Già pochi secondi dopo l’inizio della interazione – accarezzare il cane o anche solo uno scambio prolungato di sguardi – i livelli di ossitocina si alzano nei cani e nei loro proprietari e, come avviene per gli umani, anche i cani provano lo stesso boost nell’umore, ottimismo, riduzione dello stress, lealtà e benefici sulla salute dati dagli effetti dell’ossitocina.

In modo un po’ grossolano si può dire che è stato rilevato che l’ossitocina è femmina, nel senso che le donne sembrano usarla e beneficiarne più degli uomini, e questo emerge anche nelle interazioni con i cani: è stato osservato che nelle donne i livelli di ossitocina aumentano in modo significativo quando interagiscono con il cane mentre negli uomini non avviene lo stesso e i cani ricambiano.

Gli studiosi ritengono che i loro livelli di ossitocina si alzano di più quando interagiscono con le donne che con gli uomini, cosa che spiegherebbe la preferenza per le donne e il legame più forte che sviluppano con loro.

Uomini e donne interagiscono in modo diverso con i cani e questo influenza come i cani li percepiscono

La posizione da cui si approccia il cane

Abbiamo visto che i ricercatori ritengono che gli odori degli umani e la capacità olfattiva dei cani spiegano perchè i cani sono più a loro agio con le donne che con gli uomini.

C’è altro: anche il diverso modo in cui gli uomini e le donne tendono ad interagire con i cani influisce sulla percezione che di loro hanno i cani.

Gli uomini hanno mediamente un aspetto più grosso e potente, una voce più profonda e un tono più basso delle donne per cui appaiono più impressionanti e preoccupanti ai cani ansiosi.

Anche la posizione da cui gli uomini e le donne approcciano il cane è diversa. Gli uomini tendono a sovrastare i cani e la posizione che assumono quando piegano il torso può apparire di tensione e generare quindi reazioni difensive nei quadrupedi. La maggior parte dei cani ansiosi preferisce essere toccato dal basso, sul torso o sul petto e i ricercatori ritengono preferiscano essere approcciati da qualcuno che è seduto o accucciato per terra e quindi al loro livello, come tendono a fare le donne.

Voce e parole

Un altro elemento che differenzia uomini e donne nella percezione dei cani sono il tono della voce e il modo in cui gli uni e le altre parlano.

E’ stato osservato che le donne iniziano a parlare con il cane appena lo vedono e continuano a parlare anche dopo essersi avvicinate; gli uomini invece tendono ad avvicinarsi senza parlare e anche dopo essersi avvicinati parlano di meno. Visto che una persona sconosciuta che si avvicina silenziosamente è vissuta come molto più sinistra e minacciosa di una persona che, pur essendo egualmente sconosciuta, si avvicina chiacchierando in modo gentile, i ricercatori ritengono che questa diversità possa spiegare almeno in parte perchè i cani ansiosi reagiscono con aggressività o comportamenti evasivi nei confronti di uomini sconosciuti ma non delle donne.

In generale è stato osservato che i cani rispondono di più e meglio a chi si rivolge loro in modo gentile e delicato e anche su questo fronte uomini e donne si differenziano. Le donne tendono ad usare con i cani il linguaggio che si usa con i bambini, che ha una funzione critica per la loro socializzazione e il loro sviluppo oltre ad avere un effetto calmante, e si ipotizza abbia la stessa funzione per i cani. Gli uomini tendono invece a parlare di meno, più sporadicamente, inaspettatamente e con un tono più basso, cosa che li renderebbe meno rassicuranti per i cani. Visto questo, è stato notato che gli uomini che parlano ai cani in modo gentile e delicato sono efficaci quanto le donne nell’avvicinarsi a loro senza stressarli.

La sensibilità

I ricercatori ci dicono che un altro elemento che può rendere le donne preferibili per i cani è che rispetto agli uomini sono tendenzialmente più sensibili e più brave ad interpretare i segnali sociali non verbali, e questo si traduce in una migliore capacità di capire come si sente il cane e se è sicuro o no interagire con lui/lei.

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Lauretana

La mamma umana di Oban, autrice di Senti chi Abbaia, ama la montagna, leggere e scrivere, ha un debole per la mozzarella. Pensa che i cani siano creature straordinarie e la vita con loro un'esperienza oltre l'immaginabile che, incredibile ma vero, si scopre nella sua straordinarietà ogni giorno, anche dopo tanti anni con il cane.

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