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Amare i cani per chi sono

Amare i cani per chi sono. Una frase all’apparenza tanto banale da essere insignificante che però cela questioni fondamentali dei cani e della nostra relazione con loro.

Vediamo.

Amare per chi sono. Il primo punto da cui partiamo. I cani sono chi, non cosa. I cani sono esseri viventi, senzienti, ricchi di emozioni, sentimenti e stati d’animo, con carattere e personalità, gusti e desideri, paure e preoccupazioni, ognuno un individuo a se. Prendere un cane vuol dire accogliere nella propria vita un essere che sente (in questo caso inteso emotivamente), che valuta, che decide, che soffre, che si interroga, che si appassiona, che ama. Un chi non un cosa.

Detto questo, chi sono i cani? I cani sono esseri di una altra specie che migliaia di anni fa hanno deciso di associarsi agli umani e la cui vicinanza con gli umani è straordinaria (tanto che si parla addirittura di coevoluzione tra cani e umani) e non ha pari tra gli altri animali. I cani hanno una posizione molto particolare e difficile nel mondo. Sono così vicini agli umani che è molto comune pensare a loro in termini umani ma non sono umani (sono umanizzati, che è un’altra cosa). Hanno la loro natura animale, la loro etologia, la loro comunicazione (ne abbiamo trattato tra gli altri qui e qui), il loro codice di comportamento, le loro esigenze date dalla loro essere cane, di quella razza o mix di e dall’essere quell’individuo cane.

La vicinanza agli umani paga ma costa anche molto cara. I cani, intesi come pets, dipendono totalmente dagli umani, tutta la loro vita è nelle mani e nella buona, o cattiva, volontà degli umani. Senza i bipedi non possono nemmeno bere se hanno sete. Immaginiamo cosa vuol dire avere carattere, personalità, sentimenti, emozioni, stati d’animo, desideri, gusti, paure, esigenze fisiche, mentali ed emotive, e vivere nel mondo di quelli da cui sei totalmente dipendente, che sono di un’altra specie, ti considerano un essere inferiore e per cui è utile sostenere che sei un antagonista da annullare. Difficilissimo.

Ecco perchè amare i cani per chi sono è tanto importante. Bisogna sapere chi sono i cani e bisogna amarli per chi sono perchè solo così si può offrire loro una vita che vale la pena essere vissuta.

E con questo passiamo all’altro tema cruciale connesso all’amare i cani per chi sono: rispettarli.

Vuol dire prepararli alla vita ed educarli, ma rispettando la loro natura di cani, la loro predisposizione genetica, il loro carattere, la loro personalità, la loro individualità e le loro esigenze. Rispettare i cani non vuol dire lasciare che facciano tutto quello che vogliono e non usare il no, come tanti vogliono strumentalmente far credere. No. Vuol dire da un lato far vivere loro vite adeguate in cui la loro natura canina si può esprimere e le loro esigenze sono soddisfatte e dall’altro vuol dire approcciarsi al cane con l’intenzione di educarlo/rieducarlo ma non di annichilirlo. Amare i cani per chi sono richiede rispetto, dedizione e impegno ed è incompatibile con l’uso dei metodi coercitivi che violano la natura stessa dei cani e provocano loro danni anche irrecuperabili.

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Lauretana

La mamma umana di Oban, autrice di Senti chi Abbaia, ama la montagna, leggere e scrivere, ha un debole per la mozzarella. Pensa che i cani siano creature straordinarie e la vita con loro un'esperienza oltre l'immaginabile che, incredibile ma vero, si scopre nella sua straordinarietà ogni giorno, anche dopo tanti anni con il cane.

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