Home Vita con il Cane 12 falsi miti sui cani smontati uno a uno

12 falsi miti sui cani smontati uno a uno

Quando scodinzolano vuol dire che sono contenti

Per i cani la coda è uno strumento di comunicazione e la muovono (scondinzolano) per diversi motivi, essere contenti è uno dei motivi ma non è il solo. I cani scondinzolano anche quando sono stressati, arrabbiati, infastiditi, agitati. A diverse emozioni e stati d’animo corrispondono diversi modi di scondinzolare.

Il cane tira al guinzaglio perchè è dominante e vuole comandare

I cani non tirano al guinzaglio perchè sono dominanti e perchè vogliono comandare. Tirano al guinzaglio perchè sono emozionati ed eccitati e vogliono arrivare il prima possibile e hanno imparato che tirare funziona, oppure hanno paura (possono avere paura anche di chi li accompagna) e tirano per cercare di allontanarsi.

‘Per insegnare il cane a non tirare serve il collare a strozzo e bisogna fargli capire chi comanda’

Punire non serve a nulla, aggiunge ansia e stress ad uno stato d’animo già eccitato e strattonare porta il cane a tirare ancora di più oltre a rischiare di fargli male, anche in modo serio. I collari a strozzo provocano dolore al cane e sono pericolosi per il collo, la testa, la tiroide e la colonna vertebrale e non vanno usati. Per portare il cane a non tirare al guinzaglio bisogna lavorare sull’emozione e sullo stato d’animo che lo spingono a tirare, non si deve nè punire il comportamento nè strattonare.

Per avere il cane serve il giardino o almeno la casa grande

Tra i bisogni fondamentali dei cani ci sono stare vicino ai loro umani, essere stimolati e fare attività adeguate alla loro natura, ai loro gusti e alla loro età. Un giardino o una casa grande non servono ai cani per stare bene. Lo spazio di cui hanno veramente bisogno è ben altro e non è fisico.

Devi sottomettere il cane se no ti domina

La teoria della dominanza, del cane alpha, dell’umano che deve sottomettere ed essere il capobranco se no viene dominato è vecchia e superata, e scientificamente confutata. I cani non vogliono dominare nessuno e il ruolo degli umani non deve essere di tiranno che domina con la violenza sudditi che vogliono prendere il suo posto, ma di genitore responsabile che conosce, rispetta, guida, educa e protegge. Perchè viene aggredito il ‘metodo gentile’ da quegli addestratori ancorati al passato che ancora usano metodi che si basano sull’idea di dominanza e di capobranco? Perchè abusare di un essere totalmente dipentemente da te è facile, lo può fare chiunque, è come puntare una pistola alla testa. Capire, conoscere, guidare, convincere, adattarsi, conquistare fiducia e stima è difficile  

‘I cani sono bambini’/’Trattare i cani come umani è demenziale’

Le dichiarazioni che fanno il titolo a questo punto, opposte ed entrambe sbagliate, confermano involontariamente come sono complessi e speciali i cani. La questione è questa, i cani non sono umani ma sono umanizzati. E’ un dato di fatto e praticamente ogni giorno esce una ricerca scientifica che rivela nuovi aspetti della vicinanza dei cani agli umani.

La straordinarietà dei cani è che sono animali con la loro natura animale ma allo stesso tempo hanno tantissimo in comune con gli umani – ad es. hanno tanti sentimenti, hanno stati d’animo, hanno emozioni, hanno bisogno di sentirsi realizzati, hanno bisogno di sentirsi bravi, si annoiano, soffrono a stare da soli, sono tutti diversi uno dall’altro, provano amore, hanno la teoria della mente, stabiliscono con i loro umani un legame comparabile a quello dei figli con i genitori, risconoscono gli umani dal viso, etc. etc. etc.

Vuol dire che sono bambini? No. Vuol dire devono essere trattati come si trattano i bambini, o le persone in generale. Nel senso che bisogna conoscere  la natura dei cani e le loro esigenze, di specie ed individuali (di cui tante in comune con gli umani), e bisogna rispettarle e soddifarle.

Quel cane è pericoloso perchè è di quella razza

Non è corretto categorizzare come pericolosi cani solo perchè appartenenti alla razza X piuttosto che alla razza Y. Esistono cani pericolosi ma ciò che li rende tali più dell’appartenza ad una razza sono le caratteristiche individuali, la storia personale, le situazioni, le circostanze, la mancata e/o errata socializzazione, lo stile di vita inadatto, la cattiva gestione e la mancanza di educazione.

I cani anziani non imparano nulla

I cani anziani imparano cose nuove tanto quanto i giovani, ci mettono solo un po’ più di tempo. Rispetto ai giovani, gli anziani hanno una maggiore capacità di ragionamento logico e sono più bravi a risolvere problemi e non hanno meno memoria. Non solo, ai cani anziani piace avere una vita attiva ed è responsabilità dei proprietari assicurare ai loro pelosi nella terza età gli stimoli e il divertimento adeguati e compatibili con il loro stato di salute.

Un anno di un cane equivale a 7 anni umani

Uno dei grandi miti sui cani dei cani è che un loro anno equivale a 7 anni umani. Non è così. Gli studi su come calcolare l’età dei cani sono in continua evoluzione. Nelle diversità, un elemento li accomuna: nei primi anni di vita i cani invecchiano molto più degli umani e da un certo momento in poi quell’invecchiamento rallenta in modo anche significativo per cui si ritiene che i cani passino gran parte della loro vita in uno stato prolungato di maturità. Oltre all’età cronologica, sull’invecchiamento pesa l’età biologica, dato dallo stato di salute fisica e mentale.

Il naso umido vuol dire che il cane sta bene

Il naso umido non vuol dire che il cane è in buona salute. Vuol dire solo che non è disidratato.

I cani mangiano l’erba perchè stanno male

Che i cani mangino l’erba perchè stanno male è un mito. In realtà non è scientificamente provato perchè i cani mangiano l’erba. Osservazioni empiriche rivelano che alcuni mangiano l’erba perchè stanno poco bene, altri stanno poco bene dopo averla mangiata, e altri ancora la mangiano perchè ne apprezzano il sapore. Inoltre, non tutti i cani mangiano lo stesso tipo di erba.

Per fare felice un cane si deve farlo giocare con la pallina

Un altro grande mito è che ai cani basta una pallina per essere felici. In realtà no. I cani sono complessi, articolati e intelligenti e hanno bisogno di molto di più. Il gioco con la pallina è un momento di attività fisica e divertimento, ma per rendere felice un cane ci vuole molto di più.

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Lauretana

La mamma umana di Oban, autrice di Senti chi Abbaia, ama la montagna, leggere e scrivere, ha un debole per la mozzarella. Pensa che i cani siano creature straordinarie e la vita con loro un'esperienza oltre l'immaginabile che, incredibile ma vero, si scopre nella sua straordinarietà ogni giorno, anche dopo tanti anni con il cane.

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