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10 cose da non fare con i cani

#1. Lasciarli troppo da soli

Gli umani escono e il cane rimane da solo a casa. Posto che i cani devono sapere stare da soli a casa, non bisogna abusare della loro disponibilità. I cani sono creature sociali che soffrono la solitudine, hanno il senso del tempo per cui sentono se rimangono soli tanto tempo; non solo, per stare bene hanno bisogno di uscire, di giocare, di essere impegnati e stimolati fisicamente e mentalmente. Lasciarli soli per ore e ore è una forma di maltrattamento.

#2. Pensare e vivere secondo il motto ‘I cani sono cani

Ci sono ancora proprietari che gestiscono i loro cani e le interazioni con gli altri secondo l’idea che i ‘cani sono cani’.

Il motto si traduce in cani non educati nè controllati, lasciati a loro stessi liberi di comportarsi in ogni modo e quindi, spessissimo, causa di problemi agli altri cani e agli altri proprietari.

Chi dice ‘i cani sono cani’ ignora la ricchezza di queste creature e la complessità delle loro interazioni. Pensano e agiscono secondo il principio che sono cani e se la devono vedere tra di loro [per poi essere prontissimi a gridare, intervenire e minacciare quando è il loro cane a essere messo sotto da un altro. Ma questa è un’altra storia]. E’ sbagliato. I cani dipendono in tutto e per tutto dagli umani e il loro benessere psico-fisico, oltre che la civile convivenza con gli altri cani e gli altri umani, richiede che siano controllati e che si comportino in modo educato.

#3. Non tutelarli

Legato al punto #2. Per essere sereni i cani hanno bisogno di sentirsi sicuri, di sapere che si possono fidare e affidare ai loro umani e responsabilità e dovere dei proprietari è dare loro quella sicurezza. Il che vuol dire, ad esempio, farli sentire difesi quando si incrociano altri cani, rassicurarli su come vanno le cose durante la passeggiata, aiutarli ad affrontare i pericoli (ad esempio camminare su un pavimento sconosciuto), evitare loro situazioni di stress e di ansia (ad esempio, non costringerli a stare con gli altri cani se non lo apprezzano, non portarli in luoghi affollati e rumorosi), intervenire per proteggerli quando si sentono in pericolo etc. etc.. I casi sono tanti quanti i cani, ma tutti con un denominatore comune: i proprietari devono difendere, tutelare e far sentire sicure le loro creature.

#4. Non confortarli

Legato al punto #2. e al #3. Uno dei grandi falsi miti sui cani è che non vanno confortati ad esempio quando hanno paura perchè confortandoli si rafforza il loro sentimento negativo. Esattamente come avviene per gli umani, un cane che ha paura, che è incerto, che deve per forza affrontare una situazione che lo preoccupa, ha bisogno di essere confortato, e beneficerà del sostegno che sente di ricevere dal suo umano. Al contrario, in un cane che ha paura e viene ignorato, aumentano la paura e la insicurezza, e un cane pauroso e insicuro è un cane problematico, in primis perchè perchè se non opta per la fuga, aggredirà per difendersi da tutto ciò che percepisce come un pericolo.

#5. Non conoscerli, non ascoltarli e non rispettarli

Abbiamo visto tante volte che ogni cane è unico, un individuo a sè con il suo carattere e la sua personalità, i suoi gusti e le sue esigenze. Dovere e responsabilità dei proprietari è conoscere la loro creatura, rispettarla e permetterle di vivere in modo compatibile con la sua natura. Motivo per cui scegliere il cane giusto è la precondizione fondamentale per il benessere del cane e per una vita serena insieme. Amare e rispettare i cani vuol dire anche amarne la natura animale, e tutto ciò che essa porta con sè.

#6. Usare la violenza

Usare la violenza, fisica e/o verbale, nei confronti dei cani oltre ad essere disumano e mostruoso, non serve a niente. La violenza non insegna nulla e in più è impossibile prevedere le reazioni che avrà un cane maltrattato e che ha paura.

#7. Non fare l’assicurazione

L’assicurazione per legge non è obbligatoria per tutti i cani ma non farla è un vero errore. A fronte di un costo irrisorio l’assicurazione tutela da eventualità che possono mettere in pericolo il benessere del cane, ad esempio esigenze sanitarie, e dalle conseguenze di situazioni di crisi (ad esempio risse con altri cani, danni a cose e/o persone, etc.). Tutti i cani, dal più piccolo al più gigantesco, possono provocare danni e tutti i cani possono avere bisogno di cure sanitarie straordinarie e l’assicurazione è una garanzia nella gestione delle emergenze. I proprietari devono esserne consapevoli e devono tutelare loro stessi, le loro creature e gli altri.

#8. Non giocare insieme

Tra i doveri dei proprietari di cane c’è giocare (volentieri) con la propria creatura. Il gioco è fondamentale per i cani, molto più di solo divertimento, ed è uno dei modi in cui si sviluppa a si rafforza la relazione tra il cane e i suoi umani.  Giocare insieme è importantissimo.

#9. Scegliere il cane in base all’aspetto fisico

Uno degli errori più clamorosi e diffusi e una delle cause principali degli abbandoni e dei problemi con i cani, è sceglierli in base all’aspetto fisico, senza conoscere la predisposizione di razza e senza andare a conoscerne – con l’aiuto di un educatore cinofilo professionista serio e preparato – il carattere e la personalità. I cani sono animali, hanno loro comportamenti da animali e loro esigenze speficiche, amarli e rispettarli vuol dire anche soddisfare le loro esigenze, cosa che già di per sè non è necessariamente facilissima perchè richiede apertura mentale, disponibilità a venirsi incontro e a fare compromessi, a volte scomodità. Quando le esigenze sono di partenza incompatibili, i presupposti per il disastro ci sono tutti.

#10. Giudicarli

Una dei comportamenti più frequenti è giudicare i cani: quello ringhia, vuol dire che è cattivo; quello insegue, vuol dire che è pericoloso; quello difende, vuol dire che deve essere rinchiuso; quello è bianco, vuol dire che è buono; quello è piccolo, è sicuramente innocuo; quello è nero, è pericoloso, e via così di scemenza in scemenza. I motivi per cui bisogna giudicarli sono fondamentalmente due: A. E’ inutile; B. Le apparenze ingannano: il codice di condotta dei cani e il loro modo di comunicare sono canini e quello che agli occhi umani appare come qualcosa nel mondo dei cani è facilmente tutt’altro (per qualche esempio, vedere qui). Se e quando un cane ha comportamenti difficili, la responsabilità è solo ed esclusivamente dei suoi umani.

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Lauretana

La mamma umana di Oban, autrice di Senti chi Abbaia, ama la montagna, leggere e scrivere, ha un debole per la mozzarella. Pensa che i cani siano creature straordinarie e la vita con loro un'esperienza oltre l'immaginabile che, incredibile ma vero, si scopre nella sua straordinarietà ogni giorno, anche dopo tanti anni con il cane.

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