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Vedere la vita dal punto di vista dei cani

Il cane vede un altro cane e diventa una iena feroce. Il cane viene trattenuto dal litigare con un altro cane e si rivolta come una belva. Il cane abbaia continuamente. Il cane azzanna le galline del vicino. Il cane azzanna i polpacci di chiunque entra in casa. Etc. etc etc etc.

Tante manifestazioni, una sola conclusione: il cane si comporta male.

E se non fosse così? Se fosse solo che il cane si comporta da cane e reagisce secondo la sua natura alle situazioni in cui lo mettiamo?

Un proverbio dice ‘Prima di criticare qualcuno, cammina per un miglio nelle sue scarpe‘.

Proviamo quindi a indossare le ipotetiche scarpe del cane e camminare un po’.

Ironicamente, la prima cosa che scopriamo è che [su_highlight]i cani sono come noi [/su_highlight]– hanno il loro carattere, la loro personalità, i loro gusti, le loro paure, le loro fisime, le cose che amano e le cose che odiano, le loro simpatie e le loro antipatie, i loro stati d’animo – e [su_highlight]come noi reagiscono alle situazioni in cui si trovano.[/su_highlight]

Trattandosi di umani e di animali, seppure tanto vicini, non è tutto uguale e infatti ci sono almeno due differenze fondamentali tra noi e i cani:

Loro non possono fare nulla per cercare di vivere nel modo a loro più congeniale. Dipendono totalmente da noi.

Le regole di convivenza (le leggi) degli umani e quelle dei cani sono molto diverse, e noi forziamo le nostre su di loro. Un esempio su tutti: un umano che uccide il vicino perchè è entrato nel suo giardino è un criminale, il cane che uccide chi entra nel suo giardino (= lo spazio che deve difendere) non sta violando nessuna legge canina, e non perchè loro non abbiano regole di comportamento, le hanno e sono anche molto rigorose, ed è giudicato secondo la legge umana.

Riassumendo: i cani sono esseri viventi ricchi di sentimenti, ancora dotati dei loro strumenti ancestrali (basti pensare a quello che potrebbero fare e normalmente non fanno con i denti di cui sono dotati), totalmente dipendenti da altri diversi da loro (gli umani) e costretti a vivere in modi e secondo regole di altri, in molti casi per loro innaturali.

Cambiata la prospettiva e visto il mondo dal loro punto di vista, è impossibile continuare a vederli nello stesso modo e la nuova visione impone che li trattiamo in modo diverso.

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Lauretana

La mamma umana di Oban, autrice di Senti chi Abbaia, ama la montagna, leggere e scrivere, ha un debole per la mozzarella. Pensa che i cani siano creature straordinarie e la vita con loro un'esperienza oltre l'immaginabile che, incredibile ma vero, si scopre nella sua straordinarietà ogni giorno, anche dopo tanti anni con il cane.

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