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Cani: attenzione alle cose che si sentono ai giardini

Per i proprietari di cane, una fonte di informazione sui quadrupedi sono gli altri proprietari che incontrano al parco che, particolarmente nei confronti di chi è al suo primo cane, tendono ad essere prodighi di consigli e saggezze. Come non fidarsi? In fin dei conti chi parla o ha avuto cani tutta la vita o comunque ce l’ha da anni.

Il problema è che tantissimo di quello che si sa sui cani sono convinzioni errate che si tramandano da anni e anni e che sono state, e continuano ad esserlo (le ricerche sui cani sono in continua evoluzione), confutate da etologi, psicologi, teorici dell’evoluzione, veterinari, comportamentalisti, educatori cinofili, biologi, etc. etc. Tante cose sui cani sono ignorate, altrettante sono rifiutate – la realtà dei cani è scomoda per molti umani – ma alla fine, indipendentemente dal motivo, quello che conta è che molto, moltissimo, di quello che si sente su di loro ‘al parchetto’ è sbagliato.

Vediamo alcune delle cose che si sentono più comunemente:

I cani sono cani, se la gestiscono tra loro

Non c’è dubbio che i cani sono cani ma non è vero che se la devono gestire tra di loro. Quando una situazione è stressante, ad esempio cane si comporta da bullo, l’atmosfera è tesa, le interazioni sono potenzialmente aggressive o vicino a diventarle, è opportuno che gli umani intervengano per evitare l’escalation. Non si grida, non si sbraita, non si ci si agita, semplicemente, in modo tranquillo e pacato, si richiamano e ci si allontana, ognuno per la sua strada. Lasciare che se la vedano tra di loro è una pessima regola che non fa bene ai cani nè alla relazione umano-canina e ha un potenziale di rischio importante.

Fa così perchè è dominante

Definire i cani e i loro comportamenti in termini di dominanza e sottomissione è anacronistico e semplicistico. Ignora la complicata realtà dei cani e dei loro comportamenti. Non solo, dominanza e sottomissione sono la base ideologica di chi usa metodi e strumenti coercitivi che sono scientificamente provati essere negativi per i cani e per la relazione umano-canina. Di fronte a chi sentenzia che un cane si comporta in un modo piuttosto che in un altro ‘perchè è dominante’ l’unica cosa da fare è tenersi ben lontani.

‘Ringhia, vuol dire che è aggressivo/a’

Per noi umani il ringhio è brutto e lo associamo automaticamente ad aggressività e cattiveria del cane. In realtà il ringhio è una forma di comunicazione usata come avvertimento, segnala che la situazione disturba, e se non cambia il cane può agire. In quanto tale è da apprezzare ed è sbagliato definire aggressivo o cattivo il cane che ringhia. Il ringhio è anche usato nel gioco e in quel contesto ha una funziona ovviamente diversa.

Il cane che non sta bene con gli altri è cattivo

Una idea molto diffusa tra i proprietari frequentatori di giardini è che i cani debbano e vogliano stare sempre con altri cani e chi non apprezza la compagnia degli altri cani è cattivo, o comunque ha qualcosa che non va. Non è così. I cani adulti sono molto simili agli umani anche in questo, non si piacciono tutti tra di loro e non hanno nè bisogno nè voglia di stare sempre con gli altri cani. Chi manifesta apertamente il suo disagio è giudicato cattivo e aggressivo, gli altri sono considerati bravi e buoni, anche se magari soffrono o vorrebbero fare una strage di chi sta loro intorno per quanto sono infastiditi. E’ utile ricordare che non accorgersi che il proprio cane è a disagio con gli altri cani, non vuol dire che sia contento della compagnia o stia bene.

Quel cane è problematico perchè lo tengono al guinzaglio, dovrebbero scioglierlo

La libertà è indubbiamente meravigliosa e i cani hanno bisogno di esplorare il mondo senza il vincolo del guinzaglio. Detto questo, c’è posto e posto, c’è condizione e condizione e c’è cane e cane ed essere lasciati da soli (= sciolti) ad affrontare la vita di parco non è lo stesso che esplorare il mondo in libertà e, a differenza di quello che sostengono in tanti, è ragione di difficoltà per tanti cani, molti più di quelli che si immagina. Il guinzaglio gestito correttamente permette ai cani di godere degli stimoli fisici e mentali delle uscite dando loro la sicurezza di cui hanno bisogno per affrontare il mondo.

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Lauretana

La mamma umana di Oban, autrice di Senti chi Abbaia, ama la montagna, leggere e scrivere, ha un debole per la mozzarella. Pensa che i cani siano creature straordinarie e la vita con loro un'esperienza oltre l'immaginabile che, incredibile ma vero, si scopre nella sua straordinarietà ogni giorno, anche dopo tanti anni con il cane.

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