Home Il Benessere dei Cani Come il dolore influenza il comportamento dei cani

Come il dolore influenza il comportamento dei cani

Vivere con il cane è una esperienza straordinaria (ne abbiamo parlato, tra gli altri, qui) che trasforma e arricchisce la vita degli umani in modi inimmaginabili e unici per ogni binomio cane-umano.

Detto questo, vivere con il cane e trattarlo/a bene è molto impegnativo (in tanti casi, nonostante le apparenze) perchè i cani sono veramente complessi, molto più e diversamente da quello che si pensa (ne abbiamo parlato, tra gli altri, qui).

Uno dei fondamentali del perchè i cani sono tanto complessi è che con loro, molto più che con gli umani, le apparenze ingannano.

L’argomento di oggi si inserisce in questo contesto: tante manifestazioni comportamentali problematiche sono in realtà dovute a problemi di salute.

Vediamo.

Un caso è l’iperattività. Cani che corrono e saltano, additittura iperattivi nel loro muoversi, che in realtà soffrono di malessere fisico, hanno dolore, facilmente dolore cronico di tipo muscolo-scheletrico.

Per i proprietari che li vivono è una questione difficile da riconoscere e men che mai da accettare. L’animale corre e salta come un indemoniato, vuol dire che sta bene. Se stesse male non lo farebbe, no? In realtà non è così semplice.

Ne scrive l’educatrice Sindhoor Pangal su The Bark.

Il fatto è che l’attività/iperattività non solo è compatibile con il dolore ma può essere il risultato del dolore.

Il motivo è semplice, spiega la Pangal. Il dolore, particolarmente quando è cronico, aumenta il livello dell’adrenalina e del cortisolo. L’adrenalina, tra le altre sue proprietà, ha quella di contribuire a sentire meno il dolore per cui può causare dipendenza nel cane che soffre, spingendolo a ripetere, anche in modo estremo, quei comportamenti che lo anestetizzano dando così via a un circolo tipo quello che segue:

> Il cane soffre di dolore muscolo-scheletrico, ad esempio per artrosi

> L’attività fisica aumenta i livelli di adrenalina e cortisolo

> Adrenalina e cortisolo anestetizzano dal dolore

> Il cane si impegna in modo esagerato per mantenere alti i livelli di cortisolo e adrenalina e coprire il dolore e diventa iperattivo.

> L’iperattivismo non solo spesso è sintomatico di problemi fisici ma ne è anche la causa visto che quello che fa un cane iperattivo è pesante per la schiena, le zampe e le articolazioni per cui il suo muoversi ne aggrava le condizioni fisiche.

Un sospetto che un comportamento del cane possa nascondere dolore fisico può nascere se il quadrupede, portato fuori come si deve e quindi messo in condizioni di farlo (ne abbiamo parlato qui), non si ferma ad odorare.

Abbiamo visto che l’olfatto dei cani è un prodigio sensoriale, lo strumento principale attraverso cui conoscono il mondo e si informano sugli avvenimenti dell’ambiente in cui si muovono. Odorare durante le camminate è una attività altamente impegnativa mentalmente, che li calma e li appaga, oltre a stancarli (è una fonte di stanchezza positiva per i cani). Un cane che non si ferma a odorare ha un comportamento anomalo e una ragione di tale comportamento può essere il dolore fisico di cui soffre.

Di fronte a un cane iperattivo che non usa l’olfatto è quindi opportuno rivolgersi al veterinario per valutare che non ci siano problemi di salute sottostanti.

Il dolore derivante da disordini muscolo-scheletrici non sono i soli che causano problemi comportamentali nei cani. La Pangal ne elenca altri.

Ad esempio, la reattività legata al cibo. A volte dipende da traumi o possessività o altre questioni, ma tante volte dipende da problemi di salute.

Oltre a problemi al collo, alle ginocchia, alle zampe, alla schiena, o alle anche che possono rendere doloroso piegarsi e quindi generare ansia in presenza del cibo, ci sono tante altre ragioni mediche che possono spiegare reattività.

Ad esempio, pancreatite, insufficienza pancreatica, sindrome dell’intestino irritabile, colite, oppure osso ioide (è l’osso che sostiene la base della lingua, della faringe e della laringe) fratturato.

Da notare che è stato scientificamente provato che esiste una relazione tra strattonamento e rottura dell’osso ioide e quest’ultimo è molto raramente osservato per cui il cane ne può soffrire e nessuno se ne accorge, men che mai gli umani che hanno causato il danno.

Un altro problema di salute che spiega tanti comportamenti reattivi dei cani è l’ipotiroidismo, oppure ancora problemi alla vista, allergie alimentari, alimentazione sbagliata, malattie autoimmuni, problemi di udito, e tantissimi altri.

Concludendo, nei cani esiste una relazione dimostrata tra problemi comportamentali e problemi di salute, motivo per cui a fronte di comportamenti più o meno difficili è opportuno fare un approfondito controllo medico così da scoprire eventuali patologie e gestire la situazione nella sua completezza e complessità.

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Lauretana

La mamma umana di Oban, autrice di Senti chi Abbaia, ama la montagna, leggere e scrivere, ha un debole per la mozzarella. Pensa che i cani siano creature straordinarie e la vita con loro un'esperienza oltre l'immaginabile che, incredibile ma vero, si scopre nella sua straordinarietà ogni giorno, anche dopo tanti anni con il cane.

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