Home Vita con il Cane Il naso dei cani: un prodigio sensoriale

Il naso dei cani: un prodigio sensoriale

Il naso è un organo incredibile e prodigioso dei cani.

Iniziamo dicendo che la ‘stampa’ del naso è unica per ciascuno, in altre parole è l’equivalente canino delle impronte digitali e si potrebbe usare per identificare ciascun cane. Fantastico, eh?!

I cani hanno centinaia di milioni di recettori olfattivi anche se il numero varia in modo importante a seconda delle razze. I bassotti, ad esempio, che sono quelli che he hanno di meno ne hanno circa 125 milioni, i beagle e i pastori tedeschi che sono nel mezzo ne hanno circa 225 milioni e i Bloodhound che sono i più ricchi, ne hanno circa 300 milioni. Per fare un paragone, gli umani ne hanno tra i 5 e i 10 milioni, poco più del 2% di quanti ne hanno i cani. Oltre al numero nettamente superiore, i cani hanno anche più tipi di cellule olfattive, la parte del loro cervello dedicata all’olfatto è 40 volte superiore a quella dell’uomo e secondo alcuni studiosi circa il 30% del cervello canino è dedicato al lavoro di analisi ed interpretazione degli odori.

Il naso dei cani funziona anche in modo molto più sofisticato di quello umano: le narici si muovo indipendentemente e permttono loro di identificare da dove viene l’odore; mentre annusano, le narici tremano così che l’aria che è già nel naso si spinge verso l’interno e non blocca gli odori nuovi che stanno arrivando. Quando il cane espira, l’aria esce dalle fessure ai lati del naso e il mulinello d’aria che si forma per via dell’espirazione aiuta altri odori ad entrare nel naso.

E qui un altro processo fantastico: i cani quando odorano secernono un leggerissimo strato di muco che permette di assorbire meglio di odori e che, una volta leccato, permette loro di testarli con la bocca.

I cani riescono a sentire a grandi profondità e anche cose minuscole a distanza di tempo – ad esempio, un cane può riconoscere una impronta vecchia di una settimana!  Il naso è un organo fondamentale per i quadrupedi, lo strumento attraverso cui sentono le cose, percepiscono la paura, uno strumento di memoria, di emozioni, di riconoscimento, ad esempio del branco.

Possiamo quindi dire che per i cani l’olfatto è uno strumento centrale e cruciale per conoscere il mondo e come abbiamo visto qualche tempo fa, viste in quest’ottica le decine di fermate ad uscita per analizzare pipì e angoli schifosissimi assumono tutto un altro significato.

Come abbiamo visto in altre occasioni, ci sono tanti giochi-esercizi che si possono fare con il cane e tra questi c’è il lavoro di ricerca con il naso – meglio noto come Nose Work – che oltre a divertirlo, stimolarlo, renderlo più consapevole delle sue capacità e quindi più sicuro di sè, ne sviluppa la perseveranza e aumenta la fiducia nei confronti del suo umano.

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Lauretana

La mamma umana di Oban, autrice di Senti chi Abbaia, ama la montagna, leggere e scrivere, ha un debole per la mozzarella. Pensa che i cani siano creature straordinarie e la vita con loro un'esperienza oltre l'immaginabile che, incredibile ma vero, si scopre nella sua straordinarietà ogni giorno, anche dopo tanti anni con il cane.

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