Home Educazione Cinofila La gestione del cane: cosa vuol dire e a cosa serve

La gestione del cane: cosa vuol dire e a cosa serve

Dal cane ci si aspetta che si comporti ‘bene’ (dove bene vuol dire come vogliono gli umani) e l’onere della performance è nel suo campo: è lui/lei che deve essere ‘bravo e buono‘; se non lo è è un problema e per risolverlo si pensa all”educazione’.

Nella educazione del cane, i proprietari sono protagonisti quanto il cane

Cosa è l’educazione del cane

Per tanti, educazione è sinonimo di addestramento e significa ‘mettere a posto il cane’, conformarlo alla volontà umana. Sono numerosi gli ‘educatori’ e gli addestratori che lo garantiscono non solo possibile ma anche in modo rapido e poco impegnativo (ce ne siamo occupati qui).

Per diversi altri, educazione vuol dire lavorare sul cane, in modo gentile e rispettoso, perchè si comporti nel modo apprezzato dagli umani.

Il vero significato di educazione del cane è molto più sottile: educare vuol dire insegnare competenze e incanalare competenze per rendere il cane capace di condividere piacevolmente la vita con gli umani e vivere serenamente nel mondo umano in cui è inserito, nel rispetto della sua natura e della sua predisposizione, sia genetica sia individuale.

Educare non vuole mai dire forzare il cane a conformarsi alla volontà umana.

Un aspetto centrale della vera educazione (un altro che la differenzia sostanzialmente dal ‘mettere a posto il cane’) è che i proprietari sono protagonisti quanto il cane, hanno un ruolo attivo, sono loro che aiutano il cane ad acquisire competenze e ad incanalare competenze, sono loro che devono mettere il cane in condizione di avere successo, di potersi comportare nel modo più adeguato possibile e riuscire a vivere serenamente nell’ambiente in cui è inserito.

Un ruolo fondamentale perchè ciò possa accadere ha la gestione, che si affianca all’educazione.

Per gestione si intende creare le condizioni per cui il cane può comportarsi nel modo migliore possibile

Cosa è la gestione?

La gestione è un pilastro della vita con il cane e come praticamente tutto ciò che riguarda i cani e il loro mondo è più e diversa da quello che si immagina.

A grandi linee, per gestione si intende mettere il cane in condizione di avere successo = di comportarsi nel modo più adeguato possibile, e di riuscire a vivere serenamente.

La gestione si riferisce sia direttamente al cane sia a ciò che lo riguarda ed è uno dei compiti e delle responsabilità dei proprietari e degli accompagnatori.

Alcuni esempi di gestione

Nella vita quotidiana, la gestione assume diverse forme. Alcuni esempi:

  • Il cane si lancia contro altri cani. Gestione: fare in modo che non si senta caricato della responsabilità di gestire spazio e incontri. Quindi, ad esempio:
    • Con calma e serenità tenersi lontani da cani che non conosce o cani che lo mettono in difficoltà, ad esempio mettendosi dietro una automobile quando passano oppure cambiando strada da lontano, possibilmente prima ancora che si accorga della loro presenza
    • Uscire in orari in cui ci sono meno cani
    • Girare in posti dove ci sono meno cani o comunque ci sono meno probabilità di incontrarne
    • etc.
  • Il cane ha difficoltà con le persone. Gestione: ridurre l’esposizione a chi lo mette in difficoltà
    • Evitare persone che lo fanno sentire a disagio;
    • Non portarlo in ambienti che lo mettono in difficoltà (ad es: posti affollati o rumorosi)
    • Tutelarlo da attenzioni che lo fanno sentire a disagio (= non farlo toccare se non apprezza il contatto fisico)
    • Uscire in orari meno affollati
    • Evitare l’uscita delle scuole
    • etc.
  • Il cane ha istinti naturali che ha bisogno di esercitare, cosa non sempre possibile in forma pura nell’ambiente in cui vive. Gestione: creare per il cane occasioni di sbocco per i suoi comportamenti naturali, ad es:
    • portarlo in posti dove può scavare buche
    • portarlo dove può correre sicuro e libro (cosa ancora più importante se nella vita quotidiana è costretto a restrizioni)
    • fargli fare esercizi di ricerca
    • etc.
  • ll cane salta addosso negativamente a tutti quelli che entrano in casa. Gestione:
    • quando si sa che deve venire qualcuno, evitare che suonino al citofono e al campanello
    • scendere insieme per accogliere gli ospiti, oppure
    • separare con un cancelletto il cane dall’ambiente in cui sono gli ospiti e farlo uscire con calma, con collare ed eventualmente anche il guinzaglio, solo dopo che gli ospiti si sono accomodati.
  • Il cane si lancia e azzanna chiunque incontra. Gestione: usare accessori rispettosi che ne impediscono il comportamento: un guinzaglio e una pettorina che evitino lo slancio e, ovviamente, la museruola.

In conclusione

Compito e responsabilità dei proprietari è far sì che il cane viva in modo sereno e felice nell’ambiente in cui è inserito e ciò richiede certamente educazione ma tanto aiuto viene anche dalla gestione ragionata e consapevole.

Con Sara de Cristofaro, educatore cinofilo e autrice del best-seller Senti chi Abbaia

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Lauretana

La mamma umana di Oban, autrice di Senti chi Abbaia, ama la montagna, leggere e scrivere, ha un debole per la mozzarella. Pensa che i cani siano creature straordinarie e la vita con loro un'esperienza oltre l'immaginabile che, incredibile ma vero, si scopre nella sua straordinarietà ogni giorno, anche dopo tanti anni con il cane.

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