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Cani: un altro no ai metodi coercitivi

I metodi coercitivi sono maltrattamento, non sono efficaci e non devono essere usati.’

Fanatici buonisti gentilisti! I cani sono dominanti, devono essere dominati e sottomessi e i metodi coercitivi funzionano‘ risponde urlando chi li pratica.

C’è chi sbraita e chi si basa sulla scienza e il discorso è sempre lo stesso:  E’ scientificamente provato che la dominanza non è un tratto della personalità dei cani, che i cani rispondono bene al positivo e male al negativo, che per i cani la coercizione è come per gli umani una pistola puntata alla testa e in più la sua efficacia è ben più apparenza che sostanza perchè inibisce e non corregge, limita l’apprendimento, favorisce la aggressività e causa stress a livelli importanti.

Nella sostanza, non ci sono fondamenti, men che mai scientifici, per l’uso di metodi coercitivi.

Ma c’è altro. Sui cani ci sono sempre nuove ricerche e nuove scoperte.

Qualche tempo fa avevamo visto che gli umani sono importantissimi per i cani e che il legame che si forma tra cani e umani è comparabile a quello tra figli e genitori.

In questo contesto si inserisce una delle ultime ricerche in ordine di tempo, condotta da un gruppo di studio guidato dalla Dottoressa Ana Catarina Vieira de Castro della Università di Porto. Ne parla Stanley Coren.

Oggetto dello studio era capire se il modo di trattare i cani influisce sul legame con i proprietari (proprietari di cui, abbiamo visto, i cani hanno bisogno come i bambini hanno bisogno dei genitori).

I ricercatori hanno scoperto che i metodi usati per gestire i cani influiscono sul rapporto che sviluppano con i proprietari.

Nello specifico, i cani trattati con ‘metodi gentili’ sviluppano un attaccamento forte ai loro umani, mentre l’uso dei metodi coercitivi indebolisce la relazione, con i cani gestiti con la coercizione per i quali la presenza dei proprietari è associata a sentimenti ed emozioni negative e al tentativo di evitarli.

Considerato quello che si conosce sulla natura e l’etologia dei cani, che sia ancora diffuso l’uso di strumenti e metodi coercitivi è ingiustificabile, oltre che moralmente ed eticamente inaccettabile.

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Lauretana

La mamma umana di Oban, autrice di Senti chi Abbaia, ama la montagna, leggere e scrivere, ha un debole per la mozzarella. Pensa che i cani siano creature straordinarie e la vita con loro un'esperienza oltre l'immaginabile che, incredibile ma vero, si scopre nella sua straordinarietà ogni giorno, anche dopo tanti anni con il cane.

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