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Come educare il cane

I cani possono imparare tantissime cose e sono ben disponibili a farlo, importante è insegnarle nel modo giusto. Ecco alcune regole di base da seguire per avere successo quando si educa il cane:

#. Considerare e rispettare l’età del cane

I cani anziani possono imparare cose nuove tanto quanto i giovani e apprezzano farlo per cui è bene impegnarli e mantenerli attivi. E’ stato scoperto che rispetto ai giovanotti, gli anziani hanno migliore capacità di ragionamento e memoria comparabile, sono solo un po’ più lenti nell’imparare le novità. I cuccioletti, invece, hanno poca, addirittura nulla in alcuni casi, capacità di concentrazione e si stancano presto, per cui le sessioni di lavoro con loro devono essere adeguatamente brevi e leggere, con l’impegno che aumenta e si allunga pian piano che crescono.

#. Scegliere il momento giusto

Imparare è impegnativo e faticoso e richiede attenzione e concentrazione per cui è bene farlo quando si è belli carichi di energia, con la mente lucida, e magari anche un po’ di appetito (i premietti sono tanto più interessanti se si ha un po’ fame 🙂 ) .

#. Scegliere il posto giusto

Per imparare bisogna concentrarsi e nel mondo succedono tante cose interessanti di cui viene voglia di occuparsi. Nei primi tempi è utile scegliere un posto un po’ riparato così che il cane possa concentrare la sua attenzione sul lavoro che si sta facendo senza essere distratto/a da quello che succede intorno. Il passo successivo dell’apprendimento è ripetere quello che si è imparato anche in situazioni meno protette.

#. Essere positivi

I cani per gli umani arrivano a fare dell’incredibile e il modo quel fare ha molto più valore se è volontario e non costretto. E’ scientificamente provato che i cani sfuggono il negativo e rispondono positivamente al positivo per cui la coercizione, seppure in apparenza efficace, non lo è realmente. Un cane forzato è uno schiavo e non c’è coercizione che garantisca che appena vede la possibilità di libertà non la prenda. Un cane convinto degli umani con cui lavora e contento di loro è un alleato e un amico che darà tutto se stesso per accontentarli. La chiave dell’educazione, quindi, è la positività.

#. Divertirsi

Imparare è tanto più bello e memorabile quando è divertente. Vale per gli umani e vale per i cani. Fare gli esercizi divertendosi contribuisce a rendere positiva l’esperienza delle lezioni, favorisce l’apprendimento e rafforza la relazione con l’umano.

#. Motivare

Per alcuni potrebbe essere una sorpresa. Il fatto è che con i cani, come per gli umani, per ottenere non basta chiedere. Perchè i cani facciano quello che si chiede loro devono essere motivati.  Il motivatore più noto è il cibo – se mi fermo quando me lo chiedono e in cambio ottengo una squisitezza, beh, ne è valsa la pena e quando me lo chiederanno le prossime volte, lo rifarò – ma in realtà il motivatore più forte, è stato scoperto, sono gli apprezzamenti degli umani. E quindi… (punto che segue)

#. Elogi, attenzioni, carezze, etc.

Visto che per i cani, più ancora del cibo conta l’apprezzamento dei loro umani, una delle cose su cui non bisogna risparmiare quando si educa sono gli elogi, le attenzioni e le carezze (queste ultime per chi le apprezza perchè, difficile verità, non tutti i cani amano essere smanacciati). La soddisfazione di avere fatto bene qualcosa confermata dall’apprezzamento degli umani è il migliore dei premi.

#. Comunicazioni chiare e coerenti

Per poter fare qualcosa, il cane deve avere capito cosa gli si sta chiedendo. Il compito di comunicare bene e spiegarsi chiaramante è degli umani (ovviamente…). Un problema poco considerato che invece si nota spesso e che genera frustrazione sia nei quadrupedi sia nei bipedi sono le incomprensioni dovute alle comunicazioni che gli umani inviano senza rendersene conto (ne abbiamo parlato qui). Una comunicazione chiara e coerente è essenziale per educare i cani.

#. Smettere al momento giusto

Per lavorare bene, la fine è tanto importante quanto l’inizio. Come si sceglie il posto in cui lavorare in pace e si inizia a lavorare se lo stato fisico e mentale lo permettono, così è importante sospendere le attività al momento giusto. Imparare è impegnativo e faticoso, richiede sforzo, concentrazione e attenzione e nei cani, come negli umani, le energie fisiche e mentali si consumano e raggiunto un certo limite non si impara più. Il momento giusto per sospendere le attività è prima che sia raggiunto il limite, prima che le energie siano esaurite, quando la lezione è, seppur faticosa, solo una esperienza positiva. E dopo il lavoro, serve il giusto riposo 🙂 .

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Lauretana

La mamma umana di Oban, autrice di Senti chi Abbaia, ama la montagna, leggere e scrivere, ha un debole per la mozzarella. Pensa che i cani siano creature straordinarie e la vita con loro un'esperienza oltre l'immaginabile che, incredibile ma vero, si scopre nella sua straordinarietà ogni giorno, anche dopo tanti anni con il cane.

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