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La domanda che fa cadere le braccia

Una delle domande che si ricevono più frequentement andando in giro con il cane è: ‘E’ cattivo?’. Il quesito è allo stesso tempo un interrogativo e un giudizio e se uno è di buon umore fa solo cadere le braccia, se invece si è anche solo appena nervoselli, fa girare le scatole a manetta.

Sarebbe cattivo perchè? Perchè ringhia? Perchè non apprezza che lo fissino negli occhi? Perchè ha un senso ampio del proprio spazio personale? O forse perchè si difende quando lo si prende di sorpresa da dietro la testa?

L’errore madornale di giudicare e stereotipizzare i cani sulla base di criteri umani è spesso accompagnato dalla convinzione che il proprio cane (sempre ‘buonissimo’) sia un modello di virtù ma il mondo canino ha regole di comportamento e di convivenza ben diverse da quelle umane e attenzioni che agli occhi delle persone possono apparire virtuose e simpatiche – ad esempio saltare addosso agli altri cani ‘sai vuole giocare con tutti’, leccare il muso con insistenza ‘guarda che carino gli sta dando un sacco di baci!’, guardare negli occhi, avvicinarsi rapidamente ‘è super socievole, vuole conoscere tutti’, etc. – sono in realtà molto maleducate e se sono mal accolte dagli altri cani è solo normale.

C’è poi un’altra questione da considerare: I cani hanno la loro predisposizione genetica, il loro carattere, la loro personalità e i loro gusti e non hanno alcun controllo sulla loro vita. Essendo in balia degli umani da cui dipendono per tutto, sono molto alte le possibilità che vivano in modo non adatto a loro e che risentano negativamente della vita sbagliata imposta loro e che manifestino il loro disagio con comportamenti generalmente definiti come problematici.

Facciamo due esempi ma ce ne sarebbero a centinaia:

#1. Un cane sensibile e insicuro e che non ama tanto i suoi simili è portato, magari regolarmente, in una area chiusa dove ci sono tanti altri cani e ogni volta si avventa contro tutti quelli che gli si avvicinano.

E’ cattivo? Come si fa a dirlo.

Non sarà mica che il cane è messo in una situazione per lui/lei di grande stress e cerca di difendersi come può mentre il suo proprietario che dovrebbe conoscerlo e pensare al suo benessere oltre che a fare di tutto perchè le interazioni con la società siano serene, ha ignorato i suoi bisogni e come conseguenza ha anche causato problemi con altri cani e altri umani?

#2. Un cane che è al guinzaglio con il suo umano, viene avvicinato in modo molto rude da un altro sciolto, ringhia, l’altro non si allontana, per cui quello legato sente il bisogno di difendersi e scatta la rissa.

E’ cattivo il cane che ha ringhiato e poi si è difeso? Come si fa a dirlo. Non è forse un irresponsabile l’altro proprietario che non controlla il proprio cane e lascia che molesti indisturbato gli altri cani e gli altri proprietari? La risposta è Sì.

La verità è che il dominio che gli umani hanno sui cani comporta responsabilità enormi: garantire il suo benessere e fare in modo che la vita nella società sia serena e se e quando ci sono problemi, la responsabilità è umana. Diventa evidente che se proprio si vuole chiedere qualcosa, la  domanda non deve essere ‘Il cane è cattivo?’ ma Sei un buon proprietario’?

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Lauretana

La mamma umana di Oban, autrice di Senti chi Abbaia, ama la montagna, leggere e scrivere, ha un debole per la mozzarella. Pensa che i cani siano creature straordinarie e la vita con loro un'esperienza oltre l'immaginabile che, incredibile ma vero, si scopre nella sua straordinarietà ogni giorno, anche dopo tanti anni con il cane.

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