Home Il Benessere dei Cani Il Cane ha paura dei botti e dei tuoni: cosa fare

Il Cane ha paura dei botti e dei tuoni: cosa fare

Una interessantissima ricerca pubblicata sulla rivista Animals si occupa della paura dei suoni nei Cani.

E’ il nostro argomento di oggi.

La paura dei Suoni

  • Fuochi d’artificio
  • Tuoni
  • Spari

Secondo alcuni studi, tra il 25% e il 50% dei pets soffre di paura dei suoni, maggiornamente diffusa quella dei fuochi d’artificio, dei tuoni e degli spari. Anche un solo evento può causare un trauma che richiede settimane, a volte anche mesi, di recupero.

In poche parole, la paura dei rumori forti è un problema importante per il benessere dei Cani.

Quando emerge la paura dei suoni

Generalmente la paura dei suoni emerge presto, tra il primo e il secondo anno di vita, e nonostante con l’età la sensibilizzazione tenda ad aggravarsi è abbastanza raro che la paura emerga dopo i 6 anni.

Un fattore fortemente associato allo sviluppo della paura dei fuochi d’artificio e dei tuoni è il numero di esperienze che il cucciolo fa durante il periodo cruciale della socializzazione: maggiore è la socializzazione minore è la paura dei suoni.

Una insorgenza tardiva della paura ai suoni può essere indicativa di dolore o altri problemi di salute quali malattie endocrine, malattie cardiopolmonari, problemi neurologici, disfunzione cognitiva. In questi casi, una accurata valutazione veterinaria è necessaria e, dove indicata, la gestione del dolore può diventare una componente della terapia per gestire la paura dei suoni.

La componente genetica

Alcuni studi hanno rilevato una componente genetica per la paura dei suoni, con un fattore ereditario all’interno della razza.

Altri studi hanno invece riscontrato che i cani più sensibili ai suoni sono i meticci, dato che i ricercatori ritengono possa far ipotizzare un certo peso dei fattori ambientali per lo sviluppo dela paura dei suoni perchè i meticci sono più spesso adottati dai canili e presi dalla strada ed è più probabile che abbiano meno esperienze di socializzazione dei cani di razza di allevatori capaci e attenti a crescerli nel migliore dei modi.

Cosa fare quando il Cane ha paura di tuoni/fuochi d’artificio/spari

Per aiutare i Cani sensibilizzati ai suoni si usa solitamente una combinazione di gestione ambientale (azioni mirate a ridurre al minimo le esperienze sgradevoli per il Cane), modifica comportamentale e, dove indicato, cura farmacologica con ansiolitici.

La gestione

La gestione dell’ambiente è un importante (ma non sufficiente) componente del trattamento della paura dei suoni, ha come obiettico dare al cane un senso di sicurezza e ridurre per quanto possibile la intensità degli stimoli che provocano la paura.

Consiste in diverse azioni:

  • Creazione di un safe heaven per il Cane: mettere a disposizione del Cane uno spazio sicuro, meglio se è associato ad uno stato di relax, benessere ed esperienze piacevoli prima dell’evento sonoro che lo spaventa. Può essere utile una stanza senza finestre o bloccare l’accesso agli stimoli visivi chiudendo le serrande e/o le tende.
  • Usare altri rumori: Usare rumori per bloccare i suoni esterni che fanno paura è un metodo che viene usato. Bisogna però ricordare che da ricerche sugli umani è emerso che perchè il mascheramento/la copertura del suono che spaventa sia possibile serve che il suono di copertura sia simile a quello che vuole coprire. Nel caso di fuochi d’artificio e tuoni, quindi, un suono di batteria potrebbe essere la scelta corretta.
  • Distrazione: I Cani molto spaventati solitamente non riescono nè a giocare nè a mangiare. Detto questo, si può cercare di distrarre con cibo, giochi o piccoli esercizi mentre ci sono i suoni che spaventano. La sequenza dovrebbe essere del tipo rumore forte > premio. L’idea è dare al Cane la possibilità di formare una associazione positiva con l’anticipatore (il rumore/suono) del premio. Da notare che il rifiuto del cibo è un indicatore di alti livelli di stress e se il Cane rifiuta anche cose squisitissime potrebbe essere indicato il ricorso alla terapia farmacologica con ansiolitici.
  • Terapia farmacologica: in alcuni casi di estrema paura, il ricorso ad una terapia farmacologica, ovviamente prescritta e seguita dal veterinario, può essere necessaria.

NON IGNORARE

Una delle convinzioni comuni sui cani è che si debbano ignorare quando hanno paura o cercano attenzioni.

Ecco, no, è un errore.

Ignorare il Cane che ha paura è fortemente sconsigliato. E’ stato scientificamente dimostrato che se il Cane cerca conforto, le carezze o le parole dei proprietari riducono gli indicatori comportamentali e psicologici dello stressi.

Ovviamente le interazioni devono essere messe in atto se il Cane le cerca, il contatto non richiesto infatti può far aumentare ulteriormente i livelli di stress.

Perchè si deve dare attenzione al Cane che ha paura

Una convinzione diffusissima è che dare attenzione o cibo al Cane spaventato rinforza la sua paura. Non è così: la paura è una emozione, non un comportamento operante e per definizione i premi non possono rendere una emozione più negativa mentre, al contrario, esperienze positive possono stimolare emozioni (più) positive che a loro volta possono portare ad un cambiamento nel comportamento.

Offrire premi molto di valore – che siano attenzioni o cibo o giochi o altro – al Cane che ha paura è raccomandato.

Altri rimedi

Un terzo tipo di intervento che si usa comunemente con i Cani che hanno paura dei suoni è il ricorso a rimedi naturali:

  • Nutraceutici
  • Feromoni
  • Rimedi omeopatici
  • Fiori di Bach
  • Oli essenziali
  • CBD oil

Modifica comportamentale, desensibilizzazione e controcondizionamento

  • Desensibilizzazione: per permettere al Cane di imparare che lo stimolo è inoffensivo si presenta in modo graduale e progressiva lo stimolo che genera la paura iniziando da un livello bassissimo che non genera ansia. Nel corso di numerose ripetizione, l’intensità dello stimolo può molto gradualmente essere aumentata e la risposta di paura iniziale può scomparire.
  • Controcondizionamento classico: Consiste nell’associare uno stimolo che fa paura a conseguenze desiderabili (ad esempio un gioco o cibo squisito) al fine di cambiare l’associazione con lo stimolo. Il controdizionamento è più efficace se lo stimolo è seguito immediatamente dalla conseguenza desiderabile e se è associato alla desensibilizzazione.
  • Controcondizionamento specifico: nel momento in cui c’è l’evento sonoro (ad esempio un tuono o fuochi d’artificio) che spaventano il Cane, lo si ‘celebra’ con carezze, festeggiamenti, cibo squisito, etc. Il controcondizionamento specifico si è dimostrato utile per ridurre la paura.

Per la desensibilizzazione e il controcondizionamento lo standard è usare registrazioni di fuochi d’artificio o di tuoni.

Relativamente a desensibilizzazione e controcondizionamento, l’autore della ricerca evidenzia tre ulteriori elementi:

  • La qualità dei premi (della conseguenza desiderabile) deve essere alta
  • Lo stimolo (il trigger) deve essere presentato in modo molto attento e molto graduale
  • Ricordarsi che i Cani non sentono solo con le orecchie e i loro diversi canali sensoriali (olfatto, vista, pressione atmosferica, etc.) sono coinvolti nella paura e nella gestione della paura
  • Quando il Cane è migliorato, è consigliato ripetere il training per evitare ricadute.

Le tecniche di rilassamento

Le tecniche di rilassamento: sono poche note ma è stato scientificamente osservato che sono molto efficaci nell’aiutare il Cane che ha paura dei tuoni, fuochi d’artificio, etc.

Le tecniche di rilassamento consistono nell’insegnare al Cane a rilassarsi a comando.

Un metodo si basa sul condizionamento classico: il rilassamento si induce, ad esempio accarezzando o massaggiando il Cane, o può essere rafforzato quando il Cane è già rilassato. Nel momento in cui il rilassamento può essere indotto o previsto, può essere associato ad un segnale, ad esempio una parola, una speciale coperta, un odore specifico, una certa musica, un audiolibro, etc.. Dopo che si è riusciti con il condizionamento, il segnale può essere usato per indurre il rilassamento e/o ridurre l’eccitazione.

Un altro sistema è il rinforzo operante del comportamento rilassato. E’ è stato creato un ‘protocollo per insegnare il rilassamento’ che include l’esercizio del fermo a fronte di distrazioni crescenti a cui si aggiunge il premiare comportamenti e espressioni facciali o del corpo che indicano che il Cane è rilassato. Quest’ultimo può avvenire sia premiando un comportamento spontaneo di rilassamento del Cane oppure usando un piano di addestramento progressivo per cui si inizia premiando il cane che si avvicina alla sua cuccia, poi quando si mette dentro e infine il rinforzo specifico di comportamenti come appoggiare la testa, mettersi sul fianco, stendere le zampe.

E’ stato scientificamente osservato che quasi il 70% dei proprietari che ha usato training al rilassamento lo ha trovato di aiuto per i loro Cani, una percentuale di successo comparabile a quella del controcondizionamento e dei farmaci ansiolitici e superiore a quella del training con la registrazione dei suoni.

Si può prevenire la paura di tuoni/fuochi d’artificio/spari?

E’ stato scientificamente osservato che esperienze ricche e varie nel periodo di socializzazione del cucciolo sono assicate ad una minore incidenza di paure dei suoni.

Effetti positivi a breve termine rispetto a risposte di sorpresa e tempi di recupero dopo un rumore forte sono stati osservati in un gruppo di cuccioli che aveva seguito un programma di preparazione ad hoc consistente nella esposizione mirata a stimoli improvvisi a volume crescente (esposizione vincolata alle risposta rilassate dei piccoli). Non ci sono dati sugli eventuali effetti positivi di tale training nel medio-lungo termine.

In generale, è stato osservato che il training preventivo mirato – fatto prima che il Cane abbia sviluppato la paura dei suoni – aiuta sia i cuccioli sia i Cani adulti ad avere meno paura. Il controcondizionamento ad hoc in ogni situazione in cui ci sia un rumore forte è facile da implementare, spiegano gli studiosi, ed è efficace nel prevenire e nel migliorare la paura dei suoni nei Cani.

Il ruolo degli umani

Il ruolo degli umani è come sempre centrale.

Gli umani devono sostenere, aiutare, educare il Cane a ciò che la vita porta, compresi i rumori forti di cui è molto probabile avrà paura se non è adeguatamente preparato.

Ma non solo.

Vista la straordinaria relazione che esiste tra i Cani e gli umani e la sensibilità dei Cani alle emozioni umane (esiste il contagio emotivo tra Cani e umani) tanto che ad esse rispondono e adattano la loro percezione delle situazioni alle comunicazioni emotive degli umani, è importante avere un atteggiamento positivo e mostrare segni di emozioni positive in contemporanea ad uno stimolo sonoro potenzialmente pauroso.

Conclusione

Nel migliore dei casi, la paura dei tuoni/fuochi d’artificio/spari può essere evitata tramite il training preparatorio.

Nei cani che hanno già paura, la gestione, incentivi (cibo/gioco) durante gli eventi rumorosi, e l’eventuale uso di farmaci ansiolitici possono prevenire che la paura dovuta ad eventi inevitabili come sono i temporali diventi trauma e nel lungo termine, il training dovrebbe mettere i Cani in condizione di apprendere una nuova associazione positiva con lo stimolo che causa la paura.

In aggiunta all’uso di suoni registrati, il controcondizionamento (anche ad hoc, con un premio che segue il rumore forte) e il training al rilassamento si sono dimostrati particolarmente efficaci nell’alleviare la paura dei Cani.

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Lauretana

La mamma umana di Oban, autrice di Senti chi Abbaia, ama la montagna, leggere e scrivere, ha un debole per la mozzarella. Pensa che i cani siano creature straordinarie e la vita con loro un'esperienza oltre l'immaginabile che, incredibile ma vero, si scopre nella sua straordinarietà ogni giorno, anche dopo tanti anni con il cane.

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