Home Educazione Cinofila Nei cani c’è una relazione tra dolore e reattività ai suoni

Nei cani c’è una relazione tra dolore e reattività ai suoni

Posto che i cani sentono molto meglio degli umani e che il livello di rumore che li disturba è molto più basso, ci sono cani che reagiscono in modo apparentemente folle a certi suoni o al cambiamento nel volume, nel tono e/o nella frequenza e per numerosi di loro il comportamento è una novità che si manifesta quando sono già avanti con gli anni.

Si potrebbe essere tentati di archiviare la questione come una ennesima stranezza dei cani ma sarebbe un errore perchè è noto che i cani non fanno nulla per caso per cui anche la reattività ai suoni deve essere indagata.

Se ne è occupato un gruppo di ricercatori in Brasile e in Inghilterra.

Lo studio

Lo studio è stato pubblicato qualche anno fa sulla rivista Frontiers in Veterinary Science.

Dalla ricerca è emerso che esiste una relazione tra sensibilità ai suoni e il dolore cronico, in particolare il dolore muscolo scheletrico.

Il cane si comporta in modo strano

Secondo i ricercatori, lo stimolo uditivo che mette il cane in tensione o lo sorprende facendolo saltare pone ulteriore stress su muscoli e/o articolazioni già infiammate e aggrava così il dolore.

Il cane associa quel dolore al rumore, si sensibilizza, e cerca di evitare ambienti e situazioni associate a quella esperienza negativa (ad esempio una strada, un parco, una stanza della casa, etc.). Il significato del comportamento non è sempre chiaro ed è frequente che i proprietari ne siano sorpresi.

In altre parole, il cane che mostra paura e ansia quando sente un rumore potrebbe in realtà sentire dolore.

Il peso dell’età

Dallo studio è emerso che nei casi di sensibilità ai suoni legata a dolore cronico l’età del cane ha un peso: è una associazione che si ritrova di frequente nei cani anziani e per cui la reattività ai suoni non è un comportamento normale.

Gli studiosi hanno osservato che quando la reattività ai suoni appare avanti negli anni del cane, i proprietari tendono a notarlo e a darne più seguito di quanto facciano se il problema è osservato nei cani più giovani.

In conclusione

Esiste una relazione tra reattività ai suoni e dolori muscolo scheIetrici: certi stimoli auditivi portano a tensioni/contrazioni che causano ulteriore dolore a fisici già dolenti per problemi muscolari/articolari.

A fronte di un cane reattivo ai suoni è quindi opportuno rivolgersi al veterinario per una visita accurata che determini se la creatura ha problemi muscolo scheletrici e dove è possibile ridurre il dolore diventa anche possibile intervenire sulla reattività ai suoni.

A questo proposito gli studiosi precisano che non c’è automatismo tra riduzione/scomparsa del dolore e miglioramento del comportamento reattivo. Migliorare il dolore è una condizione necessaria per poter lavorare sulla reattività, che spesso richiede un lavoro ad hoc.

Condividi

Lauretana

La mamma umana di Oban, autrice di Senti chi Abbaia, ama la montagna, leggere e scrivere, ha un debole per la mozzarella. Pensa che i cani siano creature straordinarie e la vita con loro un'esperienza oltre l'immaginabile che, incredibile ma vero, si scopre nella sua straordinarietà ogni giorno, anche dopo tanti anni con il cane.

Back to top
error: Content is protected !!