Home Il Benessere dei Cani Quanto rumore possono sopportare i cani?

Quanto rumore possono sopportare i cani?

Un aspetto della vita dei cani del tutto trascurato riguarda l’esposizione ai rumori: quanti, a quale livello e per quanto tempo sono per loro tollerabili e sicuri.

Il motivo è il loro udito, tanto raffinato e potente, e quindi il loro benessere mentale e fisico.

Come funziona l’udito

La coclea (il labirinto membranoso nell’orecchio) è la parte dell’orecchio interno che traduce l’informazione acustica in impulsi nervosi comprensibili al cervello. Le cellule ciliate che si trovano nella coclea sono i ricettori sensoriali che captano i suoni e li inviano al cervello sotto forma di impulsi nervosi.

I suoni troppo alti sono pericolosi per l’udito perchè danneggiano le cellule ciliate; se lo stress acustico è eccessivo, le cellule possono morire e una volta morte non si rigenerano per cui l’udito si abbassa ed è scientificamente dimostrato che l’esposizione a suoni forti è la causa ambientale principale della perdita dell’udito.

L’intensità dei suoni

Per misurare l’intensità dei suoni si usano i decibel. Gli umani possono sentire livelli di suono che iniziano a 0dB fino ad un massimo di 120-140dB, quando i suoni sono tanto alti da provocare dolore e lesioni alle orecchie e causare, anche dopo una brevissima esposizione, una perdita significativa dell’udito.

La CDC (Center for Disease Control) negli Stati Uniti ha stabilito che fino a 70 dB il livello del suono non disturba nè causa problemi all’udito (nel range tra 0 e 70 rientrano, tra gli altri, il respiro (10 dB), il ticchettio di un orologio (20 dB), un sussurro (30 dB), una conversazione in tono normale (60 dB).

Tra 70 e gli 80dB il suono può dare fastidio (ad esempio, lavatrice e lavastoviglie 70dB o il rumore del traffico sentito con i finestrini chiusi, 80dB)

Oltre gli 80 dB i suoni danneggiano l’udito: tra 80 e 85 è danneggiato dopo 2 ore di esposizione (le sveglie raggiungono gli 80 dB), il suono di una motocicletta (che può arrivare fino a 119 dB) danneggia dopo una breve esposizione, il rumore della metropolitana o di un treno che arriva o il clacson di una automobile a 5 m di distanza (100 dB) possono causare una riduzione dell’udito dopo appena 15 minuti di esposizione.

La radio tenuta a volume molto alto, la televisione, il rumore di un bar affollato sono tra i 105 e i 110 dB e la riduzione dell’udito si può rilevare dopo appena 5 minuti.

Il rumore degli aerei in decollo raggiunge i 120 dB ed è considerato rischioso dopo appena 30 secondi di esposizione.

Tra i 130 e i 150 dB si ha dolore e le lesioni alle orecchie (a questo livello di intensità sono sirene, fuochi d’artificio, spari, trapano, sega elettrica, etc).

Come si è notato, i rischi di danno all’udito sono associati sia alla intensità del suono sia alla durata dell’esposizione, con i tempi di aumento del rischio che si riducono esponenzialmente con l’aumentare del livello di rumore: in altre parole, se servono due ore di esposizione ad un tritaerba per avere danni all’udito, bastano meno di 2 minuti se il suono è un grido nelle orecchie.

I sensi dei cani

I cani, come gli umani, hanno 5 sensi: gusto, tatto, vista, olfatto e udito, che sono però sviluppati e usati in modo diverso dagli umani.

Il primo senso dei cani è l’olfatto, il loro secondo è l’udito e la vista, che per gli umani è il primo senso, per loro è appena il terzo (e ciononostante le si affidano molto).

Quali, a quale livello e per quanto tempo sono sicuri i rumori per i cani?

L’udito dei cani

Le orecchie dei cani hanno una struttura molto simile a quella degli umani e una delle somiglianze è che la traduzione finale delle vibrazioni del suono nei segnali neurali che sono inviati al cervello dipende dallo stesso tipo di cellule ciliate che hanno gli umani (ce ne siamo occupati all’inizio).

Gli ambienti

L’udito, abbiamo visto poco fa, è il secondo senso dei cani ed è molto potente: per i cani anche i muri e i pavimenti parlano.

Considerato questo, ci si rende conto con grande facilità cosa vogliono dire per loro i rumori nell’ambiente domestico (dal suono di dispositivi come lavastoviglie, lavatrice e aspirapolvere, ai battiti delle tastiere, il sibilo costante degli apparecchi elettronici, la musica e la televisione, al campanello della porta, al citofono all’eventuale allarme), per non parlare della cacofonia della città (non è un caso che i cani che abitano in città sono molto più stressati di quelli che vivono in ambiente naturali).

Tanti di questi rumori sono alti per noi, figurarsi per loro che hanno l’udito tanto più sensibile.

I suoni giusti per i cani

I cani hanno un udito molto più potente di quello umano ed è stato osservato che i cani impiegati nella caccia hanno problemi di udito molto maggiori rispetto a cani, anche della stessa razza, che non sono esposti al rumore degli spari, cosa che ha portato gli studiosi a ipotizzare che anche nei cani a seguito dell’esposizione a suoni e rumori forti avvenga il processo di danneggiamento e morte delle cellule ciliate e ci sia un abbassamento dell’udito.

Il problema è importante come per gli umani visto, tra gli altri, che esiste, nei cani come negli umani, una relazione tra perdita dell’udito e declino cognitivo e se per gli umani esistono linee guide relative alla esposizione sicura a suoni e rumori, per i cani no.

Le ha recentemente redatte un gruppo di ricercatori (per leggere lo studio, si può vedere qui).

Hanno stabilito che il livello dei suoni che è considerato accettabilmente sicuro per gli umani è ancora troppo intenso per i cani.

Secondo i loro dati, il livello giusto dei suoni a cui i cani possono essere esposti dovrebbe essere di almeno 20 dB inferiore a quello raccomandato per gli umani, e quindi in un range compreso tra i 45 e i 55 dB.

La fonofobia: la paura dei suoni nei cani

La paura dei suoni è molto diffusa tra i cani, secondo alcune stime ne soffre più di 1/3 della popolazione canina. Alcuni cani hanno una predisposizione genetica per cui nascono con una sensibilità forte nei confronti dei rumori (paura profonda nei primissimi mesi di vita suggerisce una origine genetica), ma in generale le esperienze di vita hanno un ruolo importante nello sviluppo delle paure per i rumori.

Ci sono diversi motivi per cui i cani sviluppano paura dei suoni. Tra questi:

  • Diverse esperienze traumatiche, tra cui fuochi d’articio
  • Esposizione ripetuta a stimoli che fanno paura
  • Dolore (ad esempio causato da artrosi o infezioni alle orecchie)
  • Terza età e condizioni ad essa correlate, come disfunzione cognitiva, squilibrio endrocrino, percezione sensoriale ridotta.

Le reazioni di paura possono essere moderate o addirittura fobiche.

Alcune tra le forme più comuni di reazione moderata ad un suono che fa paura sono:

  • ansimare
  • agitazione
  • tentativo di nascondersi

Alcuni tipi di risposta fobica alla paura sono:

  • panico
  • agitazione estrema
  • tentativo di fuga
  • comportamenti distruttivi

Paura e fobia

La paura è normale ed è adattiva (ad es: essere sorpresi da un tuono improvviso); le fobie invece sono risposte eccessive ed esagerate, sono quindi maladattivi (ad esempio, tremare per ore nascosto nel bagno dopo aver sentito un tuono).

Il tempo di recupero del cane dal rumore che lo ha spaventato da una indicazione se il comportamento che ha è normale o è dannoso per la salute fisica e mentale del cane.

Da notare è che la paura dei rumori tende a peggiorare nel tempo, con la paura di un tipo di suono che si generalizza ad altri suoni, sia simili sia totalmente diversi.

Conclusione

Sapendo che i rumori hanno un potenziale di rischio significativo per il benessere sia mentale sia fisico dei cani è molto importante evitare che subiscano traumi legati ai suoni e farli vivere in modo che lo stress da suoni sia ridotto al minimo.

Con Sara de Cristofaro, educatore cinofilo e autrice del best-seller Senti chi Abbaia

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Lauretana

La mamma umana di Oban, autrice di Senti chi Abbaia, ama la montagna, leggere e scrivere, ha un debole per la mozzarella. Pensa che i cani siano creature straordinarie e la vita con loro un'esperienza oltre l'immaginabile che, incredibile ma vero, si scopre nella sua straordinarietà ogni giorno, anche dopo tanti anni con il cane.

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