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Cani: cosa sono le motivazioni e perchè sono importanti

con Sara de Cristofaro, educatore cinofilo e autrice del best-seller Senti chi Abbaia

Per capire i cani bisogna capire le motivazioni. Sono così importanti.

Cosa sono le motivazioni?

Le motivazioni spiegano i comportamenti del cane e sono alla base della crescita di ogni individuo e ne rispettano i bisogni fondamentali.

Detto in modo un po’ grossolano, le motivazioni sono ciò che mette in moto le azioni del cane e la spinta che lo porta a raggiungere obiettivi.

Ripetiamo spesso che i cani hanno esigenze date dal loro essere cani, dal loro essere cani di quella razza (o mix di) e dall’essere quell’individuo cane e le motivazioni riflettono questo stato delle cose.

Ci sono infatti

  • Motivazioni che hanno tutti i cani
  • Motivazioni individuali
  • Motivazioni di razza.

Le motivazioni di tutti i cani

Alcune tra le principali motivazioni che hanno tutti i cani sono:

  • Riposare
  • Nutrirsi
  • Bisogno di sicurezza
  • Bisogno di appartenenza

Il bisogno di sicurezza e di appartenenza sono le motivazioni che spingono il cane a ricercare, mantenere e proteggere il suo gruppo sociale (la famiglia, compresa quella umana di cui fa parte, e gli amici).

Le motivazioni individuali

Le motivazioni individuali esprimono il bisogno di realizzarsi del cane e spiegano ciò che gratifica e soddisfa il cane e cosa gli piace fare.

Le motivazioni individuali sono dettate dalla razza e dal carattere.

Le motivazioni di razza

Le motivazioni di razza sono generalmente sottovalutate ma sono importantissime perchè sono alla base degli interessi, dei comportamenti e della visione del mondo che ha il cane e quindi anche del modo in cui ha bisogno di essere gestito.

Tra le motivazioni di razza che si ritrovano più comunemente ci sono:

  • La esplorativa (analizzare gli oggetti nei particolari)
  • La possessiva (mantenere il possesso di una risorsa)
  • La sociale (partecipare alle attività di un gruppo)
  • La perlustrativa (esplorare un ambiente e mapparlo)
  • La collaborativa (fare attività insieme)
  • La protettiva (difendere un affiliato)
  • La sillergica (raccogliere oggetti e nasconderli)
  • La territoriale (difendere un territorio)
  • La affiliativa (far parte di un gruppo ristretto)
  • La competitiva (confrontarsi o gareggiare con un conspecifico)
  • La ricerca (cercare oggetti nascosti)
  • La et-epimeletica (chiedere aiuto o lasciarsi curare)
  • La epimeletica (prendersi cura di un compagno)

Razze e motivazioni

Cane primitivo e comportamenti ancestrali

(Alaskan Malamute, Siberian Husky, Laika, Cane lupo Cecoslovacco, Akita Inu, Shiba Inu etc.)

I cani primitivi hanno comportamenti ancestrali simili ai lupi, non amano essere manipolati (particolarmente da chi non conoscono), non amano le costrizioni nè i posti affollati, perdono fiducia negli umani se sono trattati con la coercizione e con tentativi di sottomissione ed è comune che reagiscano aggredendo chi li maltratta; avendo un basso livello di inibizione del morso possono fare molto male. Le femmine, per l’istinto di accudimento della prole, hanno una motivazione predatoria maggiore dei maschi.

Guardiani degli armenti

(Pastore Maremmano, Pastore dell’Asia, della Ciarplanina, del Caucaso etc.)

I cani guardiani degli armenti hanno un elevata motivazione territoriale e difensiva, sono poco collaborativi e poco addestrabili e hanno un istinto predatorio poco marcato perché sono abituati a stare con altri animali che diventano parte del loro gruppo sociale. Maturano lentamente e visto che non rispondono volentieri ai comandi hanno bisogno che chi li sceglie incentivi un lavoro di collaborazione. Un aspetto dei cani guardiani degli armenti da considerare è che può servire diminuire la loro autonomia decisionale perché se hanno la sensazione di un pericolo incombente o di una invasione territoriale da parte di persone o di altri animali può accadere che prendano iniziative avversive. Limitarne la autonomia decisionale è fondamentale per i cani che vivono in un contesto diverso da quello per cui è stata fatta la selezione.

I cani guardiani degli armenti amano controllare vasti spazi,, sono poco adatti a vivere in appartamento, una volta raggiunta l’età adulta non sono inclini a giocare con le persone e non sono per niente portati a giochi predatori, collaborativi e di condivisione (ad esempio inseguire la palla).

Pastori conduttori degli armenti

(Pastore Tedesco, Border Collie, Collie (Rough e Smooth), Australian Cattle Dog, Australian Kelpie, Australian Shepherd etc.)

I pastori conduttori degli armenti sono stati selezionati per lavorare a fianco degli umani e per rispondere ai loro comandi per cui sono pronti nella comprensione e nella comunicazione; hanno grande personalità e intraprendenza, sono sensibili, eccitabili e reattivi ma anche obbedienti e di facile controllo; sono molto attivi, energici e desiderosi di movimento, hanno una buona predisposizione sociale con gli umani mentre nei confronti di cani estranei hanno spesso comportamenti agonistici, possessivi e assertivi; hanno uno schema comportamentale predatorio molto ritualizzato che permette loro di essere ottimi conduttori e per svolgere il lavoro per cui sono stati selezionati possono usare bocca, occhio e voce. Possono anche essere molto sensibili ai rumori forti e caotici e facilmente reattivi ed eccitabili su tutto ciò che si muove.

Una caratteristica dei pastori conduttori degli armenti, particolarmente delle femmine, è la neuroticità.

I cani conduttori degli armenti sono adatti a persone molto dinamiche e in grado di instaurare un rapporto collaborativo e molto comunicativo.

Caccia e riporto

(Golden Retriever, Labrador, Flat Coated Retriever, Nova Scotia Duck Tolling Retriever etc.)

Sono cani nati per la caccia e per il riporto del selvatico. Hanno motivazioni predatorie ed esplorative alte e ottime capacità collaborative. Sono cani molto attivi, giocherelloni, docili, poco agonistici, gregari, molto sportivi e fiduciosi e spesso mantengono caratteristiche giovanili fino all’età adulta.

I cani appartenenti a queste razze hanno uno schema comportamentale innato forte che deve essere capito e indirizzato da subito verso le attività più adeguate (tra cui l’inseguimento e il riporto, che spesso propongono spontaneamente già in giovanissima età e indica che il cane ha grande capacità collaborativa). In altre parole, hanno bisogno di fare vite molto stimolanti.

Difficilmente mostrano comportamenti difensivi del loro ambiente.

Una caratteristica dei cani da caccia e riporto è il poter essere addestrati per diverse mansioni visto che devono sviluppare grande autocontrollo nella caccia (devono aspettare l’invio del conduttore e non devono rovinare la selvaggina che recuperano).

Cani da seguita

(Segugio, Beagle, Bleu De Gascogne etc.)

I cani da seguita hanno una forte componente predatoria ed esplorativa, sono molto dinamici e amano annusare e scovare piste olfattive da inseguire (cosa che può portare il cane ad allontanarsi anche nella vita normale, anche se non ha mai cacciato). In generale, i cani da seguita sono motivati, docili, gregari, indipendente e non molto addestrabili. Alcuni segugi usano l’abbaio in modo molto intenso e abbaiare è per loro una strategia comunicativa.

Una caratteristica dei cani da seguita è il lavoro in gruppo (muta) per cui i cani hanno una buona predisposizione sociale e comunicativa con altri individui anche estranei.

Cane da ferma

(Setter Inglese, Bracco Italiano, Weimaraner etc.)

I cani da ferma scovano il selvatico e lo segnalano agli umani attraverso uno schema innato di ferma-punta-riporto. I cani da ferma sono atletici, reattivi, sociali, esplorativi, predatori e addestrabili. Una caratteristica dei cani da ferma è la tendenza ad eccitarsi facilmente per cui devono essere abituati alla gestione della calma e del controllo.

I cani da ferma sono cani con capacità comunicative sociali elevate sia con gli altri cani sia con le persone.

Terrier

(Jack Russell, Fox Terrier, Cairn Terrier etc.)

I terrier sono combattivi, soprattutto i maschi, predatori tenacissimi nel perseguire lo scopo, inseguono la preda anche nella tana, abbaiano per segnalarla oppure tentano di trascinarla fuori; hanno una reattività sopra la media e sono difficili da controllare.

Per i terrier può essere complicato convivere con altri animali a meno che non abbiano avuto una ottima socializzazione nel giusto periodo del loro sviluppo. Essendo molto tenaci e spiccatamente predatori sono spesso anche territoriali per cui hanno bisogno che i proprietari lavorino assiduamente con loro per aumentare le loro capacità collaborative e disciplinare il loro istinto predatorio anche nel gioco, puntando ad allenarli alla calma. I terrier abbaiano molto quando sono eccitati o comunque come strategia comunicativa sia tra cani sia con le persone.

In conclusione

Un commento frequentissimo alle caratteristiche di razza è ‘Il mio cane è diverso’.

Non vuol dire nulla.

Ogni cane ha il suo carattere, la sua personalità e la sua storia che si affiancano alla predisposizione genetica per cui può distanziarsi dalle caratteristiche della sua razza e la diversità, seppure apprezzata dagli umani, può essere una anomalia.

In altre parole, che un cane si distacchi dalle caratteristiche della sua razza in modo che gli umani apprezzano non vuol dire che le caratteristiche di razza non contino nè che il cane rappresenta correttamente la razza a cui appartiene nè che è un cane migliore degli altri nè che, nell’eventualità si decida di prendere un altro cane della stessa razza, l’altro sara uguale e si comporterà nello stesso modo.

Ignorare o sminuire le motivazioni di razza perché l’esperienza con il proprio cane è diversa è un vero errore con un potenziale di rischio elevatissimo, in primis di sorprese non gradite su come è il cane, i suoi comportamenti e le sue esigenze.

Un altro punto da considerare è che il tipo di selezione influisce in modo importante sui cani appartenenti ad una stessa razza. Ad esempio, i cani selezionati per il lavoro hanno molto marcate le caratteristiche che li fanno eccellere nel lavoro mentre i cani selezionati per la bellezza, anche se della stessa razza, hanno marcate altre caratteristiche. Un cane in cui si nota molto questo fenomeno è il Labrador, che è un ottimo cane da lavoro ma che è molto diffuso anche come cane di famiglia. I cani selezionati per il lavoro hanno motivazione al riporto e alle attività molto marcate (per cui deve vivere una vita veramente attiva e impegnata. Una vita inattiva è fonte di grave sofferenza e problemi importanti per l’animale) mentre se è stato selezionato per essere un campione nelle esposizioni cinofile la sua predisposizione alla caccia potrebbe essere meno marcata.

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Lauretana

La mamma umana di Oban, autrice di Senti chi Abbaia, ama la montagna, leggere e scrivere, ha un debole per la mozzarella. Pensa che i cani siano creature straordinarie e la vita con loro un'esperienza oltre l'immaginabile che, incredibile ma vero, si scopre nella sua straordinarietà ogni giorno, anche dopo tanti anni con il cane.

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