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Accarezzare il cane fa bene: lo dice la scienza

Sentivo i suoi passi nell’acqua, dietro di me, come quelli di un bambino; mi raggiunse, mi toccò lievemente col muso per avvertirmi che era lì e come per chiedermi il permesso di accompagnarmi. Mi volsi e gli accarezzai la testa di velluto; e subito ho sentito che finalmente anch’io avevo nel mondo un amico‘.

Accarezzare la testa di velluto. Le parole di Grazia Deledda raccontano la poesia del contatto fisico con il cane.

Accarezzare il cane fa sentire bene

Chi ama i cani è attratto da loro e viene spontaneo avvicinarsi e accarezzarli; anche senza rendersene conto si gode di un beneficio immediato, i nervi sembrano trovare un po’ di quiete, l’umore migliora, l’anima trova un po’ di pace.

Non è casuale: è scientificamente provato che toccare il cane da sensazioni di benessere perchè il corpo risponde rilasciando i neurochemicals del piacere, che hanno anche un effetto fisiologico.

I benefici dell’accarezzare il cane

Diversi studi hanno osservato che accarezzare il cane ha diversi benefici. Tra questi:

  • Abbassa la pressione
  • Abbassa il colesterolo
  • Riduce il rischio di malattie cardiache
  • Riduce la tristezza, lo stress, l’ansia e il dolore, sia fisico sia psicologico.

In poche parole, è scientificamente dimostrato che accarezzare il cane fa bene agli umani.

Nella relazione però si è in due, c’è l’umano e c’è il cane, ed è doveroso chiedersi se i benefici del contatto fisico si estendono anche al cane o se sono solo limitati all’umano.

I cani e il contatto fisico

Il rapporto dei cani e il contatto fisico è una questione di cui occuparsi prima ancora di considerare gli eventuali effetti benefici perchè come abbiamo visto (qui) tanto ad alcuni cani piace moltissimo essere accarezzati tanti altri sono a disagio se qualcuno li tocca (non c’è nulla di strano); non solo, ci sono momenti buoni e momenti non buoni per accarezzare, ci sono punti buoni del corpo buoni e punti non buoni dove accarezzare e tantissimo conta chi offre le attenzioni (i propri umani e gli amici stretti sono una cosa, il resto del mondo è un’altra) e rispettare il cane, il suo carattere e la sua personalità è essenziale.

Detto questo, capiamo se essere accarezzati fa bene anche ai cani.

Ai cani fa bene essere accarezzati?

Al Center for the Study of Animal Wellness at the College of Veterinary Medicine della University of Missouri, negli Stati Uniti è stato osservato che essere accarezzati ha effetti benefici anche sui cani.

Tra questi, cambi positivi nei livelli di:

  • serotonina
  • endorfine
  • prolattina
  • ossitocina
  • dopamina
  • feniletilammina
  • cortisolo

Essere accarezzati ha, ha spiegato il dotto Franklin McMillan, ‘ampi effetti positivi sul sistema cardiovascolare del cane’: ad esempio, se esposti ad uno stimolo stressante come il dolore o la paura, il loro battito cardiaco e la pressione sanguigna si abbassano significativamente se sono accarezzati.

Alcuni studi hanno osservato che il contatto fisico in forma di carezza migliora le risposte immunitarie, rallenta i cambiamenti associati all’invecchiamento, riduce i liveli di colesterolo, migliora lo sviluppo del cervello e del sistema nervoso e promuove lo sviluppo fisico.

Altri studi hanno rilevato che i neurotrasmettitori associati alle carezze influenzano il comportamento e le emozioni dei cani: i cani accarezzati regolarmente sono più resistenti allo stress, hanno minore ansia da separazione, sono generalmente meno paurosi e hanno migliori capacità di apprendimento.

In conclusione

E’ scientificamente provato che accarezzare il came fa bene agli umani e che gli effetti sono sia mentali sia fisici.

E’ ugualmente stato osservato che i cani beneficiano delle carezze degli umani e anche nel loro caso i benefici sono sia fisici sia mentali.

Detto questo, come abbiamo visto prima, non tutti i cani amano essere toccati, non tutti i momenti sono giusti, non tutti i punti del corpo sono buoni e tantissimo conta chi accarezza per cui è comunque doveroso non dare per scontato che il cane apprezzi essere accarezzato e aspettare la sua apertura (si può dire che chi le ama cerca il contatto), non forzare carezze sui cani che hanno difficoltà con il contatto fisico, (ri)conoscere i segnali di disagio che qualsiasi cane può mandare se è toccato in punti o in modo che non apprezza o in un momento non giusto e rispettare la sua richiesta di spazio. Non solo non c’è necessariamente bisogno del contatto fisico per esprimere il proprio affetto, è anche commuovente rendersi conto di come il cane rispettato è grato per l’attenzione che si ha nei suoi confronti e di come apprezza chi lo rispetta.

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Lauretana

La mamma umana di Oban, autrice di Senti chi Abbaia, ama la montagna, leggere e scrivere, ha un debole per la mozzarella. Pensa che i cani siano creature straordinarie e la vita con loro un'esperienza oltre l'immaginabile che, incredibile ma vero, si scopre nella sua straordinarietà ogni giorno, anche dopo tanti anni con il cane.

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