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Le attività giuste per il cane anziano

Come gli umani, i cani hanno l’età cronologica (data dal tempo passato dal momento della nascita) e l’età biologica (data, detta in modo molto grossolano, dall’effettivo livello di invecchiamento, sia fisico sia mentale) e, proprio come per gli umani, l’età cronologica e l’età biologica non necessariamente coincidono, si può essere più giovani o più vecchi della propria età cronologica.

Due fattori che incidono in modo importante sull’età biologica sono lo stile di vita e l’alimentazione.

Come calcolare l’età del cane in anni umani

Un mito sui cani è che un loro anno equivale a 7 anni umani ma in realtà è scientificamente dimostrato che non è corretto.

Una formula utile è quella che usa il logaritmo naturale:

16ln(età del cane)+31

Per cui, ad esempio,

  • cane di 3 anni ha l’equivalente di 48 anni umani: 16ln(3)+31= 48
  • per un cane di 7 anni ha l’equivalente di 62 anni umani: 16ln(7)+31 = 62 anni
  • per un cane di 11 anni ha l’equivalente di 69 anni umani: 16ln(11)+31= 69 anni
  • per un cane di 14 anni ha l’equivalente di 73 anni umani: 16ln(14)+31 = 73 anni

Detto questo, è noto che la taglia e il peso del cane pesano sull’invecchiamento per cui l’età da sola non dice più di tanto.

Le fasi della vita

L’equivalente in anni umani dell’età dei cani dice qualcosa ma non tantissimo, non dice ad esempio se il cane è giovane, giovanissimo, adulto o anziano.

Per conoscere la fase di vita in cui si trova il cane è utile la formula che calcola l’aspettativa di vita (Greer et al.)

13.620 + (0.027638 x cm altezza) – (0.118609 x Kg peso)

la quale dice che:

  • fino al 50% dell’aspettativa di vita il cane è molto giovane e giovane
  • dal 50% al 75% dell’aspettativa di vita il cane è maturo
  • oltre il 75% dell’aspettativa di vita il cane è anziano

Ad esempio: un cane alto 56 cm che pesa 21kg, ha una aspettativa di vita di 12,67 anni [13.620+(0.027638 x 56) – (0.118609 x 21) = 12,67 anni] per cui fino a 6 anni è giovane, da 6 anni a 9,5 è maturo e oltre i 9 anni e mezzo è anziano.

Il cane anziano ha bisogno di avere una vita attiva e impegnata

Il Cane Anziano

Il cane anziano è una esperienza struggente e complicata emotivamente e praticamente e gli approcci sono tedenzialmente di tre tipi:

  • E’ anziano, è finito, non vale più niente
  • E’ anziano, si ha il terrore che se ne vada per cui lo si mette sotto una campana di vetro sperando così di farlo vivere il più a lungo possibile
  • E’ anziano e si fao finta che non lo sia

Non va bene nessuno dei tre perchè non è vero che il cane anziano è finito, non va bene iperproteggerlo e non va bene far finta che sia ancora giovane.

Quello che bisogna fare è fare è dare al cane la vita attiva e impegnata di cui ha bisogno, prendendo atto che è anziano, e quindi la sua vita attiva deve essere adatta ed adeguata alle sue condizioni fisiche e al suo stato di salute.

Fattori da considerare

Di fondo, gli aspetti da tenere in mente del cane anziano sono gli stessi degli umani anziani: tra questi, c’è minore energia per cui si stanca prima, c’è maggiore bisogno di riposo (anche se il riposo adeguato è fondamentale ad ogni età) e ci sono possibili patologie croniche, tra cui quelle osteoarticolari sono quasi una certezza.

Queste variabili possono portare la creatura a non volere o a non riuscire a fare ciò che un tempo faceva; il che però non vuol dire che non debba fare nulla, vuol dire, come accennavamo prima, che quello che si fa deve essere adeguato alla sua condizione.

Ascoltare e osservare

Si deve osservare e ascoltare il cane.

Ascoltare, per cogliere le sue richieste e le sue preferenze; osservare perchè l’entusiasmo può prendere il sopravvento sul dolore ed eventuali altre limitazioni e la creatura potrebbe spingersi troppo. Osservando si possono notare movimenti strani, zoppie, etc. e sapere quindi che nonostante le apparenze, l’esercizio deve essere adattato. Ad esempio la partitella di calcio che si trasforma in una passeggiata olfattiva che ha il vantaggio di impattare di meno sulle articolazioni e di soddisfare il fisico e la mente; la corsa che diventa una piacevole passeggiata, etc.

Cambiano i ritmi

Un altro aspetto da considerare è l’eccesso di esercizio: troppo e/o per troppo tempo. Oltre ad adattare il tipo di attività si deve considerare la durata – trasformare l’esercizio prolungato in più di minore durata e minore intensità.

Il punto è che se fare esercizio è necessario per tenere il cane in forma, l’eccesso è controproducente, porta a troppa fatica, stress e non di rado a farsi male.

Il clima

I cani anziani sono molto più sensibili sia al caldo sia al freddo dei cani giovani e adulti.

Un aspetto importante da considerare delle attività con il cane anziano sono quindi le condizioni climatiche, considerando che quello che un tempo sopportava con disinvoltura gli può essere di grande disagio.

Essere costanti

E’ meglio un esercizio moderato tutti i giorni che una attività intensa 2 volte alla settimana. E’ una regola che in assoluto vale nella vita ma ancora di più per il cane quando diventa anziano.

Con i cani anziani non si deve compensare concentrando le attività in pochi giorni/ore, si deve essere moderati e costanti.

Le pause

E’ importante dare al cane pause adeguate, sia che le chieda esplicitamente sia che non le chieda. Come vedevamo prima, non è raro che l’entusiasmo prevalga su qualsiasi cosa e in più i cani non si piangono tanto addosso per cui possono spingersi all’estremo anche quando non ce la fanno più.

E’ responsabilità degli umani fermarli al momento giusto e dare loro il recupero di cui hanno bisogno.

Attività mentali

Tenere attiva e stimolata la mente è importante per i cani anziani come per i giovani e si possono fare tanti esercizi che divertono e impegnano la creatura.

E’ bene farli con l’aiuto di un educatore cinofilo, che deve essere professionista serio e preparato, perchè tanto sono utili se scelti ed eseguiti correttamente tanto possono essere controproducenti se scelti ed eseguiti in modo non corretto.

Cosa non fare

  • Non cedere alla tentazione di fare troppo, di spingere la creatura oltre i suoi limiti. Ogni cane ha i suoi per cui non si può dire a priori quali sono, ma per tutti vale la regola che non devono essere superati. Se il cane è stanco, fermarsi; se non ha voglia, non spingerlo. A questo riguardo è utile ricordare che i cani conoscono il mondo con l’olfatto e per un cane anziano stare seduto ad osservare e annusare il mondo è una esperienza impegnativa, interessante e arricchente.
  • Non far ingrassare il cane: come per gli anziani umani, anche per i cani anziani il cibo può diventare una ossessione e come per gli umani anche per i cani l’obesità è un problema serio, è quindi importante non cedere alla tentazione di soddisfare gli occhioni mendicanti.
  • Non relegare il cane anziano a una vita da spettatore: sia che lo si faccia perchè si pensa che ne vale la pena, che non impara niente di nuovo, che non ha interessi nè desideri sia che lo si faccia per paura che si faccia male e per preservarlo il più a lungo possibile, non si deve smettere di far vivere il cane prima del tempo. Il cane, come gli umani d’altronde, non si merita una vita da spettatore; si merita l’impegno dei suoi proprietari per una vita da protagonista, nei modi e nei tempi adeguati alla sua età e alla sua condizione.
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Lauretana

La mamma umana di Oban, autrice di Senti chi Abbaia, ama la montagna, leggere e scrivere, ha un debole per la mozzarella. Pensa che i cani siano creature straordinarie e la vita con loro un'esperienza oltre l'immaginabile che, incredibile ma vero, si scopre nella sua straordinarietà ogni giorno, anche dopo tanti anni con il cane.

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