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Capire come i cani comunicano con gli altri cani

Sia gli umani sia i cani sono animali sociali e, in quanto tali, per entrambe le specie la comunicazione è essenziale e infatti gli umani tra di loro comunicano e i cani tra di loro comunicano, non c’è nulla di straordinario in questo. Ciò che è speciale è che nonostante siano specie diverse e nonostante usino modi di comunicare molto diversi, cani e umani comunicano tra loro e si capiscono anche.

Abbiamo visto in più occasioni che i cani sono straordinari e sono ben più intelligenti di quello che si pensa comunemente e uno dei motivi sono le loro capacità in fatto di comunicazione.

E’ l’argomento di cui ci occupiamo oggi. Grazie a Sara de Cristofaro, educatore cinofilo, preparatore cani allerta diabete e autrice del best-seller Senti chi Abbaia.

Di cosa è fatta la comunicazione canina

  • comunicazioni visive
  • comunicazioni tattili
  • comunicazioni uditive (vocalizzazioni)
  • comunicazioni olfattive (odori)

Le comunicazioni possono essere volontarie ed involontarie

Come avviene per gli umani, anche i cani possono inviare comunicazioni sia volontariamente sia involontariamente. Un caso esemplare di comunicazioni involontarie sono i segnali olfattivi che sono inviati senza poterli controllare e possono causare un cambiamento nel comportamento di chi li riceve. Ad esempio, quando un cane vive una emozione – ad esempio si stressa – rilascia un odore specifico nell’ambiente, odore che viene percepito dagli altri cani ed è per loro una comunicazione perchè li informa sullo stato emotivo di chi lo ha rilasciato.

Gli interventi umani hanno conseguenze sulla comunicazione dei cani

La selezione artificiale che gli umani hanno fatto nel corso dei decenni ha cambiato la anatomia e la morfologia di numerose razze di cani riducendone le capacità di segnalazione sociale. Quattro casi sono esemplari:

  • i brachicefali
  • i cani che hanno le orecchie sempre erette
  • i cani che hanno la coda molto corda
  • chi ha il pelo molto lungo

I brachicefali non possono avere diverse espressioni facciali mentre chi ha le orecchie sempre erette e chi ha la coda molto corta ha perso parte del suo repertorio comportamentale espresso da queste strutture anatomiche. Il pelo molto lungo oscura alcuni segnali visivi, come ad esempio la piloerezione (di cui ci occupiamo più in basso), e addirittura alcune parti del corpo come gli occhi, la bocca o le zampe, cosa che rende la comunicazione visiva molto complessa, sia nella parte di invio corretto delle informazioni visive sia per chi le interpreta.

Le comunicazioni visive

Postura e posizione di parti del corpo inviano informazioni relative a come si sente il cane e quale sono le sue intenzioni.

E’ molto interessante notare che le prime informazioni che i cani inviano e con cui danno indicazioni sulle loro intenzioni sono date dalle proprie dimensioni e dalla postura: i cani possono segnalare sicurezza, attenzione o minaccia aumentando le dimensioni del proprio corpo, tirandosi su fino al massimo della loro altezza e aumentando la tensione dei muscoli, e con la piloerezione (il sollevamente del pelo sulla schiena del cane che può comunicare tensione).

Come possono aumentare le proprie dimensioni, così i cani possono anche volere che gli altri li percepiscano più piccoli di quello che sono – ad esempio per evitare i conflitti o durante interazioni per loro stressanti – e lo fanno abbassando il corpo e la coda e abbassando le orecchie.

Le espressioni facciali

In interazioni sociali ravvicinate, i cani ottengono e inviano informazioni su come si sentono tramite le espressioni facciali, lo sguardo e la posizione delle orecchie e della bocca.

Gli studiosi ci dicono che fino a qualche tempo fa si riteneva che le espressioni facciali fossero involontarie ma è stato scoperto che sono volontarie e che i cani le usano per comunicare attivamente con altri.

Cosa comunicano gli occhi

Diversi studi hanno osservato che i cani quando processano il muso degli altri cani centrano la loro attenzione sulla regione degli occhi, che comunicano lo stato emotivo degli individui: gli occhi sono ‘morbidi’ in contesti rilassati e non minacciosi e sono ‘duri’ (parzialmente aperti e, con la fronte aggrottata) quando esprimono un alto livello di tensione.

Gli occhi hanno una funzione importantissima nella comunicazione dei cani. I quadrupedi raccolgono informazioni sulle intenzioni degli altri individui anche valutando la loro volontà di avere un contatto visivo, specialmente in situazioni di tensione: i cani guardano fisso gli altri individui per minacciarli mentre per tranquillizzare e ridurre la tensione durante una interazione evitano il contatto visivo.

Il ruolo della bocca

Anche la bocca è conduttrice di informazioni e segnala diverse intenzioni, emozioni e stati d’animo. Dalla posizione delle labbra, ad esempio, i cani valutano se chi hanno davanti ha intenzioni minacciose oppure pacificatorie, se è rilassato oppure stressato.

L’abbaio

Anche l’abbaio è estremante interessante. Alcuni dati interessanti sono i seguenti:

  • L’abbaio porta informazioni sulle caratteristiche fisiche di chi sta abbaiando e di come si sente permettendo ai cani di differenziare non solo tra gli abbaia prodotti da diversi individui nello stesso contesto ma anche tra i diversi contesti in cui sono prodotti.
  • L’abbaio ha una frequenza tra i 160 e i 2630 Hz
  • Diversi tipi di abbaio sono usati per diverse situazioni, ad esempio abbai più lunghi e a bassa frequenza sono usati quando si avvicina uno sconosciuto mentre abbai ad alta frequenza sono caratteristici di situazione di solitudine.
  • Diverse razze abbaiano in modo diverso, con alcune che abbaiano pochissimo (ad esempio il chow-chow, il basenji e lo shar-pei) e altre che abbaiano di più della media
  • Il modo di abbaiare cambia da individuo a individuo
  • L’abbaio è solitamente usato in interazioni vicine e in contesti come il saluto, l’allerta, richiamare l’attenzione, o durante il gioco.
  • Abbaiare è un comportamento allomimetico, ossia una attività di gruppo in cui diversi individui abbaiano all’unisono, rispecchiandosi e stimolandosi a vicenda.

I cani riconoscono gli individui dal loro odore

Le comunicazioni olfattive

L’olfatto è il senso principale dei cani ed ha anche un ruolo molto importante nella comunicazione canina. Un aspetto da evidenziare della comunicazioni olfattiva è che è considerata molto efficiente perchè gli odori persistono nell’ambiente per cui permettono di acquisire informazioni su chi li ha inviati anche senza che l’individuo sia presente o vicino e senza che ci siano interazioni dirette. Dagli odori lasciati dagli altri, i cani ne capiscono anche lo stato emotivo e quello che sentono ha effetti sia comportamentali sia fisiologici su di loro.

Il rilascio di informazioni olfattive è sia inconsapevole – ad esempio le informazioni che dal suo odore i cani traggono sul sesso o lo stato emotivo dell’individuo – sia volontaria – quando i cani depositano intenzionalmente il loro odore nell’ambiente attraverso la pipì, la popò e le secrezioni ghiandolari (il marcare).

I cani riconoscono e distinguono gli individui (cani, umani, altri animali) dal loro odore e distinguono il proprio odore da quello degli altri (il famoso specchio olfattivo di cui ci siamo occupati qualche tempo fa) e, come può notare chi osserva due cani che si incontrano, si odorano diverse parti del corpo – il sottocoda, le orecchie, il muso. Si ipotizza che ottengano informazioni diverse dalle diverse parti del corpo.

Ovviamente un’altra fonte di informazione olfattiva è lo studio della pipì e della popò degli altri cani.

Tra cani il contatto fisico è di breve durata

Le comunicazioni tattili

I cani possono usare comunicazioni tattili a fini intimidatori – ad esempio appoggiare le zampe sulla schiena o su altre parti del corpo, prendere il muso dell’altro nella bocca (è un segnale di controllo), ‘abbracciare’ l’altro cane, leccare il muso dell’altro cane.

Leccare il muso dell’altro cane – che spesso diventa un vero e proprio infilare il muso in bocca – è un comportamento infantile che tanti cani manifestano anche nell’adolescenza e nell’età adulta e che tanto è accettato nei cuccioli tanto infastidisce quando lo hanno i grandi, con le conseguenze che possono esserci quando lo fanno.

Le comunicazioni tattili servono anche per mantenere la coesione sociale, tra queste ci sono: riposarsi vicini, appoggiare la testa sulla spalla dell’altro cane durante i saluti o gli approcci sessuali che precedono l’accoppiamento, e il ‘social grooming‘, che di solito include pulire il muso leccandolo o mordicchiando.

Da notare che il contatto fisico tra i cani solitamente è di breve durata, a differenza di quello che invece avviene nel contatto fisico da parte degli umani.

E con questo si capisce quando i cani comunicano?

Ahinoi no. La comunicazione canina è estremamente complessa: c’è la vastità dei comportamenti comunicativi e dei segnali comunicativi, c’è che uno stesso segnale può avere significati anche opposti tra loro (un esempio clamoroso è l’inchino, comunemente associato al gioco e che che spesso vuole effettivamente dire invito al gioco ma che anticipa anche un attacco), c’è che i comportamenti presi singolarmente, se anche sono descrivibili (ad esempio, il cane ha le labbra sollevate, il cane ha gli occhi morbidi, il cane ha le orecchie tirate indietro, il cane si lecca le labbra) non permettono di interpretare correttamente il suo stato emotivo e le sue intenzioni e c’è che ogni cane ha la sua individualità anche in fatto di comunicazione.

Come capire cosa sta comunicando il cane

Per interpretare correttamente la comunicazione del cane:

  • si deve valutare il cane nel suo complesso – postura, espressioni, sguardi, eventuali vocalizzazioni devono essere considerati insieme
  • si deve contestualizzare il cane e la sua comunicazione alla situazione in cui si trova
  • si deve ricordare che anche i comportamenti, non solo postura, espressioni, sguardi, eventuali vocalizzazioni, sono comunicazioni
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Lauretana

La mamma umana di Oban, autrice di Senti chi Abbaia, ama la montagna, leggere e scrivere, ha un debole per la mozzarella. Pensa che i cani siano creature straordinarie e la vita con loro un'esperienza oltre l'immaginabile che, incredibile ma vero, si scopre nella sua straordinarietà ogni giorno, anche dopo tanti anni con il cane.

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