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L’ansia da separazione dal cane

Di ansia da separazione del cane si parla. I proprietari spesso definiscono così quei comportamenti che considerano problematici che i cani possono manifestare quando sono lasciati da soli (che si tratti effettivamente di una difficoltà del cane che non sa gestire la separazione, anche se brevissima, o che siano manifestazioni di malessere dovute a maltrattamento, quale è lasciare il cane da solo per ore e ore, è un altro discorso).

L’ansia da separazione però non è solo dei cani e di questa seconda ci occupiamo oggi.

Proprietari e ansia da separazione

Oltre all’ansia da separazione del cane esiste infatti l’ansia da separazione dal cane, e ne soffrono i proprietari. Ne tratta tra gli altri l’educatrice cinofila americana Patricia McConnell.

Secondo una ricerca condotta da CertaPet, negli Stati Uniti quasi la metà dei proprietari (il 47%) soffre di ansia quando è lontano dal suo cane (non facciamo statistica negli Stati Uniti ma rientriamo nella categoria, soffriamo di ansia da separazione dal cane… Rido ancora pensando a quando è arrivato Oban e ho dichiarato convinta, con lui saremo serenissimi, lo lasceremo senza problemi e andremo ovunque. Come no….).

Come si riconosce l’ansia da separazione dal cane?

la domanda come si riconosce l’ansia da separazione dal cane ha una prima risposta, basic che fa ridere per la sua ovvietà: uno è ansioso quando è lontano dal cane; vorrebbe chiamarlo al telefono per sapere come sta, quando cammina sente che gli manca un pezzo, trova i sacchetti nelle tasche, e via dicendo.

Quella di prima è una risposta ovvia ma anche limitata perchè i sintomi di ansia da separazione dal cane sono di più e se c’è una dimensione di individualità anche nell’ansia da separazione dal cane (ogni caso ha le sue caratteristiche e i suoi perchè) ci sono alcune ragioni molto diffuse. Tra queste

  • avere difficoltà a lasciare il cane anche quelle poche ore che sono normali per la vita di un umano e normali per un cane da sostenere
  • avere difficoltà a separarsi dal cane anche per pochi minuti
  • smettere di viaggiare pur di non lasciare il cane
  • entrare in ansia al solo pensiero di doversi separare dal cane anche per poco

I motivi per l’ansia da separazione dal cane

Abbiamo detto prima, ognuno ha i suoi perchè soffre di ansia di separazione dal cane. Posto questo, come per il modo in cui si esprime, l’ansia da separazione dal cane ha alcune ragioni che si trovano comunemente:

  • Abitudine alla vicinanza: c’è chi vive in simbiosi con il suo cane e ad un certo punto si è così abituati a stare sempre insieme che una separazione anche brevissima mette in ansia
  • Il pensiero che a stare da solo anche per pochissimo il cane soffra
  • Il pensiero che anche il cane sia così attaccato a se che lasciandolo, anche se con persone fidatissime, lo si fa soffrire
  • La paura che durante la separazione possa succedere qualcosa al cane
  • Particolarmente presente tra alcuni proprietari di rescue è la sensazione che se ci si separa anche temporaneamente dal cane si viola una promessa, quella di dare alla creatura una felice dopo l’adozione.

Cosa fare se si soffre di ansia da separazione dal cane?

Prima di rispondere è opportuno chiedersi se l’ansia di separazione dal cane è un problema o no e, mano sul cuore, tutto considerato, non si può negare che lo sia; se non altro è limitante.

Detto questo, una risposta sensata sarebbe ‘gestirla’ ma la vita non è sempre razionale, i sentimenti non sono sempre sensati e la relazione che si ha con il proprio cane sono tali da riuscire a rendere ridicolo lo spazio per la razionalità.

E allora perchè parlarne?

Perchè, come abbiamo visto prima, in realtà non riuscire a separarsi dal proprio cane nemmeno per poco è un problema anche se si riesce a non considerarlo tale e qualcosa si può fare.

Vediamo.

  • Abbiamo visto in passato che i cani non devono essere lasciati da soli a lungo ma la vita è imprevedibile, non si può essere certi che non ci si troverà a doversi separare dal cane. E’ utile ricordare che si fa il bene del cane a insegnargli che la separazione non è niente di straordinario nè di spaventoso. Perchè possa essere così, deve conoscerla.
  • E’ importantissimo considerare che per i cani troppa solitudine è un problema serio ma è egualmente importante ricordare che stare da soli qualche ora è bene che rientri nella normalità e se come tale è vissuto può essere anche un’occasione per godere di un po’ di calma.
  • Un’altra cosa che aiuta nella separazione è ricordare che i cani hanno i loro gusti e i loro punti di debolezza (oltre, ovviamente, ai punti di forza) per cui può essere che il proprio cane non apprezzi per nulla qualcuna delle normali attività che i proprietari svolgono (ad esempio, andare al mercato, fare un giro di shopping o anche prendere un aperitivo in un bar) per cui tra le due – essere sempre con l’umano ma in una situazione di disagio e stress o una breve separazione – per il cane è preferibile la breve, nota, ben gestita e quindi serena, separazione.

Una cosa difficile da gestire

Con il timore che possa accadere qualcosa quando si è lontani è veramente difficile entrare a patti. E’ un fatto della vita il suo essere imprevedibile (ma può accadere al cane come ai suoi umani quando sono senza di lui/lei (nella mia follia, è uno dei motivi per cui quando dobbiamo andare fuori città in automobile anche solo per qualche ora portiamo sempre dietro l’animale; evitare il rischio che rimanga da solo a casa se a noi succede qualcosa) ma anche su questo ci sono alcune variabili che possono aiutare a considerare con maggiore serenità la questione:

  • età e stato di salute del cane – età avanzata e/o stato di salute non ottimale sono un elemento di rischio maggiore e, almeno dal mio punto di vista, è più che comprensibile che non ci si senta di separarsi dalla creatura se non per il minimo e solo se strettamente necessario; se il cane è giovane e in buona salute, e in ottime mani, il rischio è minore.
  • con chi rimane il cane – se ci si fida ciecamente di chi prende in carico il cane in propria assenza dovrebbe essere un po’ più facile lasciarlo (però è anche vero che se si ha difficoltà a separarsi è difficile che si abbia una persona di fiducia a cui affidarlo…)

In conclusione

Si può dire che esiste un giusto o uno sbagliato per come si gestisce l’ansia da separazione da cane? Nì.

L’unico giusto è il benessere del cane e si sa che richiede che sappia gestire le separazioni perchè non si può garantire che non debba affrontarle e può viverle serenamente solo se è preparato e le conosce e perchè, come vedevamo prima, ci sono situazioni per cui, per il cane, una breve separazione è migliore dell’alternativa.

Tra i compiti e le responsabilità dei proprietari c’è quindi insegnare al cane la serenità della separazione, a costo di insegnarlo prima a se stessi.

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Lauretana

La mamma umana di Oban, autrice di Senti chi Abbaia, ama la montagna, leggere e scrivere, ha un debole per la mozzarella. Pensa che i cani siano creature straordinarie e la vita con loro un'esperienza oltre l'immaginabile che, incredibile ma vero, si scopre nella sua straordinarietà ogni giorno, anche dopo tanti anni con il cane.

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