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Come si riconosce il Cane dominante

Il cane passa per primo dalla porta. E’ dominante (e devi sottometterlo)

Il cane tira al guinzaglio. E’ dominante (e devi sottometterlo)

Il cane è aggressivo con gli altri cani. E’ dominante (e devi sottometterlo)

Il cane vuole dormire sul letto. E’ dominante (e devi sottometterlo)

Il cane bullizza gli altri cani. E’ dominante (e devi sottometterlo)

Il cane difende la sua pappa. E’ dominante, (e devi sottometterlo)

Il cane difende i suoi giochi. E’ dominante, (e devi sottometterlo)

Etc. etc. etc.

Dalla teoria su cui si basano smontata dal suo stesso autore al legame che si forma tra cane e proprietari agli effetti sui cani e sulla relazione umano-canina, dominanza e sottomissione e le pratiche ad esso associate sono scientificamente esposte nella loro debolezza e pericolosità.

Il loro uso ha conseguenze gravi e spesso, purtroppo, irrecuperabili per la vita e il benessere dei cani, per i proprietari e per la relazione umano-canina e il sostenere che qualcuno sa usare e dosare i metodi coercitivi per cui ha straordinari risultati senza effetti negativi è una storia, pretestuosa.

C’è anche un altro problema: i seguaci della dominanza-sottomissione-coercizione fanno un altro errore, ignorano (che sia per scelta o per non saper di meglio alla fine conta poco) la vera natura dei cani e il vero significato dei loro comportamenti e delle loro comunicazioni.

E, per quanto possa sembrare assurdo visto che si concentrano su quella, l’errore riguarda anche la dominanza.

La presunta dominanza

Come mostrano i casi presentati all’inizio, che si vivono tutti i giorni, sono categorizzati come dominanti i cani che hanno manifestazioni comportamentali che appaiono come aggressive e/o prepotenti.

La realtà è molto diversa.

La dominanza non è un tratto della personalità

Dominante è il comportamento, non il cane

Un primo fondamentale punto da considerare è che parlare di cane dominante come se la dominanza fosse un tratto della personalità è sbagliato.

La dominanza non è un tratto della personalità, esiste il comportamento dominante [come spiega l’Ethology Institute di Cambridge] messo in atto da un individuo nei confronti di un altro, che conosce (non avviene quindi tra sconosciuti che si incontrano per caso per strada) con la funzione di ottenere o mantenere accesso temporaneo ad una risorsa specfica in un momento specifico ed è riconosciuto autonomamente dai membri del gruppo sociale di appartenenza per la capacità e competenza che l’indiviudo mostra, non è imposta con la forza.

Il comportamento dominante è legato alla situazione, all’altro individuo e alla risorsa, non è assoluto.

In sintesi, esistono comportamenti che, a seconda delle situazioni, delle risorse e degli individui coinvolti, sono definibili come dominanti.

I cani non sono tutti uguali

Come gli umani i cani non tutti ugual, ognuno ha la sua personalità e il suo carattere (oltre a gusti, motivatori, motivazioni, storia, etc.) e, proprio come gli umani, sono animali sociali e nei nuclei di cui fanno parte ognuno ha la sua posizione e il suo ruolo, dati non solo dalle competenze ma anche dalla personalità.

E come nelle società umane esistono persone che hanno personalità tali per cui ottengono automaticamente e spontaneamente il rispetto e, in qualche modo, anche l’assoggettamento, degli altri, lo stesso è per i cani.

Per gli umani si parla di persone autorevoli, per i cani si dovrebbe dire lo stesso.

Il cane autorevole

Come esistono uomini e donne autorevoli, così esistono cani autorevoli, le cui caratteristiche di fondo non si distaccano da quelle degli umani autorevoli: sono cani che per la loro personalità incutono naturalmente rispetto negli altri.

Il cane autorevole è sicuro di se

Come si riconosce il cane autorevole

Il cane autorevole è sicuro di se, ha competenze sociali ben sviluppate, sa comunicare, sa gestire situazioni e risorse; quando ritiene serva, interviene per pacificare situazioni di tensione in cui sono coinvolti altri, sia che si tratti di conflitti tra persone di famiglia sia tra altri cani.

Il cane autorevole non ha bisogno di fare scenate, aggredire, pretendere con la forza, da segnali chiari e gli altri lo riconoscono come autorevole e automaticamente gli lasciano spazi e accesso alle risorse.

E’ utile ricordare qui che la violenza è anti-economica da un punto di vista evolutivo e della sopravvivenza: consuma molte energie ed è rischiosa, chi si ferisce può non essere più in grado di funzionare e la sua stessa sopravvivenza è minacciata.

Il cane autorevole, infatti, non litiga inutilmente e non usa la forza per imporsi ed ottenere, è naturalmente riconosciuto dagli altri che spontaneamente si muovono intorno a lui/lei in modo che potremmo definire, molto malamente ma rende bene l’idea, ossequioso.

Il cane autorevole in famiglia

Il cane autorevole è, sempre detto in modo molto grezzo, naturalmente ‘un capo’.

Viene quindi spontaneo chiedere come si conciliano la sua personalità e la vita all’interno della famiglia umana a cui appartiene.

La risposta è, benissimo: il cane autorevole non ha quei comportamenti aggressivi e prepotenti comunemente considerati identificativi della dominanza e infatti è molto frequente che i proprietari abbiano un cane autorevole e pensino che sia come tanti altri.

E’ un fatto che le personalità fragili, instabili, ansiose, nevrotiche e paurose prendono maggiormente l’attenzione dei proprietari, i loro comportamenti costringono ad accorgersi di loro.

La risposta alla domanda come si concilia la personalità del cane autorevole con la vita in famiglia è: tutto dipende dai proprietari.

Come abbiamo visto (qui), all’interno del gruppo sociale (la famiglia, per i pets) ognuno ha le sue competenze e il suo ruolo dettato dalla migliore attitudine per quel compito. Il compito degli umani è gestire le risorse e gli ambienti urbani, guidare e dare regole.

In famiglie in cui gli umani svolgono il loro ruolo con competenza e il cane conduce vita adeguata (in cui le sue esigenze fisiche, mentali ed emotive sono soddisfatte), il cane è sereno e non ha ragione di sfidare per la posizione gerarchica, sia che abbia personalità autorevole sia che sia un ‘follower‘, e tutta la varietà di personalità che ci sono in mezzo.

Problemi di gerarchia (che non è dominanza) nascono quando gli umani non svolgono il loro ruolo.

Quali caratteristiche ha il cane autorevole?

Il cane autorevole ha diverse caratteristiche. Tra queste:

  • Non cerca il conflitto. Il che non vuol dire che non sia disposto a lottare, vuol dire che il conflitto è l’ultima scelta e se è minacciato ringhia mostrandosi disposto a non ingaggiare conflitti.
  • Ha buone capacità di comunicazione quindi è diretto nelle interazioni ma se sono mal sopportate dagli altri, accetta di buon grado di interromperle.
  • In casa ha tutto ciò che ritiene importante perchè chiede in modo educato per cui gli viene concesso quasi tutto e quello che non può avere non è motivo di conflitto
  • Ha grandi libertà perchè le sa gestire e di conseguenza ha un basso livello di frustrazione

In conclusione

La questione della natura dei cani è straordinariamente complicata e ha implicazioni importanti per il benessere dei cani, per la relazione umano-canina e per la qualità di vita degli umani.

La natura dei cani e la relazione che hanno impone il dovere e la responsabilità di non fermarci a ciò che è comodo.

Svilire e sminuire esseri complessi come sono i cani (oltre alla importante ricchezza cognitiva ed emotiva che sono, particolarmente quest’ultima, per tanti aspetti comparabile a quella umana, i cani hanno comunicazione, regole e comportamenti) è un errore serio e la differenza fondamentale e sostanziale tra chi è veramente il cane dominante, il modo in cui si comporta e relaziona con gli altri e come vive nel suo nucleo familiare e chi è il cane abitualmente definito e trattato da ‘dominante’ lo rivela nella sua pienezza.

In collaborazione con Sara de Cristofaro, educatore cinofilo, e co-autrice del best-seller Senti chi Abbaia

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Lauretana

La mamma umana di Oban, autrice di Senti chi Abbaia, ama la montagna, leggere e scrivere, ha un debole per la mozzarella. Pensa che i cani siano creature straordinarie e la vita con loro un'esperienza oltre l'immaginabile che, incredibile ma vero, si scopre nella sua straordinarietà ogni giorno, anche dopo tanti anni con il cane.

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