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L’odore dei cani e la relazione con i proprietari

L’olfatto ha un ruolo centrale nella vita dei cani, è potentissimo, è il loro senso principale e permette loro di conoscere e orientarsi nel mondo.

Tra le tante cose strabilianti che i cani fanno con il loro naso, tra cui ad esempio c’è percepire i cambi ormonali e gli stati d’animo e rilevare fonti di calore, c’è anche identificare e distinguere gli amici dai nemici e i proprietari dagli altri umani.

L’olfatto è così importante per i cani che si dice che vedono il mondo con il naso.

L’olfatto non è prerogativa dei cani ovviamente, ce l’hanno anche gli umani e seppure il nostro è meno sofisticato e potente di quello dei cani e meno centrale per il nostro funzionamento e la nostra vita, comunque è un senso importante anche per noi e tra i diversi usi che ha ce n’è uno che riguarda, forse un po’ a sopresa, anche i nostri compagni quadrupedi. Se ne è occupata una recente ricerca pubblicata sulla rivita Scientific Reports.

Ogni individuo ha il suo odore, che è influenzato da diversi fattori tra cui l’età, la dieta, cambi ormonali, malattie e infezioni, e gli odori hanno, tra gli altri, un ruolo importante nel riconoscimento degli individui.

Gli studiosi ci dicono che l’olfatto è pienamente funzionante immediatamente dopo la nascita e già da neonati i piccoli umani mostrano di preferire certi odori rispetto ad altri e riescono a distinguere gli odori che conoscono da quelli che non conoscono, tanto che si servirebbero dell’odore per trovare dove attaccarsi quando succhiano il latte dalla mamma.

Le mamme riconoscono i figli dall’odore poche dopo il parto (capacità che i padri sembrano avere nei confronti dei figli quando questi hanno 8-9 anni, non prima) ed è stato osservato che le donne sanno distinguere un neonato da un altro (nessuno dei quali figlio suo) dall’odore dopo averlo tenuto in braccio per appena 1 ora.

In poche parole, è provato che gli umani riescono a distinguere altri conspecifici dall’odore.

Visto che gli umani riconoscono altri individui dal loro odore, i ricercatori si sono chiesti se, sulla base del solo odore, i proprietari riescono ad identificare il proprio cane rispetto ad altri. Quello che hanno trovato è interessante anche se per certi versi è sorprendente.

La cosa non sorprendente, se non altro pensando alla nostra esperienza, è che effettivamente i proprietari riescono a distinguere il loro cane dall’odore. Eduard aveva quello che chiamavamo il suo odorino e Oban che non odora, ha però i suoi odorini.

Le altre osservazioni emerse sono:

Gli uomini siano più bravi delle donne a riconoscere i loro cani dall’odore. Appare tanto strano visto che si ritiene che le donne abbiano un olfatto migliore degli uomini e, almeno per quanto riguarda i cani, se ne occupano molto molto di più degli uomini cosa che fa pensare che conoscano il loro animale molto meglio dei membri maschi della famiglia e che, quindi, rispetto a loro saprebbero riconoscere l’odore del cane più degli uomini che è plausibile pensare non si accorgono nemmeno che ne hanno uno.

Un altro dato strano che riportano i ricercatori è che i cani che vivono fuori casa sarebbero identificati con maggiore facilità dei cani che vivono in casa. Di nuovo viene spontanea la domanda, come fa uno a riconoscere l’odore di un essere con cui non ha familiarità o di cui comunque non sente bene l’odore, cosa che all’esterno avviene molto più che all’interno?

Sembra poi che ci sia maggiore facilità ad individuare il proprio cane se è nutrito con i croccantini rispetto alla BARF. Una ipotesi che gli studiosi hanno avanzato si basa sull’osservazione che le donne preferiscono l’odore di uomini che hanno una dieta ricca di frutta e verdura rispetto a uomini che hanno una dieta carnivora; hanno quindi ipotizzato che preferiscano l’odore del cane che mangia croccantini rispetto a quello del cane che mangia carne cruda e così lo riconoscano più facilmente.

Un altro dato emerso è che i proprietari più giovani hanno maggiore facilità ad identificare il loro cane dall’odore rispetto ai proprietari più anziani. Una ipotesi è che la capacità olfattiva degli umani, come quella dei cani, si riduce con l’avanzare dell’età.

Concludendo, che i proprietari riescano a riconoscere il loro cane solo dall’odore pare un po’ la scoperta dell’acqua calda; che siano più bravi gli uomini, meglio se giovani, di cani che mangiano croccantini, e che vivono all’esterno piuttosto che in casa sembra quantomeno strano.

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Lauretana

La mamma umana di Oban, autrice di Senti chi Abbaia, ama la montagna, leggere e scrivere, ha un debole per la mozzarella. Pensa che i cani siano creature straordinarie e la vita con loro un'esperienza oltre l'immaginabile che, incredibile ma vero, si scopre nella sua straordinarietà ogni giorno, anche dopo tanti anni con il cane.

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