Il superpotere segreto dei cani

Sempre alla ricerca di idee su cosa scrivere, ho trovato su science focus della BBC un titolo che mi ha incuriosita e che ho poi rubato ed è ora anche il titolo di questo contenuto.

Il superpotere segreto dei cani.

Da solo è intrigante ma dice poco, è il sottotitolo che rivela qualcosa di più: La ragione per cui i cani sono i migliori amici degli umani non è perchè sono intelligenti ma perchè sono fatti per amarci. Ne scrive Clive D. L. Wynne, autore del libro ‘In Dog is Love: The Science of Why and How Your Dog Loves You‘ (L’amore è nei cani: la scienza del perchè e del come il tuo came ti ama).

Vediamo.

Wynne ci ricorda, come abbiamo visto in altre occasioni, che fino a poco fa i cani erano considerati una creazione degli umani, ‘un mostro come quello di Frankenstein’, dice, per cui non c’era interesse nei loro confronti.

Tutto è cambiato in tempi relativamente recenti quando qualcuno si è accorto della eccezionale capacità dei cani di seguire quello che fanno gli umani e si è diffusa l’idea che lo straordinario successo dei cani nella società umana dipende da quella che è stata definita ‘cognizione sociale di tipo umano‘.

In poco tempo quindi i cani sono passati dall’essere considerati mostri di Frankenstein a creature con una capacità di capire gli umani di fatto unica nel mondo animale.

Wynne va un po’ controcorrente e sostiene che quello che rende speciale la posizione dei cani nel mondo umano non è la loro capacità di capire gli umani, secondo lui ce l’hanno anche altri animali tra cui cita addirittura i pipistrelli, quello che li rende così speciali è la loro infinita capacità di amare.

Il superpotere segreto dei cani sarebbe, quindi, secondo Wynne, l’amore, di cui abbiamo prova ovunque e ad ogni occasione.

Wynne spiega che con i suoi collaboratori ha scoperto che la spinta, che definisce eccezionale, dei cani di formare forti legami emotivi è genetica.

Negli umani un fenomeno simile si trova in individui che soffrono di una malattia rara, dovuta alla mutazione di quei geni, chiamata Sindrome di Williams-Beuren uno dei cui tratti caratteristici è proprio la ‘socialità esagerata’, naturale nei cani, che si manifesta, tra gli altri, con la propensione eccessiva a formare ‘legami emotivi calorosi’.

Inoltre, alcuni scienziati ad Atlanta, in Georgia, Stati Uniti, hanno identificato come i sistemi di ricompensa nel cervello dei cani si accendono quando ai pelosi si ricordano i loro umani e scienziati a Tokyo in Giappone, hanno scoperto come, quando cani e umani si guardano, in entrambi si alzano i livelli di ossitocina, detta anche l’ormone dell’amore.

In altre parole, Wynne sostiene, la scienza ci dice che i cani sono geneticamente predisposti ad amare.

Per i tanti proprietari coinvolti nell’amore dei loro cani questa notizia non viene come una sorpresa ma Wynne evidenzia che è importante avere conferma scientifica di cose anche note empiricamente perchè conoscere la vera natura dei cani e le loro esigenze ci dice cosa hanno bisogno di ricevere da noi.

Queste creature così straordinariamente sociali che si sono promesse a noi e che vivono per la nostra presenza e la nostra compagnia si meritano che ricambiamo la loro fiducia e che rispettiamo le loro esigenze e ricambiamo quello che ci danno, tra cui, importantissimi, il nostro amore, il nostro rispetto e la nostra presenza.

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Lauretana

La mamma umana di Oban, autrice di Senti chi Abbaia, ama la montagna, leggere e scrivere, ha un debole per la mozzarella. Pensa che i cani siano creature straordinarie e la vita con loro un'esperienza oltre l'immaginabile che, incredibile ma vero, si scopre nella sua straordinarietà ogni giorno, anche dopo tanti anni con il cane.

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