Home Educazione Cinofila Cosa rischia chi sbaglia la scelta del cane

Cosa rischia chi sbaglia la scelta del cane

Ripetiamo continuamente che una volta stabilito che si è pronti ad accogliere un cane nella propria vita, è fondamentale scegliere il cane giusto.

Ogni coppia cane-proprietario è unica, per cui non esiste Il Cane Giusto in assoluto, esiste il cane giusto per ciascuno di noi.

Quello che esiste in assoluto sono i rischi associati alla scelta sbagliata del cane.

Ogni cane ha una predisposizione (ad esempio, la caccia, la difesa, la guardia) dovuta alla genetica (l’appartenenza ad una razza), e poi ha il suo carattere e la sua personalità.

I cani non scelgono la famiglia in cui andranno a vivere, nè il posto in cui vivono nè il tipo di vita che conducono, per cui può capitare che un cane da difesa finisca in una famiglia super socievole con bambini piccoli oppure che un cane da caccia finisca a casa di una anziana signora con problemi motori, oppure che un cane bisognoso di contatto fisico continuo finisca a casa di qualcuno che lo lascia da solo in giardino tutto il giorno.

I cani sono alla mercè degli umani e possono solo subire la vita che viene imposta loro tanto che alcuni educatori cinofili dicono che i cani hanno sempre ragione perchè, totalmente dipendenti dagli umani, possono solo reagire alle situazioni.

I loro comportamenti sono la reazione alla vita che fanno e alla percezione che hanno del mondo che li circonda – percezione che è influenzata dalla genetica, dalla personalità, dal carattere, dalle esperienze di vita.

Chi sbaglia la scelta del cane, fa vivere al cane una vita non adatta a lui/lei e come risultato rischia di trovarsi di fronte ad un cane con comportamenti che rendono la convivenza difficile, a volte impossibile: i famosi ‘problemi comportamentali’,

Alcuni tra i problemi comportamentali più comuni che possono insorgere a causa della scelta sbagliata da parte del proprietario sono (l’ordine è casuale):

#1. ‘Aggressività‘: Tra i comportamenti più comuni nei cani con problemi ci sono quelli che vengono sommariamente raggruppati nel termine ‘aggressività‘, ossia lanciarsi contro qualcuno/qualcosa, aggredire, mordere, etc.

Le manifestazioni aggressive più comuni si verificano contro :

  • Gli altri cani: il cane non tollera nessun suo simile,  Ogni uscita è un incubo e la vita del proprietario diventa veramente difficile.
  • Gli umani: ci sono cani che partono contro le persone – i passanti per strada, chi si avvicina per parlare con l’umano, chi allunga la mano per accarezzare, gli ospiti a casa. Alcuni ringhiano solo, altri saltano, alcuni pizzicano, altri mordono. Diversi livelli di gravità, ma tutti con un elemento in comune: la vita del proprietario di cane che se la prende con gli umani è un inferno.
  • I membri della famiglia: alcuni cani se la prendono anche con i membri della famiglia e tra le tantissime cose brutte che esistono al mondo, essere attaccati dal proprio cane non è tra le ultime.

#2. Distruttività: Ci sono cani che sfogano il loro stress esistenziale distruggendo la casa in cui abitano. I danni che sono capaci di fare anche i cani di taglia piccola sono inimmaginabili fino a che non li si vede: riescono a distruggere divani, letti, tavoli, sedie, mangiare i muri, le scarpe, i vestiti, qualsiasi cosa.

#3. Incapacità a rimanere a casa da soli: cani che appena rimangono da soli abbaiano per ore e ore e ore, cani che mangiano i muri, cani che si leccano fino a ferirsi, cani che ululano per ore e ore, etc. Gli esempi sono 4, ce ne sarebbero tanti quanti i cani, tutti con un elemento in comune – un cane che non riesce a stare a casa da solo è un problema serio.

#4. Comportamenti compulsivo/ossessivi, ad esempio:

  • Lo spinning (il rincorrersi la coda in modo ossessivo)
  • La fissazione per alcuni giochi o per alcuni animali (ad esempio le mosche o le lucertole)
  • Automutilarsi: alcuni cani manifestano la loro ansia e il loro stress leccandosi così tanto da ferirsi, anche modo grave.
  • Abbaiare in modo esagerato
  • Inseguire le luci
  • Ciucciare cose e sè stessi in modo frenetico
  • Fissare nel vuoto

Comportamenti difficili da parte del cane, proprietario insoddisfatto, convivenza intollerabile. Gli effetti della scelta sbagliata si sentono e il proprietario non ha nessuno con cui prendersela se non se stesso: i problemi comportamentali del cane sono il sintomo di malessere della creatura causato dalla vita che vive e dalle persone con cui vive.

La responsabilità della situazione non è del cane ‘che si comporta male’ ma del proprietario che ha scelto male e gli fa vivere una vita non adatta a lui/lei.

Cosa si può fare?

L’unione con il cane è definitiva, fin che morte non ci separi. Non esistono la separazione e il divorzio. Quello che si può fare è chiedere aiuto e iniziare un percorso che potremmo paragonare alla terapia di coppia in cui moglie e marito sono il cane e il proprietario e il terapista è l’educatore cinofilo (che deve essere professionista serio e preparato).

Chiariamo subito che la terapia di coppia non serve per cambiare il cane.

Serve all’umano per imparare a conoscere, capire, rispettare il cane, e per imparare a dare al cane ciò di cui ha bisogno per stare bene.

Serve poi al cane e all’umano per imparare a comunicare, a capirsi, a fidarsi uno dell’altro e quindi a porre le basi su cui poter sviluppare una relazione seria e profonda.

Perchè ciò sia possibile l’umano deve essere umile, deve mettersi in discussione, deve impegnarsi, economicamente, psicologicamente e logisticamente, e deve essere pronto a soddisfare le esigenze del cane.

Condividi

Lauretana

La mamma umana di Oban, autrice di Senti chi Abbaia, ama la montagna, leggere e scrivere, ha un debole per la mozzarella. Pensa che i cani siano creature straordinarie e la vita con loro un'esperienza oltre l'immaginabile che, incredibile ma vero, si scopre nella sua straordinarietà ogni giorno, anche dopo tanti anni con il cane.

Back to top
error: Content is protected !!