Home Educazione Cinofila Noi facciamo la scuola

Noi facciamo la scuola

Oggi vi parlo di me, non mi piace per niente come sapete, ahahahaha scherzo, mi piace un sacchissimo!

Iniziamo dal mio carattere: non sono socievole per niente, sono molto insicuro e pauroso, sono molto sensibile e capriccioso, mi ricordo tutto, sono tanto testone. Passando al fisico: soffro di una colite autoimmune, nonostante sia ancora giovane ho già le vertebre della schiena molto calcificate, e le mie zampe di dietro sembra che appartengano ad un altro cane per cui ho sempre una gran paura quando andiamo in giro, anche in posti che già conosco, perchè ci sono i pavimenti con cui non mi trovo bene, le scale da fare, etc.

Psicologicamente sono stato segnato da due episodi accaduti quando ero ancora abbastanza piccolo: sono stato aggredito molto malamente (2 volte nel giro di mezzora, me lo ricordo proprio bene): ero nell’area cani del Parco Sempione di Milano e mi hanno attaccato 5 cani insieme, pensavo volessero uccidermi. Ad un certo punto però sono intervenuti i loro proprietari me li hanno tolti di dosso e li hanno portati via e io che ero ancora abbastanza sereno ho ricominciato a giocare. Poco dopo però un altro gruppo di cani, stavolta guidati oltretutto da un border collie di una educatrice cinofila!, mi ha aggredito di nuovo. Ero li sotto con tutti questi avventati sopra di me pensando che fosse arrivata la fine, poi non so come, sono riuscito a liberarmi e a scappare ma più correvo e più loro mi inseguivano ed ero terrorizzato che mi avrebbero ripreso. La mia padrona guardava e non diceva niente, mi è venuta a prendere quando mi sono fermato alla fine della fuga. Fisicamente non avevo nemmeno un graffio, ma posso dirvi che da quel momento la mia opinione dei cani è cambiata radicalmente così come quella che avevo della mia umana.

Il risultato è stato che sono diventato aggressivo.

Vedendo che davo di matto ogni volta che mettevamo il naso fuori casa hanno finalmente capito che c’era un problema e hanno chiesto aiuto ad un’amica esperta di cani che ha consigliato un educatore cinofilo (Max Cibelli) che è venuto a conoscerci, solo che io avevo paura anche di lui – è tanto tanto gentile ma anche tanto alto e grande e io avevo proprio paura – per cui ci ha detto che non mi poteva seguire e grazie a lui (oltre che molto bravo è veramente una persona per bene) abbiamo conosciuto la super Cinzia Stefanini. E la nostra vita è iniziata a cambiare.

Ora sono quasi due anni che Cinzia è la nostra maestra – perchè la scuola la facciamo sia io sia la padrona – e ho pensato di raccontarvi la nostra esperienza. Perchè una cosa è parlare di (ri)educazione cinofila, ben diverso è sentire l’esperienza diretta di chi la fa perchè ne ha bisogno.

La mia umana mi definisce un ragazzo complesso e mi sa che ha ragione, ma abbiamo scoperto che lei ha le sue grosse responsabilità per i miei comportamenti. Fondamentalmente non aveva capito come ero,  non mi ha dato quella sicurezza di cui avevo bisogno e io, insicuro e impaurito, mi sono sentito lasciato solo ad affrontare i pericoli del mondo e ho compensato come facciamo noi cani – cercando di difendermi da tutto e da tutti, aggredendo per primo.

Il nostro lavoro è inziato con il TTouch , che è servito a farmi prendere consapevolezza del mio corpo e mi ha aiutato ad essere più sereno. Tra le tante cose ho imparato che possono controllare le zampe di dietro per cui sono più sicuro quando devo andare da qualche parte, e quindi mi stresso di meno. Per me il TTouch è stato un lavoro sia sul fisico sia sulla mente, per la mia umana le sessioni sono state classi in cui Cinzia le ha spiegato tante cose sui cani e su di me.

Ma il lavoro di (ri)educazione non si poteva fermare dentro casa e infatti da qualche mese la nostra scuola si è trasferita fuori, nel mondo che tanto mi ansiotizza e in cui devo imparare a muovermi con serenità.

Il lavoro è triplo: Cinzia che ci osserva, indica cosa fare, e spiega; la mia umana che ascolta, fa domande, e cerca di applicare quello che Cinzia le indica; e io che devo fidarmi della mia umana e fare quello che mi dice.

Perchè io sia tranquillo anche quando siamo fuori, la mia umana deve farmi sentire tutelato e mi deve proteggere dalle situazioni che mi stressano. In altre parole, deve assumere su di sè la responsabilità di tutto e trasmettermi la sua sicurezzaIl problema è che avevo perso la fiducia in lei e ristabilirla, passo necessario perchè io mi affidi a lei, non è una passeggiata.

Cinzia ci ha spiegato che il lavoro è fatto sia di parole sia di azioni: la padrona mi deve dire che non devo scattare contro gli altri cani (e quindi ogni volta che sto per farlo mi dice ‘No‘) così sento che qualcun altro è respnsabile del nostro benessere e allo stesso tempo ricevo un comando che mi dice chiaramente che non è compito mio (pre)occuparmi di nulla; e poi deve portarmi via dalla situazione che mi stressa (l’altro cane): appena incrociamo un altro cane ci dobbiamo girare dalla parte opposta così ci allontaniamo da quello che io sento come una minaccia e allo stesso tempo lo spostamento distrae la mia attenzione e la dirige verso qualcosa di altro. Se riesco a non dare di matto e/o appena mi sono calmato, devo essere ricoperto di complimenti per essermi comportato come desiderato.

Lato cane, ossia io, la primissima cosa su cui ho lavorato direttamente è stato il raspare per terra dopo aver fatto pipì. Da quando sono diventato grande l’ho sempre fatto ma Cinzia ci ha spiegato che non è un buon comportamento. Mi è bastato che me lo dicessero e ho smesso di farlo e devo dire che sono più tranquillo. Pensare, dire, e poi comportarmi, come se tutto il mondo fosse mio era molto stressante e mi disponeva nel modo sbagliato verso tutto e tutti.

Dopo qualche mese la mia padrona è molto più consapevole delle sue responsabilità e io a volte riesco ad incrociare alcuni cani senza fiatare ma per raggiungere il nostro obiettivo, che le uscite e gli incontri con gli altri non siano fonte di stress nè per i miei umani nè per me, ci aspetta ancora un lungo lavoro che, dobbiamo dire (ho chiesto alla padrona e anche lei la pensa come me), siamo felici di fare. Grazie Cinzia!

Condividi

Oban

Collie blue merle dalla coda corta, un po' timido e riservato ma molto tenero, va matto per la pallina, le ragazze e le brioche alla crema. E' tra i fondatori di Dogdeliver. Blogger per passione racconta agli umani il mondo come lo vedono i cani.

Back to top
error: Content is protected !!