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I ‘piedi’ dei cani

4 dita (dotate di unghie) ognuno con il suo cuscinetto e poi un cuscinetto più grande in posizione leggermente più arretrata.

Stiamo parlando dei piedi dei cani, anche loro come il naso e i baffi straordinare dotazioni tecnologiche, dei nostri amati quadrupedi.

I cuscinetti permettono al cane di affrontare qualsiasi tipo di terreno fino a temperature sia in alto che in basso che per i piedi umani sarebbero intollerabili, senza bisogno di scarpe, gli danno aderenza, assorbono eventuali urti e lo aiutano nelle frenate.

I cuscinetti sono anche dotati di speciali ghiandole sudoripare che secernono feromoni che gli altri animali (non solo cani) sentono e ‘leggono’. Il motivo per cui raspano sul terreno dopo aver depositato, anche se sono sull’asfalto, quindi è aggiungere altre informazioni al messaggio già trasmesso con i depositi ‘organici’ (pipì e/o popò). In altre parole, raspando per terra, i cani comunicano con gli altri animali che passano di lì e lasciano un messaggo di allarme o di marcatura del territorio.

La struttura di base dei piedi dei cani è sostanzialmente la stessa per tutte le razze, ma le dimensioni e anche la forma variano, i terrier ad esempio li hanno più stretti, con dita centrali più lunghe e quelle laterali più corte, alcune razze li hanno palmati, ad esempio i terranava.

Anche le estremità richiedono cure e attenzioni. Vediamo le principali:

1. Per evitare la formazione di nodi e il rischio di scivolate, è utile tagliare (con grande attenzione!) al livello dei polpastrelli l’eventuale pelo che si è allungato sotto il piede.

2. Via i corpi estranei: camminando in giro è facile che qualcosa – un sassolino, un pezzetto di vetro rotto, un legnetto, etc.- rimanga bloccato tra i polpastrelli e ferisca. E’ quindi suggeribile controllare regolarmente che non ci siano corpi estranei ed eventualmente rimuoverli.

3. Nel caso di cani che passano tanto tempo all’aperto magari in condizioni atmosferiche avverse e di terreni accidentati, la pelle dei polpastrelli è sottoposta a maggiore stress per cui bisogna proteggerla e mantenerla idratata per evitare spacchi e ferite. Cliccando qui potete leggere l’esperienza di Oban con il Pad Cera.

4. In inverno, attenzione alla neve, al ghiaccio, al sale ed eventuali altri prodotti chimici sparsi sulle strade; in estate, attenzione all’asfalto e alla sabbia bollenti! Prima di portare fuori il cane in condizioni estreme ricordarsi di proteggerlo adeguatamente – una buona protezione per il ghiaccio e la neve è la Vaselina. Basta spalmarla sui polpastrelli qualche minuto prima di uscire (ogni volta). Per sabbia e asfalto bollenti invece l’unica soluzione è non portarceli.

In ogni caso, se si notano ferite, taglia, sanguinamenti, arrossamenti, o qualsiasi altra anomalia sui polpastrelli, non appanicarsi ma chiamare prontamente il veterinario.

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Lauretana

La mamma umana di Oban, autrice di Senti chi Abbaia, ama la montagna, leggere e scrivere, ha un debole per la mozzarella. Pensa che i cani siano creature straordinarie e la vita con loro un'esperienza oltre l'immaginabile che, incredibile ma vero, si scopre nella sua straordinarietà ogni giorno, anche dopo tanti anni con il cane.

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