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I cani si imbarazzano?

E’ scientificamente provato che i cani hanno sentimenti, emozioni e stati d’animo e hanno consapevolezza di sè e delle proprie capacità (ne abbiamo parlato ad esempio qui).

L’imbarazzo è una emozione ed è relata alla percezione che ognuno ha di sè stesso e delle sue caratteristiche in relazione agli altri.

E’ una delle emozioni cosiddette secondarie, legata alla consapevolezza di sè, al sentire su di sè l’attenzione degli altri e alla paura di fare una brutta figura e/o di apparire ridicoli rispetto a norme condivise.

Considerato che i cani hanno consapevolezza di sè, si accorgono se qualcuno li osserva (quanti pelosi amano essere ammirati e fanno gli spiritosi quando si accorgono che qualcuno li guarda? Tantissimi!) e che sono animali sociali con norme sociali molto rigorose (il famose codice di comportamento canino a cui facciamo spessissimo riferimento), chiedere se si imbarazzano dovrebbe essere una questione di lana caprina.

Eppure non lo è, ed è il motivo per cui ne parliamo.

Alcuni studiosi negano la possibilità che i cani si imbarazzino. La loro idea è che i pelosi non hanno emozioni complesse (tra cui l’imbarazzo) e chi ne parla li antropomorfizza (ossia, attribuisce loro caratteristiche e qualità umane) e quindi non solo non racconta la realtà dei cani ma fa anche un errore madornale.

Questa posizione la scartiamo subito perchè la complessità dei cani è scientificamente dimostrata e riconoscerla non equivale ad antropomorfizzarli.

Allen e Bekoff e Crist spiegano benissimo la questione: per descrivere e spiegare gli altri animali gli umani usano, necessariamente, il proprio linguaggio. L’uso di termini umani per spiegare i comportamenti, le emozioni e i sentimenti degli animali è un modo per renderli più accessibili e comprensibili e non equivale automaticamente a renderli umani. Ad esempio, dire che i cani possono essere felici o tristi non vuol dire sostenere che quando sono tristi o felici lo sono nello stesso modo degli umani.

In altre parole, l’uso di un linguaggio antropomorfico aiuta a migliorare la comprensione degli animali. Rifiutarlo, ne limita la conoscenza.

Altri sostengono che i cani non si imbarazzano perchè per farlo dovrebbero avere un senso delle norme sociali. Non fila nemmeno questo ragionamento perchè i cani hanno norme sociali e ne sono ben consapevoli. Basta pensare a come sono trattati quelli che violano il codice di comportamento canino.

Stabilito che crediamo che i cani possono conoscere l’imbarazzo, viene spontaneo chiedersi cosa potrebbe essere imbarazzante per loro.

La domanda è necessaria per almeno due motivi: a. non cadere nel rischio di attribuire automaticamente ai cani l’imbarazzo degli umani; b. un aspetto dell’imbarazzo è che non è assoluto nemmeno tra gli umani – le cause di imbarazzo variano da cultura a cultura (ciò che è imbarazzante per alcuni non lo è per altri e così via) – per cui è ragionevole pensare che possa essere diverso tra umani e cani.

Questa domanda, almeno ad ora, parrebbe non avere risposta. Non è certo cosa imbarazza i cani.

La domanda successiva è come si fa a sapere se un cane è imbarazzato?

Una ipotesi è che dal modo in cui reagiscono alle situazioni si capisce se i cani sono imbarazzati. I loro comportamenti svelerebbero la loro emozione.

Alcuni studiosi però sostengono che per i cani è di fatto impossibile distinguere l’eventuale imbarazzo da, ad esempio, la paura o l’ansia.

Il ragionamento però non fila perchè che gli umani non sappiano distinguere un comportamento non vuol dire che non ci sia. Il mondo scientifico più illuminato evidenzia costantemente come dei cani ci sia ancora tantissimo da scoprire per cui è possibile che i cani abbiano comportamenti di imbarazzo e che semplicemente gli umani non li abbiano identificati.

Tornando alla domanda iniziale se i cani si imbarazzano, abbiamo visto che chi sostiene che non si imbarazzano lo fa su basi più che fallaci.

La natura dei cani, la complessità dei sentimenti e delle emozioni che provano e la articolazione delle loro relazioni sociali sono tali per cui è ben possibile che si imbarazzino. Allo stesso tempo è ugualmente probabile che i motivi per cui si imbarazzano, il modo in cui sentono l’imbarazzo e come lo manifestano siano diversi da quelli umani e che non siano ancora universalmente codificati.

Un contributo importante può sicuramente venire dai proprietari che hanno esperienza di vita quotidiana con i loro pelosi e in base a quella possono suggerire se i cani conoscono o no l’imbarazzo.

Lato mio posso dire che la mia impressione è che Eduard, che aveva molto senso di sè, si imbarazzava mentre Oban, che non ha per niente senso di sè, parrebbe non imbarazzarsi di nulla, e ne avrebbe invece motivo…

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Lauretana

La mamma umana di Oban, autrice di Senti chi Abbaia, ama la montagna, leggere e scrivere, ha un debole per la mozzarella. Pensa che i cani siano creature straordinarie e la vita con loro un'esperienza oltre l'immaginabile che, incredibile ma vero, si scopre nella sua straordinarietà ogni giorno, anche dopo tanti anni con il cane.

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