Home Il Benessere dei Cani Cane ansioso e pauroso? Potrebbe dipendere dalla razza

Cane ansioso e pauroso? Potrebbe dipendere dalla razza

Obanino ha paura dei pavimenti, anche quello di casa sua e per lui già uscire dalla porta è difficile, è a disagio con le scale, i rumori forti lo disturbano molto, è molto insicuro con gli altri cani e in generale è pauroso.

Obanino è ansioso.

Paura della superfici, sensibilità ai suoni, insicurezza, paurosità sono alcuni dei tratti tipici dei cani ansiosi. A questi si aggiungono inattenzione/impulsività, compulsività, ‘aggressività’ e problemi con la separazione (che lui non ha, per fortuna).

L’ansia nei cani è un problema serio ed è stato scoperto che i problemi comportamentali legati all’ansia sono analoghi, se non addirittura omologhi, ai disturbi dell’ansia negli umani. Ad esempio, i comportamenti ossessivo-compulsivo dei cani e degli umani si assomigliano sia come fenotipo sia a livello neurochimico.

I cani ansiosi vivono poco bene, sono più proni alle malattie e spesso hanno vite più brevi degli altri cani e le loro difficoltà comportamentali (tra cui abbaiare in modo compulsivo, distruttività, aggressività, sporcare in casa, paurosità di persone sconosciute) causano, molto più spesso di quello che si può pensare, problemi seri con i proprietari, abbandoni, etc.

Un recente studio finlandese condotto dal gruppo di lavoro guidato da Hannes Lohi, un genetista della università di Helsinky, Finlandia (Prevalence, comorbidity, and breed differences in canine anxiety in 13,700 Finnish pet dogs) su 13.715 cani di 264 razze diverse (compresi meticci) ha analizzato la diffusione, la comorbidità e le specificità di razza di sette dei tratti più comuni dell’ansia nei cani:

  • sensibilità ai rumori
  • paurosità
  • paura delle superfici e delle altezze
  • disattenzione/impulsività
  • compulsività
  • problemi legati alla separazione
  • aggressività

In totale, è risultato che il 72,5% dei cani ha qualche problema legato all’ansia. Appena il 27,5% dei cani non ha mai mostato problemi di tipo ansioso.

I problemi più comuni in tutto il campione sono stati:

  • sensibilità ai suoni (32,5%), in cui prevale la paura per i fuochi d’artificio (26%)
  • paurosità (29%)
  • paura degli altri cani (17%)
  • paura degli sconosciuti (15%)
  • paura delle situazioni nuove (11%)
  • paura delle superfici e delle altezze (23,5%)
  • disattensione (20%)
  • iperattivismo/impulsività (15%)
  • comportamenti ossessivo-compulsivi (16%) di cui la automutilazione è la forma più comune rilevata.
  • aggressività (14%)
  • problemi relativi alla separazione (6%)

E’ stata rilevata differenza nei problemi se i cani sono femmine o maschi. Dove tra i maschi sono più comuni l’aggressività, i problemi di separazione, la disattenzione e la iperattività/impulsività. Tra le femmine invece prevale la paurosità.

Sensibilità ai rumori, paura delle superfici e comportamenti compulsivi sono invece presenti in modo indifferenziato tra maschi e femmine.

Sono emersi anche alcuni trend legati all’età. Ad esempio, la sensibilità ai suoni (particolarmente la paura per i tuoni) aumenta con l’età (il Dottor Dodesini quando glielo avevo chiesto per Oban mi aveva spiegato che con l’età aumenta la consapevolezza e quindi, possibilmente, la paura) mentre la iperattività e l’impulsività diminuiscono con l’avanzare dell’età.

Alcuni di questi problemi sono associati tra di loro (la comorbidità).

In questo rispetto una delle scoperte più importanti è stata che i cani paurosi è tre volte più probabile che mostrino aggressività rispetto ai cani non paurosi.

Molto comune anche è la co-presenza di sensibilità ai suoni e paurosità.

Da questo studio è anche emerso che l’aggressività verso i membri della famiglia e nei confronti degli sconosciuti sono due tratti diversi e molto raramente si trovano nello stesso cane.

Andando alle razze, invece, vediamo alcuni dati emersi:

  • La sensibilità ai suoni, particolarmente la paura dei tuoni, è molto comune nel Lagotto, nei meticci, nei Wheaten Terrier e nei Collie a pelo lungo, molto meno nei labrador, nei bernesi e nei pastori tedeschi. Poco diffusa invece tra i labrador, i Bernesi e i pastori tedeschi.
  • La paura degli sconosciuti è molto comune nei meticci, negli Shetland, negli Schnauzer nani, e nei bernesi mentre non è significativa tra Collie, i Border Collie, i Wheaten Terrier e gli Staffordshire.
  • L’iperattività e i comportamenti compulsivi sono stati rilevati frequentemente nei meticci, nei Pastori Tedeschi, negli Staffordshire (che sono al top tra chi si insegue la coda, in particolare), nei Border Collie (per loro prevale il fissare compulsivo e il fly snapping), negli Smooth Collie e nei Bernesi mentre è meno diffusa negli Schnauzer Nani, nei Collie e negli Staffordshire.
  • Per aggressività verso gli sconosciuti al top sono risultati gli Schnauzer nani (il 10,6%), i meticci e i Pastori Tedeschi mentre è praticamente inesistente nei Labrador (lo 0,4%). E’ poco diffusa (più o meno allo stesso livello) negli Smooth Collie, negli Staffordshire, negli Shetland, nei Bernesi e nei Collie.
  • Per la paura delle superfici e delle altezze si distinguono i Collie (e tra loro Obanino, che ha anche questo come raccontavo all’inizio).

La ragione per cui le differenze specifiche di razza sono così importanti è che le razze si differenziano in base alla struttura genetica e quando si trova una caratteristica psicologica diversa da razza a razza, usualmente vuol dire che è predominantemente determinata da fattori ereditari e genetici.

In poche parole, tanti problemi comportamentali dei cani hanno natura ereditaria. Diventa ancora più evidente come, oltre alla gestione del cane, sia fondamentale scegliere come compagni di vita cani allevati in modo serio.

Per chi fosse curioso, analizzati i diversi dati della ricerca è emerso che i cani che hanno meno probabilità di avere problemi sono i labrador.

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Lauretana

La mamma umana di Oban, autrice di Senti chi Abbaia, ama la montagna, leggere e scrivere, ha un debole per la mozzarella. Pensa che i cani siano creature straordinarie e la vita con loro un'esperienza oltre l'immaginabile che, incredibile ma vero, si scopre nella sua straordinarietà ogni giorno, anche dopo tanti anni con il cane.

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