Home Vita con il Cane Meticci e cani di razza pensano in modo diverso

Meticci e cani di razza pensano in modo diverso

Tramite gli esercizi per i cani del progetto Dognition (noi li abbiamo fatti con Oban e sono molto interessanti, anche se ci vuole un sacco di pazienza per finirli) il cui scopo è, come spiegano sul sito, svelare il diverso genio che è in ciascun cane, il Dr. Brian Hare, professore di antropologia evolutiva alla Duke University negli Stati Uniti, e il suo team hanno l’opportunità di studiare il comportamento di centinaia e centinaia di cani, diversi per sesso, razza, età, e modo in cui sono cresciuti ed educati.

Il numero tanto elevato dei cani su cui raccolgono le informazioni e alla loro diversità (di solito le ricerche sul comportamento dei cani sono fatte su non più di 40-50 cani) permettono di scoprire cose che sarebbero altrimenti impossibili.

Fatta questa premessa, andiamo a quello di cui volevamo parlare oggi che ci sembra super super interessante.

Il Dr. Hare e i suoi collaboratori hanno scoperto che i cani meticci e i cani di razza pensano in modo diverso.

L’analisi dei dati che hanno a disposizione ha svelato che mentre i cani di razza si affidano maggiormente alla loro capacità di comunicazione – e quindi all’interazione con il proprietario e ai segnali che invia – i meticci si affidano maggiormente alla loro memoria piuttosto che ai loro umani.

Nella pratica cosa vuol dire?

Che è più probabile che un meticcio si affidi a sè stesso e non segua le indicazioni del suo umano, ad esempio per cercare una palla o per tornare quando è chiamato, mentre è più probabile che un cane di razza presti attenzione ai segnali che il suo umano gli invia e agisca in base ad essi.

Ovviamente poi, come abbiamo detto e ripetuto più volte, ogni cane è un individuo a sè per cui quella che è una scoperta basata sulla statistica è facilissimo sia smentita nella vita di tutti i giorni con il proprio quadrupede.

Obanino ne è ahinoi un esempio – è di razza ma è anche tanto testone per cui possiamo indicargli qualsiasi cosa ma lui se ha deciso che vuole qualcosa parte in quarta senza prestare alcuna attenzione a quello che gli stiamo indicando.

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Lauretana

La mamma umana di Oban, autrice di Senti chi Abbaia, ama la montagna, leggere e scrivere, ha un debole per la mozzarella. Pensa che i cani siano creature straordinarie e la vita con loro un'esperienza oltre l'immaginabile che, incredibile ma vero, si scopre nella sua straordinarietà ogni giorno, anche dopo tanti anni con il cane.

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