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I Cani Paurosi

Obanino su tanti pavimenti si paralizza e inizia a tremare, se un cane gli si avvicina un po’ veloce si irrigidisce e si prepara a difendersi, quando arriva un ospite a casa tende a nascondersi, se sente un’allarme gli da fastidio, quando vede le ombre si preoccupa, scendere le scale gli da fastidio, quando incontriamo qualcosa che non conosce si blocca etc. etc. etc.

Le manifestazioni e le reazioni sono diverse ma l’origine è la stessa, Obanino è pauroso.

Negli incontri casuali che facciamo per strada una delle considerazioni che ci fanno più frequentemente è che ha paura perchè è stato maltrattato.

Obanino è nato in un bellissimo posto in mezzo ad un bosco, è stato con la mamma, i fratelli e le ‘zie’ fino a 2 mesi e mezzo quando siamo andati a prenderlo e tenendolo in braccio per tutto il viaggio lo abbiamo portato nella sua nuova casa. Quando gli va male sta a casa da solo 2 ore alla settimana, ha socializzato con gli altri cani fin da piccolissimo e da subito provato quante più possibili situazioni nuove per cui sì, si può dire che abbiamo avuto incomprensioni con lui, ma non è stato maltrattato.

La realtà è che è nato pauroso, e non è un caso isolato tra i quadrupedi. Come tra gli umani ci sono quelli che nascono più arditi e quelli meno, così tra i cani ci sono i più coraggiosi e i più timorosi.

Una domanda che viene spontanea è come si capisce se il cane è pauroso perchè è stato maltrattato o perchè è così di natura.

La comportamentalista ed educatrice cinofila americana Karen B. London spiega che in assenza di segni fisici, non è facile distinguere la paura dovuta a maltrattamenti dalla paura ‘naturale’ ma ci sono alcuni fattori che possono aiutare a mettere le situazioni in prospettiva.

I cani la cui paura deriva da maltrattamento generalmente hanno paure specifiche – verso determinati tipi di persone, determinati oggetti, determinati luoghi, etc. ad esempio paura degli uomini bassi e con i capelli rossi oppure dei ragazzi tra i 12 e i 16 anni, oppure delle scope, oppure dei garage, etc.

I cani paurosi per natura invece solitamente hanno paure generalizzate e paura di ciò che non conoscono.

Quindi ad esempio hanno paura delle ‘persone’ (non una categorie specifica di persone), dei bambini (che agli occhi dei cani sono diversi dagli adulti perchè sono sostanzialmente imprevedibili, si agitano, fanno movimenti e suoni strani, cadono per terra, etc. – per un approfondimento su come i cani vedono i bimbi, cliccare qui), dei tronchi caduti per terra, dei nanetti nei giardini, dei sacchi appoggiati per terra, degli ambienti nuovi, etc.

L’agitazione di fronte a persone note ma vestite in modo particolare – ad esempio con il cappello, il cappuccio, il casco, o con gli occhiali, etc. – si spiega in questa ottica: il cane non riconosce il soggetto e ne ha paura, nel momento in cui la persona torna alla fisionomia nota viene riconosciuta e la paura passa.

Un altro aspetto molto interessante del comportamento dei cani paurosi per natura è che generalmente temono gli sconosciuti e più gli uomini che le donne.

La ragione non è nota, ma ci sono alcune ipotesi: gli uomini sono più grossi, hanno una voce più profonda, hanno un odore diverso dovuto ad una maggiore concentrazione di feromoni, ed è più facile che sovrastino fisicamente.

Una nota a parte richiede la paura frutto di generalizzazione o associazione.

La London fa un esempio che la spiega in modo chiarissimo:

Un cane aveva un vicino umano con cui aveva sempre avuto un ottimo rapporto, ad un certo punto ogni volta che lo vedeva ne era terrorizzato. Perchè? Cosa era successo che aveva cambiato la situazione?

La casa in cui abitava il cane era andata a fuoco e il vicino lo aveva salvato portandolo fuori in braccio.

Sopravvissuto all’evento, il cane aveva generalizzato le sensazioni negative che aveva provato e le associava al vicino per cui ogni volta che lo vedeva ne era terrorizzato.

La paura verso qualcuno o qualcosa può quindi dipendere anche dalla generalizzazione della paura scatenata da qualcosa di altro.

Come gestire un cane pauroso?

Le indicazioni più generali e di base sono le seguenti:

  • – non forzarlo mai in situazioni che lo spaventano ma al contrario proteggerlo evitandole e introducendolo gradualmente.
  • confortare il cane impaurito – a differenza delle teorie più comuni (e sbagliate), confortandolo non si raffoza la paura
  • avere tanta pazienza e trattarlo con estrema delicatezza
  • accettarlo per come è e non sperare nè aspettarsi che si trasformi in un ardito
  • impegnarsi per aiutarlo ad essere meno pauroso

Aiutare un cane ad essere meno pauroso è possibile e direi, doveroso. Sostanzialmente si tratta di portarlo ad avere fiducia in sè stesso e nelle sue capacità, oltre ovviamente a farlo sentire sostenuto e con le spalle coperte.

Il lavoro è impegnativo, richiede tempo e pazienza, ma già nel medio termine può dare grandi soddisfazioni. Farlo accompagnati da un educatore cinofilo professionista serio e preparato è altamente consigliato vista la delicatezza del problema e visto anche che ogni cane è un individuo a sè, ogni cane ha il suo percorso verso il miglioramento.

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Lauretana

La mamma umana di Oban, autrice di Senti chi Abbaia, ama la montagna, leggere e scrivere, ha un debole per la mozzarella. Pensa che i cani siano creature straordinarie e la vita con loro un'esperienza oltre l'immaginabile che, incredibile ma vero, si scopre nella sua straordinarietà ogni giorno, anche dopo tanti anni con il cane.

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