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Cani senza guinzaglio: perchè sì

Ciao a tutti,

Oggi volevo parlare di un argomento che sta molto a cuore sia a noi cani sia ai nostri padroni: andare sciolti negli spazi pubblici.

Un cane al guinzaglio non comunica correttamente con i suoi simili e può avere difficoltà relazionali per il solo fatto di essere legato, ed egualmente correre e giocare libero è un elemento importante, per non dire fondamentale del suo benessere. Se qualcuno mi dicesse che non è vero mi sentirei di contestarlo decisamente.

Il problema che si pone è, dove possiamo andare sciolti? Per alcuni comuni la questione nemmeno si pone – ai cani, liberi o al guinzaglio, è vietato l’accesso ovunque – per altri, ad esempio Milano, ci sono le aree cani.

Il livello di razionalità dell’interlocutore è ovviamente diverso – una cosa è vietare di andare con i cani sciolti su sentieri di montagna, in aperta campagna, intorno ai lunghi o lungo i fiumi, un’altra è impedire l’accesso con il cane a tutte le aree pubbliche, e un’altra è dire che possono andare ovunque ma sciolti solo in determinate aree.

Le prime due situazioni sono semplicemente assurde e insensate. La terza che riguarda prevalentemente i cani che vivono in città a mio giudizio parte da un presupposto scorretto ed è quella di cui voglio occuparmi oggi.

Abbiamo detto che il cane per il suo equilibrio fisico e mentale ha bisogno di passare libero, ossia senza guinzaglio, un certo periodo di tempo ogni giorno.

Le aree cani – zone più o meno piccole limitate da recinzioni in cui i cani possono essere lasciati sciolti – non sono una soluzione; anzi possono essere una fonte di problemi perchè generano stress negli animali e nei loro umani, con tutto ciò che ne consegue.

Alcuni tra i problemi principali sono i seguenti: i cani tenuti in spazi delimitati litigano molto più facilmente –  ad esempio per difficoltà di comunicazione e desiderio di primeggiare. E’ molto complesso far entrare un nuovo soggetto in una zona in cui ci sono gruppi abituati a stare insieme (ne ho anche esperienza diretta, qualche mese fa mi hanno portato in un’area dove non ero mai stato e il gruppo che già si conosceva mi ha accolto aggredendomi violentemente e forzandomi a scappare fuori. Risultato, mi hanno traumatizzato per sempre e ovviamente non sono nè il primo nè l’ultimo). Nelle aree cani è impossibile giocare con la palla, il legno o qualsiasi altro oggetto (il possesso di qualcosa scatena risse anche tra i cani più paciosi), è impossibile o quasi correre, e per alcuni cani, particolarmente quelli che vengono dai canili, l’essere chiusi genera ansie e paure con effetti nefandi per il loro benessere mentale.

A questo si aggiunge che le aree cani possono avere problemi strutturali che le rendono inadatte ai soggetti che devono ospitare.

A Milano ad esempio sono tutte o quasi in stato di degrado (lo stesso Corriere della Sera in più occasioni ne ha denunciato le condizioni), con recinzioni pericolanti e/o troppo larghe o basse per cui i cani le superano facilmente, buche per cui c’è il rischio di spezzarsi le zampe, alberi mozzati, senza acqua corrente, sporche a dismisura, e così via.

Accade quindi che per la salute fisica e mentale propria e dei quadrupedi, i padroni portino i loro cani a razzolare liberi anche al di fuori delle aree cani con più o meno frequenti incontri con polizia locale, guardie forestali, “tutori del verde” o altri addetti che minacciano e impongono sanzioni, e più o meno frequenti scontri con gente che non ama i cani e che in modo più o meno civile manifesta i suoi sentimenti.

Le due accuse principali rivolte ai cani è che sono pericolosi e sporcano.

I cani domestici non sono pericolosi e statisticamente i casi di incidenti tra cani e umani sono inferiori a quelli di umani con altri umani. Le probabilità che un cane che cammina sciolto con il suo padrone e i suoi pari in un giardino pubblico aggredisca passanti che vanno per la loro strada sono praticamente pari a zero.

E’ la realtà quotidiana di chi possiede e conosce i cani che quadrupedi e umani convivono serenamente sugli stessi terreni senza darsi alcun fastidio. Perchè le amministrazioni non riconoscono i fatti e adeguano leggi e regolamenti?

La seconda accusa è che i cani sporcano. No. I cani fanno come è normale che sia i loro i bisogni e troppi padroni luridi non raccolgono quello che loro depositano. La vera oscenità è la noncuranza con cui le amministrazioni pubbliche, tanto solerti contro chi porta sciolto il proprio cane, trattano chi lascia le strade come un letamaio e mette veramente in pericolo l’incolumità pubblica.

Concludendo. Io credo che dando ai cani il diritto di andare sciolti per i giardini si riconoscerebbe semplicemente una realtà già in atto, totalmente innocua per gli umani e molto benefica per i cani e per i loro padroni.

Chi tiene realmente al bene pubblico deve invece perseguire con decisione chi non raccoglie quello che il proprio cane ha depositato.

Sarei molto contento se voleste condividere le vostre idee su questo tema.

Tanti saluti dal Vostro Oban

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Oban

Collie blue merle dalla coda corta, un po' timido e riservato ma molto tenero, va matto per la pallina, le ragazze e le brioche alla crema. E' tra i fondatori di Dogdeliver. Blogger per passione racconta agli umani il mondo come lo vedono i cani.

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