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Le regole dell’area cani

Le aree cani sono quelle zone dedicate ai cani con cui i Comuni pensano di risolvere l’esigenza dei quadrupedi di correre e giocare.

Sono aree recintate – a volte dignitose, a volte nemmeno adatte come discariche – in cui i cani possono stare legalmente sciolti.

Le aree cani sono zone riservate ai quadrupedi e, a differenza di quanto pensano i cattivi proprietari, non sono terra di nessuno.

Al contrario, sono zone e situazioni soggette sia a leggi e regolamenti sia a regole non scritte di buon senso in cui la corretta gestione dei cani e la responsabilità oltre che civilità dei proprietari sono fondamentali.

Il primissimo, basilare obbligo che la legge stabilisce è quello di raccogliere le produzioni del proprio cane.

Per garantire la pulizia, l’igiene e la sicurezza di cani e umani, il regolamento prevede l’obbligo di raccolta e i Comuni dovrebbero facilitare il compito mettendo a disposizione appositi sacchettini all’interno dell’area.

Le aree cani sono, abbiamo visto all’inizio, zone in cui i cani possono stare legalmente sciolti e la legge non regolamenta le loro interazioni.

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Stabilisce però che che si devono evitare situazioni di pericolo e che i proprietari sono responsabili del comportamento dei loro animali.

Anche se nelle aree cani i cani sono sciolti, questo non vuol dire che i proprietari sono esenti da responsabilità se succede qualcosa.

I proprietari sono responsabili di quello che fanno i loro cani, motivo per cui se un cane è particolarmente agitato o è ‘aggressivo’ bisogna evitare anche il minimo rischio di colluttazioni con gli altri cani e non si deve stare in area cani.

Come evitare le situazioni di pericolo è lasciato al buon senso delle parti ma visto che i proprietari sono responsabili per legge di quello che fanno i loro cani, il primo passo è chiedere a chi è già dentro un’area se introdurre il proprio cane può causare problemi e poi in caso di via libera, di essere sempre vigili e in controllo.

La legge non regolamenta come ci si deve comportare in situazioni in cui un proprietario è già dentro con il suo cane e uno che vuole entrare si informa e gli viene risposto che il cane dentro è difficile. Non stabilisce se deve uscire chi è già dentro o se deve tornare più tardi chi è fuori.

Come abbiamo visto, la legge stabilisce solo che si devono evitare situazioni di pericolo, il come evitarle è lasciato al buon senso, all’educazione e al rispetto reciproco dei proprietari.

Detto questo, se quello che è fuori decide di entrare comunque e il cane dentro aggredisce il nuovo venuto, la responsabilità del detentore del cane difficile non viene meno ma potrebbe essere contestato un concorso di colpa del danneggiato.

In altre parole, se uno è dentro un’area cani con un cane difficile, informa della situazione chi vuole entrare e l’altro entra comunque, nel caso di problemi la responsabilità può essere attribuita ad entrambe le parti – proprietario del cane aggressore e proprietario del cane aggredito.

Perchè la convivenza in area cani sia la più serena possibile, ci sono alcune cose che non bisogna fare:

  • Non introdurre cani molto più piccoli degli altri e poi prenderli in braccio per difenderli dagli altri ‘pericolosissimi’ e ‘cattivissimi’. E’ un errore clamoroso.
  • Non mangiare e non distribuire cibo. La competizione per e la difesa/possesso delle risorse è un normalissimo comportamento per i cani e inserire l’elemento cibo, risorsa molto valutata dai cani, è una vera provocazione.
  • Non portare femmine in calore (anche se l’area cani è vuota!)
  • Non costringere in area cani cani che non amano la compagnia dei loro simili – sarebbero servosi e molto facilmente anche reattivi
  • Non tirare legni, palle, frisbee o altro. Come per il cibo, provoca un normalissimo istinto di competizione e difesa/possesso delle risorse e rischia di scatenare risse anche feroci.
  • Non si introduce in area cani un cane difficile
  • In area cani non si tiene un cane al guinzaglio. E’ rischioso e non va fatto.
  • Non ci si dimentica del cane – lo si deve avere sempre sotto controllo e si intervenire prontamente se si comporta male, ad esempio da bullo

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Cosa fare se il comune di residenza o zona non ha area cani?
Invocare la costruzione o comunque la riserva di una parte del parco pubblico ad un’area cani è un interesse cittadino e in casi di questo tipo, è suggeribile presentare istanza scritta al sindaco del comune, firmata da più persone che condividono la stessa necessità.

Se presente un ufficio diritti animali, inviare medesima richiesta al responsabile ed effettuare eventuali sopralluoghi in aree che possano essere ritenute idonee.

Un problema gravissimo che può interessare l’area cani, purtroppo, è la presenza di bocconi o esche avvelenate lasciate da qualche folle. In caso di presenza di sostanze pericolose A riguardo c’è una specifica normativa che prevede diversi adempimenti da intraprendere : soccorrere l’animale, contattare immediatamente la Polizia Locale per relativo intervento, delimitazione area e bonifica. Il tutto in tempi brevissimi per evitare maggior danno e con apertura di indagini per la responsabilità penale.

Per gli aspetti legali, abbiamo chiesto consiglio allo sportello legale dell’OIPA gestito dall’Avv. Claudia Taccani, che ringraziamo di cuore. 

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Lauretana

La mamma umana di Oban, autrice di Senti chi Abbaia, ama la montagna, leggere e scrivere, ha un debole per la mozzarella. Pensa che i cani siano creature straordinarie e la vita con loro un'esperienza oltre l'immaginabile che, incredibile ma vero, si scopre nella sua straordinarietà ogni giorno, anche dopo tanti anni con il cane.

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