Home Vita con il Cane I cani sanno nuotare?

I cani sanno nuotare?

Quando Obanino aveva circa 6 mesi stava correndo su un pratone in montagna ed è caduto in uno stagno. Ci ho messo qualche secondo per rendermi conto che dovevo agguantarlo perchè stava andando giù come un sasso.

Un anno dopo inseguendo la palla è caduto in una piscina e di nuovo mi sono dovuta lanciare a prenderlo perchè stava andando giù dritto.

Passato un altro anno, siamo stati invitati ad una festa da amici e il pollo (Oban) è scivolato nella piscina e anche questa volta stava andando giù come un mattone.

Ha rischiato di affogare tre volte e non si è turbato per niente (veramente anomalo per lui che si spaventa per qualsiasi cosa e ha una memoria di ferro) e tanto non gli è venuta paura dell’acqua che ogni volta che ha l’occasione entra e con grande piacere e disinvoltura ci razzola dentro (altra anomalia per lui che oltre a essere super pauroso, è anche molto molto impacciato). Unico limite, rimane dove tocca.

Semplicemente non sa nuotare.

Oban
Entro o non entro?

E’ il solo cane al mondo che non sa nuotare?

La risposta è no, è normale, ce ne sono altri come lui.

A differenza di quello che si pensa comunemente, nuotare non è una capacità innata dei cani e non tutti i cani sanno nuotare.

Molti cani messi nell’acqua muovono le zampe nello stile a cagnolino famoso anche tra gli umani ma non tutti lo fanno (tornando a Oban, le tre volte in cui è caduto nell’acqua non ha mosso nulla, è rimasto immobile e infatti stava andando giù come una pietra), non tutti lo fanno in modo tale da riuscire a stare a galla e non per tutti vuol dire essere in grado di raggiungere la riva/il bordo.

Ci sono cani che odiano l’acqua per cui non ci si avvicinano mai e cani che la amano e poi tra questi, per quanto riguarda il nuoto, ci sono quelli che riescono a nuotare dalla prima volta che mettono le zampe a mollo per cui si può dire che sono nati sapendo nuotare, ci sono poi quelli che imparano a nuotare nel tempo, e quelli che non imparano mai.

nuoto3
Genetica e preferenze individuali influiscono sull’amore per l’acqua e la capacità di nuotare

Nella predisposizione verso il nuoto, la genetica ha un ruolo, nel senso che ci sono razze di cani che sono naturalmente più predisposte verso l’acqua e il nuoto (alcune razze hanno le zampe palmate (se non è un segno del destino quello 🙂 )) – ad esempio i flat coated, i golden retriever, i labrador, i terranova – e ce ne sono altre più terrestri – ad esempio i bassotti o i bulldog – ma poi ogni cane è un individuo a sè e ci sono terranova che odiano l’acqua e bassotti che la adorano.

bassotto tuffatore!
Bassotto tuffatore

I ‘naturali’ (quelli che sguazzano sereni dal primo secondo che toccano l’acqua) hanno bisogno di essere controllati perchè non corrano rischi ma lato nuoto sanno fare da soli.

Quelli che odiano l’acqua vanno tutelati e non vanno forzati a entrarci.

Quelli che la amano ma non sanno nuotare, possono imparare.

Come si può insegnare a nuotare a un cane?

Non gettarlo il cane in acqua pensando che nuoterà!! Si rischia che affoghi, o che si terrorizzi.

Uno squaletto (foto di Reddit.com)
Uno squaletto (foto di Reddit.com)

Bisogna andare per gradi:

  • Con un guinzaglio lungo ed eventualmente anche un giubbotto di salvataggio per cani, iniziare dall’acqua bassa e camminare con il cane nell’acqua lasciando che si abitui alla sensazione dell’acqua sulle zampe. Incoraggiamenti e premietti sono sempre benvenuti.
  • Quando è a suo agio nell’acqua bassa, spingersi dove non tocca e per stare a galla deve usare le zampe. Qui aspettare che impari ad usare le 4 zampe (all’inizio, tanti usano solo quelle davanti). Si può sostenere la creatura tenendola con un braccio sotto la pancia fino a che non riesce a rimanere a galla da sola muovendo tutte le zampe. Nel caso iniziasse ad avere paura, o fosse stanca, tornare nell’acqua bassa così che possa tranquillizzarsi. Come per tutte le altre esperienze di vita, anche imparare a nuotare deve essere una esperienza piacevole.
  • Insegnare alla creatura a risalire dall’eventuale piscina o o dalla barca

Fondamentale è non perdere mai di vista il cane quando è nell’acqua (come quando è fuori dall’acqua), e suggeribile usare un giubbotto salvagente per evitare rischi dovuti ad un eccesso di stanchezza.

Condividi

Lauretana

La mamma umana di Oban, autrice di Senti chi Abbaia, ama la montagna, leggere e scrivere, ha un debole per la mozzarella. Pensa che i cani siano creature straordinarie e la vita con loro un'esperienza oltre l'immaginabile che, incredibile ma vero, si scopre nella sua straordinarietà ogni giorno, anche dopo tanti anni con il cane.

Back to top
error: Content is protected !!